Il weekend in arrivo ci porta diversi film, che potete vedere listati qui sotto, e alcune domande: la prima è naturalmente se Paolo genovesi riuscirà a ripetere con The place il successo più che notevole dell'ultimo suo film, Perfetti sconosciuti. Gli ingredienti ci sono e la distribuzione anche (il film sarà in circa 500 sale, più o meno quelle del precedente, uscito nel 2016). Lo vedremo: l'asticella fissata allora fu a quota 17 milioni di euro.
Il film di Genovese godrà di un weekend di brutto tempo (senza l'effetto shock del precedente) e di una conocrrenza non agguerrita: di certo non condivide il pubblico con il secondo film meglio distribuito, il film per bambini e famiglie Paddington 2, che viaggia anche lui poco sotto alle 500 sale, mentre un po' di disturbo potrebbe venire dall'esordio al cinema del collettivo The Jackal, Addio fottuti musi verdi, che sarà presente in 280 sale. Intorno allo stesso numero - sala più, sala meno - sono anche il film "storico", se così possiamo chiamarlo, Borg McEnroe, sulla sfida a Wimbledon (film che tra l'altro ha appena vinto a Roma il premio del pubblico) e l'horror Auguri per la tua morte.
Tra gli altri film - meno presenti sul territorio - va segnalata l'uscita dell'opera che ha vinto a maggio la Palma d'Oro a Cannes: è il fim The Square, che sarà in 70 sale circa.
A due anni dal successo - notevole - di Perfetti sconosciuti, torna Genovese con un film che ha molto in comune con il precedente. Inannzitutto è, come quello, un'opera corale. Inoltre vi fanno ritorno alcuni attori - Mastandrea, Alba Rohrwacher, Marco Giallini - che già erano nel cast del primo. A questi però se ne aggiungono molti altri (e famosi, dalla Ferrilli ad Alessandro Borghi, da Papaleo a Muccino): interpreti di una storia abbastanza misteriosa che fa capo a un personaggio (Mastandrea) a cui molti si rivolgono in cerca di soluzioni.
Fedele alla linea dominante, l'orsetto Paddington torna in un sequel: una nuova avventura londinese nella quale l'orsetto è accompagnato da un super cast britannico che va Hugh Brant a Sally Hawkins, da Brendan Gleeson a Jim Bradbent e Hugh Bonneville.
Il collettivo napoletano di video maker The Jackal (loro cercano di uscire dal cliche "youtber", ma sin qui la sostanza è stata quella), approda al cinema - per la prima volta - con un film comico di ambientazione fantascientifica che gioca con la annosa questione della disoccupazione e con il tema della fuga dei cervelli: non a Londra o a Parigi però, perché il protagonista, un grafico qualificato e sottoccupato, trova lavoro nientemeno che in una società aliena.
Vive un grande momento il tennis del passato al cinema: dopo la sfida anni 70 tra Billy Jean Kings e Boddy Riggs, ecco quella anni '80, più precisamente sportiva, tra i due intramontabili miti del tennis mondiale di tutti i tempi: il primo, lo svedese Borg, già allìapice della sua carrera a 24 anni; il secondo, l'americano McEnroe, appena ventenne e pronto a sfidare il campione in carica con tutta la sua esuberanza. Nei panni dei due l'attore svedese Sverrir Gunadson e l'americano Shia LaBoeuf, dirige l'esordiente danese Janus Metz.
Come fosse una sorta di Ricomincio da capo in chiave horror, il film di Christopher Landon fa rivivere infinite volte alla sua protagonista la giornata della propria morte: un loop orrendo che potrebbe risolversi solo quando la vittima scoprirà infine chi sia l'assassino mascherato che - (stesso) giorno dopo (stesso) giorno - la perseguita.
La Palma d'Oro 2017 del Festival di Cannes è andata al provocatorio film svedese di Ruben Östlund, di ambientazione museale e dal trattamento grottesco: una satira drammatica dei meccanismi sociali e del sensazionalismo dei media.
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