È curiosa la formazione schierata dalla distribuzione oggi, con un giorno di anticipo sulle uscite rituali del giovedì (che comunque ci saranno) e servono evidentemente a portare in sala film che potrebbero interessare al pubblico femminile, che si presuppone in uscita per festeggiare l'8 marzo, festa delle donne.
È curiosa perché se per tre film - Il diritto di contare (250 schermi), La luce sugli oceani (190) e Strane straniere (15) - si può pensare che possano interessare (anche, non solo) alle donne, gli altri due Autopsy e Bleed - entrambi con 150 schermi a testa - sembrano voler essere quasi compensatori e pensati per un pubblico più maschile.
La storia vera di un gruppo di donne afroamericane - Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson - che hanno lavorato alla NASA negli anni '60 e quindi sono state doppiamente pionieristiche e rivoluzionarie: in quanto nere e in quanto donne al lavoro con ruoli di primo piano nel cuore scientifico-tecnologico dell'impero americano.
Firma la regia Theodore Melfi (St. Vincent), recitano Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monae e Kevin Costner.
Derek Cianfrance (Blue Valentine, Come un tuono), sin qui stimato regista, gioca la carta del melodramma assoldando Michael Fassbender e Alicia Vikander per portare sullo schermo i personaggi del romanzo omonimo di M. L. Stedman (edito in Italia da Garzanti) e dare con loro vita a una storia drammatica e romantica che gira intorno al bisogno di genitorialità di una coppia.
Diretto da André Øvredal, Autopsy è un horror ambientato in Virginia che prende il via quando al medico legale Tommy Hilden e del figlio Austin (rispettivamente Brian Cox ed Emile Hirsch) viene portato il cadavere di una donna che presenta segni di torture medioevali. È l'inizio di una storia sovrannaturale che ci riporta ai tempi delle streghe.
Storia di caduta e rinascita, la vicenda (autentica) del pugile degli anni '80 Vinny Pazienza - poi cambiato in Paz (proprio come l'amato fumettista italiano) - era pronta per il cinema. Ci arriva ora con, nei panni del campione dei superleggeri di origini italiane, Miles Teller (che ricorderete per la parte del giovane batterista di Whiplash) e con AAron Eckhart in quelli del suo tenace allenatore.
Documentario al femminile della regista Elisa Amoruso: cinque storie di donne arrivate in Italia da varie nazioni e che qui si sono fermate per motivi diversi.
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