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consigliato da  QUENTIN TARANTINO 

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"Ho sempre detto che uno dei miei film preferiti degli anni '70 era LA FANTASTICA SFIDA. L' ho visto in un drive-in. L'ho assolutamente adorato. È una delle mie commedie preferite degli ultimi 20 anni. E quando dico questo, devi capire che quando lavori in un negozio di videonoleggio per cinque anni ed hai una commedia preferita, arrivi veramente a conoscere quel film. Mettevamo sempre su LA FANTASTICA SFIDA e lo guardavamo durante il lavoro. Era come mettere su un album di musica. Era una delle poche commedie di cui sapevamo a memoria ogni battuta dei dialoghi. Alla fine diventa parte del tuo vocabolario." ~ Quentin Tarantino 

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"Durante le riprese di JACKIE BROWN ho guardato una parte del laser disk di CARLITO'S WAY. Poi insieme al mio direttore della fotografia ho guardato due film: LA MORTE ARRIVA CON LA VALIGIA BIANCA, diretto da Robert Culp e filmato negli anni '70 – un film molto buono. E poi abbiamo visto ...E TUTTI RISERO di Peter Bogdanovich. Entrambi erano perfetti per JACKIE BROWN. Penso che E TUTTI RISERO sia un capolavoro. Cattura una New York da favola. Fa assomigliare New York alla Parigi degli anni '20. Ti fa desiderare di viverci. E ci è stato utile." ~ Quentin Tarantino 

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"C'è un fantastico film slasher intitolato ROSEMARY'S KILLER, è uscito dopo che hanno cominciato a censurare pesantemente quel genere, ma c'è finita comunque della violenza estrema. Non so chi abbia ricevuto un pompino per farlo passare, ma qualcuno l'ha avuto sicuramente. C'è una ragazza nella doccia, col suo ragazzo sul letto, e arriva l'assassino e lo trapassa con una baionetta dalla cima della testa fin sotto il mento. È molto lento. Poi va nella doccia, dove c'è la ragazza nuda, e la infilza con un forcone, lei urla e lui la solleva su per il muro." ~ Quentin Tarantino 

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"Anche se è nato in America, penso che Everett De Roche (PATRICK, RAZORBACK) sia il migliore degli sceneggiatori australiani... Ha scritto delle sceneggiature incredibilmente brillanti e credo davvero che ROADGAMES sia a mani basse il suo miglior scritto. Penso che lo si potrebbe rifare domani...quella sceneggiatura è così bella, quindi non cambiatela, non fatela riscrivere, usate semplicemente quello script e mettete Russell Crowe nel ruolo di Quid... Sono anche un grande fan di Richard Franklin e credo che questo sia il suo apice Hitchcockiano. È davvero un film magnifico." ~ Quentin Tarantino 

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"Ecco un film che asseconda completamente tutte le mie ossessioni – fumetti, musica rockabilly e films. Quando lo vidi nel 1983, era tutto quello che volevo fare nel cinema." ~ Quentin Tarantino 

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"È letteralmente un film horror diverso quasi da qualsiasi altro...ha un tono davvero unico e l'equivalente più prossimo di questo tono è quello di SHINING... non condividono altre somiglianze, ma c'è questo ipnotico tono di terrore nel film che credo sia veramente unico e molto, molto evocativo." ~ Quentin Tarantino 

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"Sono un grande fan di Brian Trenchard-Smith. Ha fatto un film sul Vietnam intitolato 'The Siege of Firebase Gloria' interpretato da Wings Hauser. E poi ha fatto un film realmente fantastico, DRIVE IN 2000, basato su un racconto di Peter Carey." ~ Quentin Tarantino 

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"Questa è spinosa, dal momento che Tarantino ha pubblicamente respinto le accuse fatte dal magazine Film Threat nei primi anni '90 che per il film LE IENE abbia massicciamente preso a prestito – quasi fino al plagio – dall'action CITY ON FIRE del regista cinese Ringo Lam. Se volete decidere per conto vostro date un'occhiata a «Who Do You Think You're Fooling?» (chi pensi di ingannare?) un corto del filmmaker/scrittore Mike White che paragona scena per scena i due film." ~ (vulture.com) 

