Per alcuni, i cinecomics che contano sono nati nel 1998, per altri nel 2000, per altri ancora nel 2002, ma c'è chi afferma che siano veramente partiti nel 2008, grazie a "IRON MAN"...Ma quali sono i migliori per me? Ecco la mia lista e scusate se comincio da moolto prima del 1998...
Con Nicholas Hammond, David White, Liza Eilbaker, Michael Pataki
Imperfetto, televisivo, casareccio, senza supercriminali, senza poteri, senza responsabilità e senza zii morti...eppure è l'Uomo Ragno che ho imparato ad amare dai fumetti e dai cartoni che leggevo e vedevo da piccolo, il Peter Parker ventenne della porta accanto universitario disegnato da John Romita, l'unico possibile da concepire dal vivo nel 1977 per una serie tv che (nei piani) si voleva realistica come quella dell'incredibile Hulk.
Sam Raimi al suo maximo ragnesco, grazie non ai soliti tre Tobey Maguire/ Kirsten Dunst/ James Franco, ma all'eccellente prova di Alfred Molina come dottor Octopus: un nemico cinematograficamente perfetto, perché reso in maniera più spettacolare del Goblin di Willem Dafoe...e si prende i suoi tempi e le sue scene senza rubare niente a nessuno.
Il film che mi ha fatto conoscere l'oscurità di un supereroe che, prima, era sempre stato concepito da tutti come un eroe camp e per famiglie. JACK Nicholson è un grandissimo Joker e Michael Keaton un tetrissimo Batman.
Tim Burton non fa come Paganini e , quindi, non ripete cambiando soltanto gli avversari, il suo Baman di tre anni prima. Forse il Pinguino di Danny de Vito non è uno starnazzante boss mafioso alla Burgess Meredith, ma resta nell'immaginario collettivo come un drammatico freak, mentre la Catwoman di Michelle Pfeiffer è una zombi anziché la ladra mascherata che appre nei fumetti, però diventa l'ossessione erotica di tanti fan e non, quindi promosso anche il secondo bat-film di Burton, nonostate il taglio cupisso e il passaggio da cine-comics a fiaba gotica pessimista.
Sam Raimi sostituisce alla grande un James Cameron incapace di portare sul grande schermo le imprese di Spider-man a causa delle controversie produttive degli anni'90 fra la Carollco e la Columbia/Sony che si litigavano il super-eroe ...e lo fa con una commedia romantica fantasy che si rifà anche al Superman di Christopher Reeve. Per essere un film d'inizio terzo millennio, però, si notano molte concessioni allo Spider-man fumettistico degli anni'70/80, perché, scena o non scena delle Torri Gemelle e citazioni o non dell'allora nata serie a fumetti "ULTIMATE SPIDER-MAN", c'è ben poco del terzo millennio nel ragno di Raimi e pure le scene d'azione non sono così belle come si decanta, perché sembrano guardare all'Hercules tv che Raimi stesso peodusse fra il 1994 al 1999...Ma è un dramma? Nossignore, è un successone.
Ho sempre preferito il secondo film al primo, non perché qui mancasse un bolso Maroln Brando che fa più il verso a Vittorio de Sica che al padre originario di Superman, ma perché Kal-El/Cristopher Reeve qui rinuncia ai suoi poteri per amore. Che sia la versione ufficiale di Richard Lester (con molte scene girata da Donner) del 1980, o quellal'ufficiosa del 2006 di Richard Donner non importa, "SUPERMAN 2" resta il mio super-film preferito.
Archiviato il primo film come se fosse un pilot da serie tv, Bryan Singer rincara la dose e sfodera il migliore della prima x-trilogia. Certo, c'è molto Hugh Jackman, ma un pò tutto il cast ha la sua scena madre.
Atmosfere da primi film di James Bond di Sean Connery, per quello che ritengo il migliore della seconda x-trilogia. Troppo Magneto di Fassbender poco Xavier e co. e pochissimo club infernale di Kevin Bacon, però funziona.
C'è chi parla del miglior film mutante in assoluto prima di "LOGAN", per me non così riiuscito come si decanta, visto che il "miglior" Singer degli anni'10 sta dietro all'x-film di Matthew Vaughn.
Batman ricomincia daccapo dopo la debacle dei due film di Joel Schumacher, reo d'aver rioportato Batman a concezioni mediatiche e camp degli anni'60 nell'America degli anni'90 che lo voleva cupo, ed è un bel film di formazione, con un Christian Bale adeguato che non si fa rubare il ruolo da nessuno del cast, figuriamoci dai cattivi, che qui sono molto secondari.
Il capolavoro che ha fatto per primo il miliardo di dollari d'incasso è, per me, un film imperfetto con il peggiore dei Joker (un Heath Ledger un pò sadico, un pò rockettaro, un pò maledetto e, ahimé...un pò deceduto prima della prima del film, nonostante l'oscar postumo) e il migliore dei Due Facce cinematografici (Aaron Eckhart batte Tommy Lee Jones 10-0) . Christopher Nolan impera e Batman s'incolpa di tutto il casino, ritirandosi a vita privata a fine film.
