L'estate scorsa, a fine agosto, mi sono trovato a passare da Ginevra, dormendo una notte a casa di un amico regista che mi ha accolto a braccia aperte ma mi ha anche avvisato: "domattina però preparati perché ci alziamo alle cinque per il réveil en fanfare.Nel giro di poco tempo, giusto una sosta di un giorno appunto, ho scoperto che Ginevra è stata giudicata una delle metropoli con la più alta qualità di vita al mondo e che è abitata per il 50% da stranieri (ma allora le due cose non vanno in conflitto!): la zona dove abita il mio amico, proprio accanto al lago, sembra più Marsiglia che Ginevra. Ho anche scoperto però cosa voleva dire svegliarsi "en fanfare". Perché il mio amico organizzava ai fantastici Bains de Pâquis - delle piattaforme sulle rive del lago che d'estate diventano la spiaggia ginevrina e d'inverno si trasformano in spa per tutti - una serie di concerti a un'ora insolita: l'alba, iniziando ancora quasi al buio e terminando quando il sole si era appena levato alle spalle dei musicisti. Un'esperienza insolita e fantastica, galvanizzante. Ho pensato per un po' a quale potesse essere la traduzione in italiano di questa locuzione francese e poi mi è venuto in mente. Ma certo! Svegliarsi (o partire) col botto (o di botto). Certo la fanfara è un po' più festosa e il botto più brutale, ma idee migliori non me ne vengono. Semmai suggerite voi alternative: valgono anche forme dialettali. Ci ho ripensato l'altro giorno e non per l'associazione mentale ispirata dai botti di Capodanno, ma perché mi sono accorto che c'è un regista assai famoso e che ho molto amato che ha usato la partenza col botto, usandola in almeno tre dei suoi film. L'autore è Wim Wenders e i film li vedete elencati (e commentati) nella playlist sul sito che riprende questo testo. Lo spunto è duplice. Mi serve per augurarvi - da parte di tutta la redazione di FilmTv.it - una partenza col botto: che il 2018 sia davvero per tutti un anno in cui vedere l'alba e partire di slancio. Ma sarebbe bello anche se voleste partecipare al gioco, aggiungendo alla playlist sul sito altri titoli che vi verranno in mente e che hanno un incipit esplosivo. Buon 2018 a tutti!
Corre il maggiolino. Corre e sembra attraversi l'intera Germania. Corre e non si ferma, nemmeno quando la strada finisce in un fiume e con un salto degno di Bolle la vettura si lancia nell'acqua. Potrebbe essere una tragedia, ma il maggiolino, ricordatelo, poteva anche avere un provvidenziale tettuccio apribile. È l'inizio. Anche di un nuovo viaggio.
Non corre ma cammina Harry Dean Stanton. Anzi si trascina. Cammina e sembra attraversi l'intero deserto. Cerca acqua: acqua o qualsiasi altro liquido possa placare la sete di un uomo che ha attraversato un deserto intero. Poi entra in un bar, il frigo è vuoto. Da una ghiacciaia prende un po' di ghiaccio, lo mastica e cade a terra.
Corre l'uomo sul tetto piatto del Million Dollar Hotel a New York. Corre e la sua corsa viene inquadrata più e più volte, da vari angoli, al rallentatore. Corre e arriva al bordo del edificio. E salta, lanciandosi nel vuoto.
Ps. Quale miglior alzataccia di "2001"? La partenza col botto dell'umanità tutta...
O "Stellet Licht" (a confondersi col tramonto): https://www.youtube.com/watch?v=LbgVjEgDTXs
Caro Data, scusa se mi permetto di non condividere tale entusiasmo sull'iniziativa del tuo amico ginevrino, perché personalmente se qualcuno mi organizza un mini-concerto sotto casa tutti i giorni all'alba (soprattutto in estate alle 5; in inverno alle 8 al limite potrebbe far comodo come sveglia alternativa...) io come minimo gli uccido il cane, e se non ne ha uno glielo regalo, aspetto che ci si affezioni e poi glielo uccido!
Quando vivevo a Istanbul avevo una moschea a praticamente un metro da casa e per oltre un anno ho incominciato le mie giornate 'col botto' a causa del canto del muezzin. Gli insulti e blasfemie che si sono presi imam e islam tutto in quel periodo mi sarebbero valsi -avesse la mia compagna registrato e diffuso il tutto- una bella fatwa!
Quindi direi che resto sui miei inizi di giornata 'soft' :-)
Buon anno nuovo anche a voi tutti,
Un saluto,
Marco
Ok, avevo fatto 2+2 (il tuo amico che vive proprio sulle rive del lago e il concerto all'alba organizzato sui pontili in riva al lago) e tratto erronee conclusioni. Meglio così... soprattutto per il cane del tuo amico :-)
Buongiorno Bruno, ricambio gli auguri per un felicissimo 2018.
Non conoscevo il "botto" ginevrino, nonostante io possa considerarmi a tutti gli effetti svizzero di adozione: frequento la Svizzera da ben mezzo secolo, per lavoro e per turismo. Amo e odio quel popolo nelle stesse percentuali.
Ginevra è stata sempre crocevia di etnie, ma sino a vent'anni fa lo era perchè meta di operatori "economici" e commerciali, per via del segreto bancario. Ora è un crogiolo di razze, che vi si sono stabilite per piccolo commercio e quant'altro. Obtorto collo, le autorità hanno concesso molto agli extra, e l'uso del lago per feste e manifestazioni varie è una delle tante concessioni. Ma tutto è sotto controllo, non si sgarra!
La tolleranza degli svizzeri è rapportata al grado di "fastidio" percepito, e tutto deve funzionare con la precisione dei loro orologi. Anche la fanfara del "botto" sono sicuro sia una cosa piacevole per i fruitori, senza infastidire chi non è interessato.
Grazie, Bruno, per avermi fatto conoscere una nuova realtà ginevrina.
Un saluto. Antonio.
Dalle mie parti si chiama 'scrùscio' (ovverosia frastuono, rumore molesto e per estensione anche 'azione plateale che serve a richiamare l'attenzione') come le alborate (o castagnole) che durante le locali feste patronali rompono i coglioni già alle 7.00 del mattino e, se non ti fossi ancora svegliato, ci pensa la banda che passa sotto casa. Per la play ti ho preso alla lettera e l'esplosione è meno figurata: un incipit ed un finale col botto; il secondo forse solo metaforico ma forse fa ancora più...scrùscio.
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