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"Nel 1989 Tarantino viveva in un appartamento economico a Hollywood e lavorava per la Imperial Entertainment, una piccola compagnia di produzione / distribuzione. Tramite un vicino di casa che aveva recitato in alcuni film con Jean Claude Van Damme conobbe Scott Spiegel, un amico di Sam Raimi. Tarantino dimostrò non solo di essere uno dei pochi ad avere visto il debutto di Spiegel NOTTE DI SANGUE, un horror low-budget ambientato in un centro commerciale, ma di saperne addirittura citare i dialoghi a memoria. Spiegel e Tarantino divennero amici e successivamente Spiegel gli presentò il suo amico Laurence Bender, ex ballerino diventato attore, nonché produttore di NOTTE DI SANGUE. Bender, in qualità di produttore, aveva già letto il copione di TRUE ROMANCE che Tarantino aveva venduto per 30.000 dollari e si dimostrò interessato all'idea di un film su una rapina in cui non si vede la rapina (LE IENE) che Tarantino gli disse di voler scrivere. Tre settimane dopo quella conversazione Tarantino portò a Bender la sceneggiatura finita de LE IENE e lui la opzionò. Ma solo per due mesi, perché Tarantino voleva girare il film prima del suo ventottesimo compleanno e, nel caso in cui Bender non avesse portato risultati, lo avrebbe autoprodotto al risparmio con i soldi guadagnati per le sceneggiature di TRUE ROMANCE e NATURAL BORN KILLERS. Grazie a Bender, però, la sceneggiatura finì in breve tempo tra le mani di Harvey Keitel e Monte Hellman, il coinvolgimento dei quali si rivelò fondamentale perché Tarantino stesso potesse dirigerla come film di debutto." ~ ("Quentin Tarantino: The Pocket Essential Guide" di D. K. Holm) 

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INTERVISTATORE: "Diciamo che scoppia una bomba. Hai la possibilità di salvare un momento da un film mettendolo in una capsula del tempo. Quale sarebbe?" 

QUENTIN TARANTINO: "Un po' respingo la domanda. Perché non so se significherebbe qualcosa per le generazioni future o per delle creature aliene... Ma probabilmente sceglierei una scena d'azione magnifica e spettacolare. Non mi presterò al gioco perché sono sicuro che non mi piacerà  la mia scelta... Ok, mi presto al gioco: il climax di SUPERCOP di Jackie Chan, diretto da Stanley Tong. Questa è una sequenza che lascerebbe stupefatti gli alieni che la vedessero. Darebbe realmente una comprensione del cinema, con tutti i suoi fronzoli e lustrini e le sue possibilità cinetiche."

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"In un'intervista del 1993 con Graham Fuller, Tarantino ha citato il crime drama del '92 di Nick Gomez come ispirazione per il "guerrilla-style" del film LE IENE." ~ (vulture.com) 

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"Shunji Iwai è un regista davvero fantastico. Lui ha il mio tipo di carriera in Giappone...ha fatto un film intitolato SWALLOWTAIL BUTTERFLY che è stato per il Giappone quello che PULP FICTION è stato per l'America. Ha diretto anche il film ALL ABOUT LILY CHOU-CHOU, che ha una colonna sonora splendida per pomiciare. (Tarantino ha anche usato un pezzo della colonna sonora di ALL ABOUT LILY CHOU-CHOU per il suo KILL BILL - ndt)" ~ Quentin Tarantino

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Durante un'intervista in appendice alla proiezione di BIG BAD WOLVES al Busan International Film Festival Quentin Tarantino ha dichiarato: "Non solo questo è il miglior film al Busan Film Festival, questo è il miglior film dell'anno."

