E mentre nel resto del mondo era un qualsiasi weekend di aprile, in Italia improvvisamente fu agosto. È stato un viaggio nel tempo quello che ci ha proposto lo scorso weekend al cinema: perché era dall'agosto scorso che nessun titolo superava il milione di euro di incassi. Un dato effettivamente sconcertante - confermato da un calo del 30 % rispetto al già deludente weekend precedente. Si chiama ovviamente bel tempo e primavera*, ma è anche un segnale di evidente disaffezione del pubblico italiano al cinema in sala: un segnale che non lascia per nulla ben sperare nei confronti della stagione estiva in arrivo. Chiaramente qualcosa sta cambiando e questo cambiamento va interpretato e seguito.
Ne fanno le spese un po' tutti: sicuramente ne fa le spese il film dei Puffi, che è sì primo, ma con soli 800 mila euro e una media sala risibile. La Bella e la Bestia sta tranquillo in seconda posizione, forte dei suoi quasi 18 milioni: semmia quello che potrebbe svanire - per il titolo saldamente in testa a ogni classifica - è il traguardo dei 20 milioni, ma in fondo si tratta di un traguardo solo psicologico perché il suo l'ha già fatto e bene.
Poi gli altri: dei titoli italiani al loro primo weekend sia il film di D'Alatri, The Startup, sia Ovunque tu sarai, sia infine La parrucchiera non accedono nemmeno alla top ten. Ce la fa solo Piccoli crimini cominugali, nono, forte probabilmente del richiamo dei due interpreti (Buy e Castellitto). Fa molto meglio di tutti, allora (e ovviamente qui parliamo solo di valori relativi) il film di Aki Kaurimsaki che vanta la miglior media sala: son sole 80 sale è 8.
Forse a questo punto sarebbe meglio mandare più buon cinema in sala: non si guadagnerà molto ma invece che inseguire famiglie, ragazzi e bambini, si potrebbe attrarre quel pubblico che tiene duro e non delude.
* su un sito che parla al mondo dell'Industry stamattina si legge "senza incassi particolarmente brillanti anche a causa del bel tempo che imperversava su tutta la Penisola". Oramai per il mondo professionale del cinema il bel tempo "imperversa", come una sciagura, come un tornado o le cavallette. Anche in questi lapsus si legge quanto tutti siano oggettivamente spiazzati....
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