“Vengono fuori dalle fottute pareti!”
o meglio
“They’re coming out of the goddamn walls!”
Eh già...come dimenticare la frase pronunciata dal marine Hudson mentre durante l’esplorazione della colonia spaziale di Hadleys Hope lui e il suo team si ritrovano circondati da famelici alieni?
E' una di quelle frasi che resta nell’immaginario dell’appassionato cinefilo, che contribuisce a crearlo e alimentarlo per sempre.
Il soldato Hudson era interpretato da Bill Paxton, che proprio nell’imminenza degli Oscar 2017 ci ha lasciati a soli 61 anni, un attore dal nome non altisonante ma dal volto familiare, uno di quelli che hai visto in tanti film ma che non riesci mai ad identificare, a meno che non sei un fan di un certo tipo di cinema.
Paxton aveva esordito nel ‘75 in Crazy Mama di Jonathan Demme (non accreditato) e per alcuni anni le sue sono state poco più che comparsate, era nel cast anche di Strade di Fuoco di Walter Hill ma la vera svolta nella sua carriera arriva quando lo chiama James Cameron.
Prima per interpretare un piccolo ruolo in Terminator, uno dei tre teppisti da strada che vengono maltrattati da Swarzy, poi in Aliens - Scontro Finale, il soldato Hudson è uno dei tanti nel calderone dei personaggi del film ma il ruolo resterà per Paxton tra i più significativi di una carriera tutto sommato più che dignitosa.
E magari un po' di merito lo si deve anche a quella mitica battuta sui “fottuti alieni che escono dalle pareti”.
Cameron negli anni ‘80 significava anche Kathryn Bigelow e così la regista lo chiama per interpretare il vampiro Severen ne Il buio si avvicina, altro personaggio di quelli che restano nella memoria, seguiranno poi diversi film non tutti dalla buona riuscita, Predator 2, Boxing Helena, il western Tombstone, Cameron lo richiama per True Lies dove ritrova Swarzy ma i suoi sono sempre personaggi secondari, caratteristi di lusso si potrebbe dire.
Ancora Cameron con Titanic, poi nel ‘95 esce Apollo 13 di Ron Howard e Paxton è co-protagonista insieme a Kevin Bacon e Tom Hanks senza sfigurare, ancora meglio fa tre anni dopo nel thriller/noir di Sam Raimi Soldi Sporchi.
La dimensione dove l'attore si trova maggiormente a suo agio resta comunque quella dell’action movie, Twister, Vertical Limit, U-571 girato da un ancora dignitoso Jonathan Mostow.
Nel 2001 arriva la svolta, Bill Paxton dirige (e interpreta) il suo primo film, è un esordio che sorprende sotto molti punti di vista, Frailty conferma le sue doti attoriali ma evidenzia anche una buona mano da director, il film è sottovalutato e poco conosciuto ma merita una riscoperta.
Nell’ultima fase della sua carriera l’ho un po' perso di vista, ho letto che aveva trovato spazio in TV, miniserie varie e ruoli fissi, era nel cast della recentissima Training Day, adattamento per la TV del film di Faqua con Denzel Washington.
Che altro dire...non sono molto bravo in questo tipo di “omaggi” magari qualcuno più esperto scriverà qualcosa di più appropriato per ricordare questo attore che io ho sempre avuto in simpatia, ieri ho letto per caso della sua morte e ci sono rimasto davvero male, così ho pensato di scrivere due righe, non lo faccio mai e di solito evito anche di commentare certe notizie, perché non so mai cosa scrivere che non sembri banale e scontato.
Per Paxton ho fatto un’eccezione, alla fine ci tenevo solo a salutarlo
Ciao Bill e dovunque tu sia butta sempre un occhio alle “fottute pareti”.
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Una serie che è tra le migliori dopo "Deadwood" all'insegna del western-renaissance.
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