Il film più costoso della storia del cinema francese è - dicono - Valerian, il nuovo film di Besson. Vedremo quindi se le 500 sale che gli sono state affidate in Italia riusciranno in parte a ripagare lo sforzo produttivo del cineasta francese, autore di grandi successi in passato. Si tratta anche del film meglio distribuito: si scende infatti a 360 sale con il sequel Kingsman (non una nuova avventura, ci tiene a far sapere il regista, ma un vero prosieguo della precedente) e con, ex-aequo in quanto a presenza nelle sale, il film di Sofia Coppola, L'inganno, premiato a Cannes e remake di un ormai classico di Don Siegel.
Poche decine di sale in meno e troviamo il dramma romantico per adolescenti Noi siamo tutto (300 schermi). Mentre il film dell'italiano Vincenzo Marra, presentato a Venezia, avrà meno di 100 sale. Numeri ancora inferiori per i titoli rimanenti.
Il fumettoso Luc Besson dirige e sceneggia questo film tratto (appunto) dalla serie a fumetti francese Valerian, ideata dallo scrittore Pierre Christine e dal disegnatore Jean-Claude Mézières: una storia ambientata nel futuro e che vede all'opera Valerian e Laureline, agenti speciali del governo dei territori umani, responsabili del mantenimento dell'ordine nell'universo. Cast articolato: da Rihanna a Cara Delevigne e anche qualche attore come Clive Owen e Ethan Hawke...
Action-spy collegato al precedente Kingsman: secret service del 2015, rispetto al quale restano invariati regia e cast di base, anche questo è ovviamente tratto da un fumetto di Mark Millar e Dave Gibbons. Nel super cast - insieme a Colin Firth e Taron Egerton, un gran numero di nomi importanti: da Jaff Bridges a Channing Tatum, da Halle Barry a Julianne Moore sino a Pedro Pascal e Mark Strong.
Colin Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst e Elle Fanning sono i protagonisti principali del nuovo film di Sofia Coppola, vincitore del Prix de la mise en scéne all'ultimo festival di Cannes e ora nelle nostre sale. Come già in Marie Antoinette (dove tra l'altro recitava proprio Kirsten Dunst, attrice-feticcio della regista americana) la Coppola torna a girare un film in costume. Diverso il periodo, però - qui siamo ai tempi della guerra civile americana - e diverso il tono, in questo caso assai drammatico.
Remake del film La notte brava del soldato Jonathan del 1971 diretto da Don Siegel e con Clint Eastwood.
L'adolescenza si riflette ancora una volta nella categoria che più la affscina: l'assoluto. Assoluto isolamento, come quello della protagonista, diciottene costretta alla solutidine a causa di una malattia che la costringe a vivere sigillata in casa; assoluto amore, come quello che incontrerà. Il dramma sentimentale per teenagers è servito.
L'epopea tragicomica e grottesca di un solitario manutentore di binari balbuziente che sceglie, a sue spese, la via della legalità sfidando, in modo impari, i tentacoli di uno stato burocrate e corrotto. Vincitore di ben 32 premi in vari festival del mondo e presentato a Locarno.
Ancora la Campania e il suo malessere fa da sfondo a un dramma italiano. Presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 74, il film di Vincenzo Marra racconta di un prete in crisi da poco trasferito nella Terra dei Fuochi, dove nascosti nel suolo stanno i famigerati rifuti tossici. Dovrà confrontarsi a fondo con se stesso e con il mondo, portando avanti scelte estreme.
Con Simone Riccioni, Maria Chiara Centorami, Jacopo Barzaghi, Nancy Brilli, Antonio Catania
Sport e disabilità, salute e malattia, bullismo e volontariato: è sul filo di questi opposti che si articola la commedia di Alessandro Valori, che racconta di un campione di basket, arrogante e spocchioso, che dovrà fare i conti con tutto ciò che ha ignorato e disprezzato.
Commedia rumena vagamente "à la Ken Loach", con tre amici della working class che hanno vinto alla lotteria e perso il biglietto che è stato loro rubato... Secondo loungometraggio del regista Paul Negoescu e vincitore di vari premi in festival minori in giro per il mondo.
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