C'è un film importante questa settimana nelle sale ed è Il filo nascosto, overo l'ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson che ospita l'ultima recitazione di un grandissimo attore - Daniel Day-Lewis - e che è candidato a 6 Oscar. Saremo di parte, ma fa un po ' strano vederlo uscire in soli 230 schermi: davvero pochi. La distribuzione ha considerato che abbiamo più probabilità di attrarre il terzo capitolo delle avventure della coppia Belle & Sébastien che uscirà in 370 sale e la commedia italiana Sconnessi, in 300.
A pari merito con Il filo nascosto (sempre in quanto a numero di sale) è l'horror La vedova Winchester, con Helen Mirren. Sotto alle 100 sale gli altri film in lista.
Terzo episodio delle avventure di Belle & Sébastien, rispettivamente cane (un gigantesco e candido cane montanaro dei Pirenei) e ragazzino ormai dodicenne, che ormai non si bastano più. O meglio non bastano agli sceneggiatori, che aggiungono i tre cuccioli avuti da Belle. La separazione dei due amici però sembra imminente: Seb sembra destinato a lasciare i monti e andare in Canada, Belle invece è reclamata da un presunto ex padrone. Un destino inaccettabile, ovviamente, per entrambi.
"Approfittiamone per fare qualcosa di sociale e non di social". Il gruppo misto capitanato dallo scrittore Ettore (Fabrizio Bentivoglio) si reca in montagna. Ma una volta viene a mancare la conessione internet. E allora via con il "sociale": ovviamente un putiferio di reazioni scomposte che generano altrettante situazioni rocambolesche. È la commedia alla cui regia troviamo Cristian Marazziti, sin qui attore e ora esordiente in un lungometraggio di fiction.
L'attesa per questo film è grande, ma al tempo stesso non si vorrebbe che uscisse... Il motivo è semplice: Daniel Day Lewis, qui protagonista, ha dichiarato che questo sarà il suo ultimo film. Nominato per l'Oscar al miglior film, per la migliore regia e per - naturalmente - il miglior attore protagonista oltre ad altri tre premi tecnici, il film verte intorno alla vita (sentimentale) di un sarto londinese di grande successo degli anni '50. Dirige Paul Thomas Anderson
Thriller sovrannaturale isipirato alla storia vera della famiglia Winchester, produttrice del celebre fucile, e in particolare di Sarah - qui interpretata da Helen Mirren - che iniziò a pensare di essere perseguitata dalle anime di coloro che avevano perso la vita a causa del fucile dalle sue fabbriche prodotto. Visione consigliata ai lobbisti delle armi.
Metacinema. Che però non inneggia al suo riferimento, anche perché sarebbe un'operazione impossibile: il film di cui parla questo film è infatti il più brutto film della storia dei film. Diretto e interpretato da James Franco, racconta infatti la tragicomica e vera storia dell'aspirante regista Tommy Wiseau, la cui passione artistica e i metodi discutibili lo hanno trasformato nel più famigerato degli outsider di Hollywood grazie alla realizzazione del film The Room, definito il peggior film mai realizzato nella storia del cinema.
È contesa la piccola Vittoria. Disputata tra due madri - una naturale, l'altra amorevole ma solo adottiva. È intorno a questo triangolo che ruota il film di Laura Bispuri, già regista di Vergine giurata, che ora ha messo al lavoro Alba Rohrwacher e Valeria Golino, vale a dire probabilmente le due attrici italiane moderne, seppur di età diverse, più amate in questi tulimi anni all'estero. E non a caso il film è in concorso - unico italiano - a Berlino, dove la Bispuri si era già fatta notare.
Sembrerebbe tutto egiziano, ma è svedese: produzione, regia e attore protagonista (il regista Tarik Saleh è svedese di nascita, l'attore Fares Fares è libanese naturalizzato svedese). Si spiega così la libertà di linguaggio e di pensiero che fa di questo thriller al tempo stesso un atto di denuncia del livello di corruzione in Egitto nel periodo pre rivoluzione, quando c'era Mubarak (ma le cose vanno meglio?).
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