Anticipano di un giorno l'uscita - rispetto al rituale giovedì - molti dei titoli di questa settimana: il motivo è semplice, oggi è San Valentino e la distribuzione non vuole perdere un'occasione che può portare nelle sale più persone del solito.
In realtà però l'unico titolo "a tema" (insieme a San Valentino Stories, in 50 sale, ma quasi tutte in Campania e Lazio) è La forma dell'acqua, il premiatissimo film di Guillermo del Toro che avrà circa 270 schermi (per ora). Meno di quelli riservati all'ultimo film di Gabriele Muccino, A casa tutti bene, che - forte anche di un cast all star italiano, parte con 350 schermi. Si accoda, per quanto affatto a tema, il film Marvel Black Panther, anche con lui con un numero consistente di schermi: 280.
Arriva infine l'ultimo film molto atteso di Guillermo Del Toro: Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2017, miglior regia ai Golden Globe, pluricandidato ai premi Oscar (ben tredici nominations per lui). Amore e diversità. tinte fosche e sentimenti rosa, e sullo sfondo il mondo degli anni '60, la Guerra Fredda, l'odio razziale. Ce n'è di che rendere intrigante per tutti questa versione fantastica di la bella e la bestia.
La reunion in famiglia si trasforma, come da copione, in un bel casino, complice un traghetto che non può partire e che incolla per due giorni su un'isola gli invitati al festeggiamento per le nozze d'oro di Pietro e Alba. Muccino torna, dopo un paio di film andati non molto bene, e dirige una storia passionale e corale, schierando un mega cast italiano, così affollato che non si può nemmeno fare una sintesi senza fare torto a qualcuno.
Regia di Antonio Guerriero, Emanuele Palamara, Gennaro Scarpato
Con Luigi Esposito, Rosario Morra, Pasquale Palma, Denise Capezza, Giovanni Buselli
Tre storie d'amore (e tre registi: Guerriero, Palamara, Scarpato), una città: Napoli. Scenario per vicende contemporanee che declinano l'universale sentimento (Per Schopenauer però era un trucco della volontà della specie...).
È il momento anche per un supereroe nero e africano. Può sembrare un'operazione politically correct della Marvel, ma in realtà il personaggio, che trova ora consacrazione nel lungometraggio di Ryan Coogler e che ha come interprete principale il possente Chadwick Boseman (con uno stuolo di comprimari eccellenti), è stato ideato a metà degli anni '60 dalla mtica coppia formata da Stan Lee e Jack Kirby.
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