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HI DIDDLE DIDDLE  (Andrew L. Stone, 1943, USA)     Janie (Martha Scott) è angosciata perché la nave del futuro sposo, il marinaio Sonny (Dennis O'Keefe), non è ancora attraccata, il che la costringe a posporre di qualche ora la cerimonia nuziale. Il padre di Sonny, Hector (Adolf Menjou) è un artista della truffa sposato con la cantante d'opera Genya (Pola Negri), che ha però tenuto all'oscuro dell'esistenza del figlio per non doverle rivelare anche che è più vecchio dei 42 anni che ha sbandierato. Hector sottrae un bouquet da polso regalato alla moglie per donarlo alla futura nuora non avvedendosi del diamante nascosto all'interno. Al matrimonio Peter, businessman ed ex fidanzato di Janie, ammette di aver perso tutti i soldi investiti per conto della ricca vedova Liza, madre di Janie. È in realtà uno stratagemma con cui Liza e Peter pensano di smascherare le vere intenzioni da cacciatore di dote di Sonny. Ma Sonny è davvero innamorato e convola a giuste nozze. La luna di miele viene però interrotta dal tentativo di Hector e Sonny di recuperare i soldi "persi" dai nuovi parenti truccando la roulette al 59 Club. Qui, manco a dirlo, incrociano per caso Genya che vede il bouquet al polso di Janie... – Screwball comedy ambientata in tempo di guerra che si segnala per la direzione "cartoonesca" evidente non solo nelle gags ma anche nei veri e propri frammenti di animazione con cui il film si apre e si chiude. ~ (Wikipedia + Ozus' World Movie Reviews) 

THE GIRL FROM STARSHIP VENUS  (Derek Ford, 1975, Gran Bretagna)     Due esploratrici provenienti dal pianeta Venere viaggiano per la galassia desiderose di conoscere usi e costumi di altre civiltà. La loro minuscola astronave - simile ad una piccola sfera di cristallo - scende a Londra, compiendo un "ammaraggio" da manuale in una pozzanghera al centro di Piccadilly Circus, tra l'indifferenza dei londinesi. E mentre una delle due venusiane resta a bordo per controllare la situazione, l'altra assume le sembianze di una splendida ragazza e va a curiosare tra Soho e dintorni... Commedia sexy in puro stile anni '70 - un pezzo di archeologia a paragone dei successivi e più espliciti sotfcore degli anni '80 - che vede il regista Derek Ford al massimo del suo estro creativo e la cover girl Monika Ringwald (qui nel ruolo dell'eploratrice aliena), in forma perfetta. Distribuito anche con i titoli The Sexplorers e Diary of a Space Virgin. ~ (mymovies.it)

MASTER OF THE FLYING GUILLOTINE  (Jimmy Wang Yu, 1975, Hong Kong)     Il protagonista del film è la ghigliottina volante, una strana e ingegnosa invenzione che unisce un cilindro con una sfera di ferro attaccata a una lunga catena. Una volta che l'arma si è attorcigliata alla testa di una persona, le lame facilmente decapitano la sfortunata vittima con un breve tiro della catena. Nel 1730, durante il regno dell'imperatore Yung Cheng, molti maestri di kung fu vengono arruolati per uccidere i fedeli della vecchia dinastia Ming. Questi esperti del combattimento vengono addestrati a usare la temibile arma della ghigliottina. Uno di questi, il cieco maestro Fung Sheng travestito da monaco buddista, ha il compito di sorvegliare la regione dello Han piena di rivoluzionari e ucciderli se necessario. Il maestro vive sulle montagne con due suoi discepoli. Una volta appreso che i due fedeli sono stati uccisi dal pugile mutilato, Fung Sheng parte alla ricerca del guerriero per vendicare i suoi defunti adepti (i monaci tibetani uccisi nel film precedente di Wang Yu, CON UNA MANO TI ROMPO CON DUE PIEDI TI SPEZZO). Il pugile mutilato lo ucciderà dopo averlo attirato in un negozio di bare disseminato di trappole. ~ (Wikipedia) 

"Jimmy Wang Yu è stata la prima superstar delle arti marziali a venir fuori da Hong Kong. Più di chiunque altro nei film di kung-fu ha catturato il sapore dei fumetti Marvel e dell'universo di Jack Kirby. Ho visto questo film all'incirca 20 volte." ~ Quentin Tarantino 

HAMMER OF THE GODS / THE CHINESE BOXER  (Jimmy Wang Yu, 1970, Hong Kong)      Cacciato dieci anni prima da un tranquillo villaggio della Cina dal maestro di una scuola di arti marziali, Diao Er riappare all'improvviso deciso a vendicarsi. È accompagnato da tre giapponesi esperti in karate che uccidono la maggior parte dei compagni di Lei Ming (Wang Yu). Lui sfugge per un pelo alla morte e si rifugia  in un posto sicuro ad imparare «il Palmo d'Acciaio», l'unica tecnica che possa sconfiggere il karate giapponese. Dopo un allenamento rigoroso torna per affrontare i suoi nemici in una serie di duelli. – È ricordato come il primo film di kung fu "open hand", ovvero in cui nei combattimenti non si faccia ricorso a spade e armi. ~ (dvdtoile.com + grindhousedatabase.com)

