Nuovo giro, nuova corsa. Mentre nelle sale va ancora forte - dopo un primo weekend con il botto - l'horror It, un nuovo blockbuster si presenta ai nastri di partenza (nelle sale già da ieri): è Thor: Ragnarok che si fa forte più o meno dello stesso numeri di schermi con cui era partito settimana scorsa il film tratto dal romanzo di Stephen King, ovvero 650.
In seconda posizione, nella classifica per numero di schermi, c'è invece una novità italiana. È il thriller dell'esordiente Carrisi, che porta sugli schermi il suo stesso romanzo, La ragazza nella nebbia: 400 schermi per lui e sono tanti. Sarà interessante vedere come combatterà con i primi due in una stagione in cui ancora nessun film italiano ha brillato.
Anche il film di Stephen Frears Vittoria e Abdul, gode di un numero di sale dignitoso: intorno alle 365. Che poi sono una cinquantina in più del film che lo tallona - la commedia italiana Terapia di coppia - e un centinaio in più della porposta d'animazione della settimana, il film tedesco Vampiretto.
Numeri assai meno rilevanti per tutti gli altri film in lista.
Arriva il terzo capitolo delle avventure del eroe-semidio Marvel, come sempre interpretato da Chris Hemsworth, che questa volta si trova in cattive acque e per di più senza il suo possente martello. Dovrà vedersela con un nuovo spietato nemico, interpretato dalla multiforme Cate Blanchett.
Capita spesso che i romanzi vengano tradotti sullo schermo, meno spesso però accade che sia lo stesso autore a prendere in mano il progetto e passare dalla penna alla regia. In realtà l'operazione, insolita, è stata facilitata dal fatto che il romanzo, nell'intenzione originaria di Carrisi, avrebbe dovutoo essere una sceneggiatura per un film di genere, un thriller, senza compromessi. È così cheil film vede oggi infine la luce, con un cast di sicuro appeal che va da Servillo a Jean Reno, da Alessio Boni a Michela Cescon.
Potremmo chiamarla una commedia buddy-buddy, solo che i due in questione sono davvero lontani tra di loro, quanto possono esserlo una vetusta Regina d'Inghilterra e un suo suddito nonché servo, giovane e indiano. Una storia che ha per di più solide basi nella realtà, nonostante fosse stata a suo tempo ampiamente insabbiata. Dirige Stephen Frears, ormai appassionato da tempo alle question della Famiglia reale inglese, e recitano, nei due ruoli principali, Judi Dench e Ali Fazal.
Di solito davanti alllo piscologo specializzato in terapie di coppia vanno marito e moglie: nel film di Alessio Federici invece si reca eccezionalmente una coppia - consoldiata - di amanti. È questo il motore del plot della commedia interpretata dal terzetto composto da Ambra Angiolini con Pietro Sermonti (la coppia) e Sergio Rubini (l'analista).
Ancora un film d'animazione tedesco (come già Monsters Family, uscito settimana scorsa e attualmente nelle sale): è la storia di un piccolo vampiro e della sua amicizia con ragazzino.
Con Robert Pattinson, Jennifer Jason Leigh, Barkhad Abdi, Buddy Duress, Ben Safdie
La coppia dei giovani fratelli registi (e sceneggiatori) Ben e Joshua Safdie, che qualcuno potrebbe ricordare per Heaven Knows What (che nel 2014 è arrivato alla sezione Orizzonti a Venezia), torna alla carica con una storia che ci parla di nuovo dei bassifondi newyorkesi, questa volta raccontando di due fratelli (non a caso) criminali fuori dagli stereotipi. Uno di quei film a cui il doppiaggio fa particolarmente male.
Documentario suLuciano De Crescenzo, figura carica di ironia, interprete dell'uomorismo napoletano più fine e capace di riciclarsi in un'infinità di mestieri legati al mondo dello spettacolo e a quello della parola.
Con Alena Mihulová, Bolek Polívka, Tatiana Vilhelmová, Zuzana Kronerová
Un piccolo film realista e tenero, che ha rappresentato l'anno scorso la Repubblica Ceca agli Oscar e che racconta di una donna matura che vive assistendo gli altri e dimenticando se stessa, fino a quando un giorno la vita le presenta un conto che non toccherà a lei saldare.
Girato tra la campagna marocchina e Milano, realizzato con attori non professionisti, il film di Adil Azzab tratta i temi della migrazione e dell’identità culturale a partire da una prospettiva nuova: quella dei bambini e dei ragazzi.
Grande prova d'attore per la camaleontica Cate Blanchett impegnata in 13 differenti storie, ognuna ispirata ai manifesti senza tempo dei movimenti artistici del XX secolo. Da una telegiornalista a un senzatetto, dalla Pop Art al Dogma 95, l'attrice si sottopone a un vero e proprio tour de force trasformandosi in 13 distinti personaggi che si basano sugli scritti di futuristi, dadaisti, artisti del network Fluxus, suprematisti, situazionisti e altri gruppi di artisti.
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