Come ogni anno, questo è il periodo in cui i film che hanno ricevuto candidature pesanti agli Oscar e che ancora non sono usicti da noi arrivano nelle sale. Questo giovedì, insieme a un numero relativamente basso di nuove uscite, è la volta del film "civile" di Spielberg, The Post, che avrà circa 500 sale: forse anche troppe considerando il possibile, probabile, disinteresse del pubblico generalista verso una storia che per quanto esemplare è pur sempre legata alla politica interna degli Stati Uniti. Vedremo se la notorietà di interpreti - su tutti la Streep e Hanks - e regista avranno la forza di attrarre pubblico.
Sono sempre in qualche modo le politica e la storia a far da sfondo al secondo film nella lista, ma i toni sono ben altri. La commedia grottesca - mai termine fu più corretto - di Luca Miniero godrà infatti di 350 sale, circa. Ovvero cinquanta più del capitolo finale della trilogia di fantascienza distopica Maze Runner - La rivelazione. Distaccati a pari merito con quasi 170 sale a testa, stanno gli altri due film. la commedia francese C'est la vie e l'horror-thriller Slumber - Il demone del sonno.
Due candidature agli Oscar - quella "pesante" per il miglior film e quella altrettanto importante la miglior attrice protagonista (ma lei è Meryl Streep e praticamente ha un abbonamento per quella nomination). Magari Steven Spielberg si aspettava di più dal suo film, ambientato nel 1971, che racconta una pagina importante della storia della stampa americana (e in generale del cammino della libertà d'espressione): la pubblicazione di documenti segreti relativi a quattro decenni di storia e presidenze americane. Ma magari è anche contento solo di mandarlo nelle sale e di affermare - in tempi che potremmo chiamare oscuri - quanto sia importante nella democrazia americana il ruolo della libera stampa. Se libera.
All'affermazione perentoria del titolo viene da rispondere con una domanda: ma se ne è mai andato davvero? Perché il soggetto sottointeso è Mussolini, che in questo remake di Luca Miniero del film tedesco del 2015 che compiva la stessa operazione con Hitler, grottescamente fa ritorno nell'Italia di oggi, la osserva con i suoi occhi, diventa pian piano protagonista e immagina di potersi riprendere il suo ruolo di conducente.
Si conclude la trilogia inaugurata nel 2014 con Maze Runner - Il labirinto cpn questo capitolo, che come i precedenti è tratto dall'omonimo romanzo di James Dashner. La regia resta saldamente nelle mani di Wes Ball, e ovviamwnte inatelrato rimane anche il resto del cast principale.
Uno. Due. Tre: Casino! La festa è qui. Avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni del committente (un raffinato fotografo) un matrimonio di classe, ma l'organizzazione non è - diciamo - all'altezza delle aspettative. E le nozze sobrie ed eleganti, tra un equivoco e l'altro, si trasformano in bagarre. La scatenata commedia arriva dalla Francia ed è della coppia di registi di Quasi amici: Toledano e Nakache.
Il sonno e i suoi misteri - come la tremenda paralisi che prende alcuni - è al centro dell'horror di Jonathan Hopkins, interpretato da Maggie Q nei panni di una specialista dei disturbi del sonno perseguitata però da un trauma personale.
Film d'animazione per bambini realizzato in Ucraina: la storia fantastica di un ragazzino, del suo amico mago-pipistrello e della loro missione per salvare il mondo da una strega indemoniata.
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