Chiusa la questione de "IL CAVALIERE OSCURO" come capitolo a sé stante, Christopher Nolan cerca l'aggangio a "BATMAN BEGINS", riportando in auge la setta delle ombre di Ra's Al Ghul, apparentemente, al comando di Bane, un Tom Hardy tutto muscoli e cervello. Di bello c'è la Catwoman Anne Hathaway che è finalmente ladra e Marion Cotillard in veste di dark lady, il resto è una sfilza di furbeschje smentite confermate del regista.
Le uniche cose belle del film sono la scena dela battaglia finale, curata dal cartoonist Genndy Tartakovsky e il debutto della Vedova Nera di Scarlett Johasnsson. Sprecato il talento di Mickey Rourke, che si è visto tagliare molte scene.
Joss Whedon non riesce a fare il bis (molti sono i suoi bisticci con la Disney/Marvel che gli depenna molte delle sue idee personali), nonostate abbia il nemico numero uno degli Avengers come villain di turno, il robotico Ultron, che qui sembra una stanca fotocopia cinematografica di Megatron di "TRANSFORMERS".
Kenneth Branagh e i cine-fumetti Marvel: binomio strano per un attore/regista che mangia pane, modernità e Shakespeare, imperfetto, ma curioso, nonostate la Jane Foster della Portman e le scene sulla Terra.
Con Lynda Carter, Cathy Lee Crosby, Kaz Garas, Ricardo Montalban
Il primo film, seppur per la tv, di Wonder Woman con la super-glamour Lynda Carter in costume patriottico da bagno....Camp, vintage e Imperdibile, grazie all'ambientazione bellica del 1942.
Con Lynda Carter, Cathy Lee Crosby, Kaz Garas, Ricardo Montalban
Cathy Lee Crosby cerca di preentare la Wonder Woman senza poteri che andava di moda nei fumetti tra la fine degli anni'60 e l'inizio degli anni'70, in un film, seppur per la tv, modesto, ma no brutto.
L'origine di Capitan America è discretamente dettagliata, molto meno la seconda parte, quella action contro il Teschio Rosso, che si sbriga a finire prima delle due ore di durata.
Con Matt Salinger, Ronny Cox, Ned Beatty, Darren McGavin, Michael Nouri, Scott Paulin
Film curioso e a basso costo su Capitan America dove, almeno, vediamo l'eroe della Seconda Guerra Mondiale agire da solo nell'America degli anni'90 (cosa che non si vede nei moderni cinecomics su Steve Rogers perché affollano i suoi film di così tanti eroi rissosi che si guardano i cagnesco che non c'è bisogno della presenza del cattivo di turno).
Con Alex Hyde-White, Jay Underwood, Rebecca Staab, Michael Bailey Smith, Ian Trigger
L'unico film sul quartetto, seppur a bassissimo costo, che sposa dalla A alla Z le idee di Stan Lee e Jack Kirby, il resto sono tre orrendi film moderni uno più brutto dell' altro. Qui è tutto artiginale, ma non è perdita di tempo.
Dopo aver visto "THOR RAGNAROK" questo ragno-pastiche ha guadagnato punti e tutto ciò che appariva così brutto ora sembra solo affrettato e confuso, nonostante l firma svoglita di Sam Raimi.
Ecco il ragno-film moderno peggiore, nonostante faccia parte dell'MCU, che, però, ha i suoi lati positivi per la presenza di un Michael Keaton nel ruolo di un Avvoltoio i salsa Goblin e un Tom Holland che è piccolo, ma crescerà, come dice Renato Rascel.
Il primo grande film sul primo supereroe ha più del film catastrofico che supereroico, però ha un notevole cast affiatato, effetti speciali buoni anche se vintage e una colonna sonora epica.
Con Bill Bixby, Susan Sullivan, Jack Colvin, Lou Ferrigno, Susan Batson, Mario Gallo
Si può girare un film, anche se per la tv, su Hulk quasi tutto girato dentro un laboratorio con tanto di camera stagna? Secondo Bill Bixby e Lou Ferrigno si può eccome, però una noia. Si stenta a credere che questo Hulk, senza carri armati, senza militari, senza supercriminali e senza mostri, abbia resistito 5 stagioni e sia un cult anni'70/80, eppure lo è.
Con Bill Bixby, Jack Colvin, Lou Ferrigno, Rosalind Chao, Brian Cutler
Già il pilot film su Hulk era un tragico low budget, qui si rincara la dose di tragicità, facendogli sposare all'uomo/mostro una scienziata malata e morente. Come episodio lungo della seconbda stagione di Hulk'77/82 potrebbe anche andare, ma come film per i cinema no.
Kolossal che invece di cacellare del tutto la serie tv anni'70 la cita apertamente, con un Edward Norton in parte, ma che non si fa sedurre dalle lusinghe dei Marvel Studios che lo avrebbero voluto fra gli Avengers.
Primo e unico film di Superman senza che il protagonista si presenti agli umani con il suo nom de plume: troppo pessimistico per essere un film di Superman, nonostante la prima parte sia un remake alla Christopher Nolan di "SUPERMAN, IL FILM" del 1978 senza Lex Luthor er senza kryptonite e la seconda una versione dark degli ultimi 40 minuti di "SUPERMAN 2" con un generale Zod declassato a ennesimo capo-invasore alieno di una flotta d'astronavi kryptoniane.
Solo il cameo dello Spider-man di Tom Holland salva qusto film dall'essere una pretenziosa rissa fra eroi che la buttano in politica. Da una miniserie a fumetti ben più complessa, una cine-puttanta made in Disney.
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