il racconto latinoamericano di Guevara (prima del Che) e dell’amico Granado, un viaggio di formazione nelle ingiustizie ormai ricordo di un lontano passato grazie alla vittoria del capitale (in)umano... Mezzo secolo è trascorso dal suo assassinio
Serata dedicata alla visione di questo film registrato nel corso della notte scorsa, trasmesso mi pare su Rai4: la Spagna uscita dalla dittatura non dalla violenza retaggio di una cultura maschilista e prevaricatrice. La movida lontana dalle luci della capitale è la festa di paese
il detective Somerset alla fine della pellicola ricorda che Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Assodato che la prima parte della frase sia falsa rimane da chiedersi se non sia tale anche la seconda.
finalmente il buio di una sala per assistere ad un film vitale nonostante tutto il dolore, sconfitto da una danza liberatoria. il rosso (pubblico) della Senna contro il bianco (privato) di un appartamento
La cassetta di legno, piantonata dai carabinieri, è posta sul tavolo di una stanza disadorna della stazioncina dove ha inizio una mesta veglia funebre che precede di qualche ora il funebrale che farà attraversare, per l’ultima volta, il suo paese natale a Bartolomeo.
È il 14 ottobre del 1927 e questo pare essere l’ultimo atto del caso Sacco e Vanzetti: ma la storia ha già decretato un altro epilogo (almeno per questa volta!)
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