BRACCATO A VITA / MAD DOG MORGAN  (Philippe Mora, 1976, Australia)     Quando il cercatore d'oro irlandese Dan Morgan (Dennis Hopper) fallisce nelle sua attività estrattiva si dà al crimine e all'oppio, e trascorre sei brutali anni in prigione prima di spargere il terrore nelle campagne dello stato di Victoria (Australia) accompagnato dal giovane aborigeno Billy (David Gulpilil). Scappati nel New South Wales (Australia del sud), i due sfuggono alla polizia e prendono di mira i ricchi proprietari terrieri. Ma nel 1865, tormentato dalla pazzia e dal desiderio di vendicare un torto, l'ormai famigerato Mad Morgan intraprende il pericoloso viaggio di ritorno a Victoria. – Fondamentalmente un western ma in toto australiano. Un eccellente esempio dell'Australian revival, è una saga «bushranger» violenta e ritmata con un irsuto Dennis Hopper di prim'ordine. ~ (urbancinefile.com.au)

TONIGHT WE RAID CALAIS  (John Brahm, 1943, Stati Uniti)     L'ufficiale sabotatore britannico Geoffrey Carter (John Sutton) viene paracadutato nella Francia occupata e deve nascondersi nella fattoria dei Bonnard quando il suo agente di contatto sparisce. Monsieur Bonnard (Lee J. Cobb) fa parte di un gruppo di partigiani ma sua figlia Odette serba rancore verso gli inglesi per la morte di suo fratello ad Ouran. Odette subisce pressioni per diventare la cameriera di un soldato tedesco privo di scrupoli, il sergente Block (Howard da Silva). Fortunatamente, i patrioti di Bonnard sono disposti a fingere che Carter sia suo figlio, e ad aiutarlo a individuare la fabbrica tedesca di munizioni per un successivo raid. Odette lentamente capisce chi siano i suoi veri amici, mentre la relazione illecita del sergente Block lo rende facilmente ricattabile per farlo guardare altrove...almeno per un po'. ~ (dvdtalk.com)

"È uno dei film che ho scoperto mentre facevo ricerche per BASTARDI SENZA GLORIA. Un film fantastico di cui mi sono innamorato. Ha un paio di sequenze che sembrano davvero narrazioni moderne. Non ha le sembianze dello storytelling classico. Waldo Salt (UN UOMO DA MARCIAPIEDE) è considerato l'inventore delle sceneggiature moderne. Lo possiamo vedere proprio qui. Sembra una narrazione di oggi." ~ Quentin Tarantino 

LA SPIA DI DAMASCO  (Leonide Moguy, 1944, Stati Uniti)     Nella primavera del 1941 il giornalista americano Michael Gordon (George Sanders) e il suo collega  William Chalmers (Robert Anderson) arrivano a Damasco. Quando Chalmers viene assassinato Gordon si adopera per scoprire perché. Lo aiuta l'affascinante agente segreto Yvonne (Virginia Bruce), che è sulle tracce di un gruppo di sabotatori nazisti. L'intrigo ruota attorno alle azioni di Joseph Danesco, che vende informazioni, del diplomatico francese Andrè Leroux e di Eric Latimer, il proprietario dell'Hotel International. Questi ultimi sono sospettati di avere legami coi nazisti. Gordon, con l'aiuto di un membro del consolato americano, scopre un complotto per manovrare gli Arabi e farli insorgere come diversivo per un attacco al Canale di Suez da parte dei nazisti. ~ (Wikipedia) 

"Un altro film che ho scoperto e di cui mi sono innamorato. Amo davvero questo film...ma se ci fate caso, però, quando parlo di questi film, non si tratta di una collezione di carrarmati e grandi battaglie. Anche se quella roba mi piace, sono più interessato ai film bellici più orientati verso una storia."~ Quentin Tarantino 

COMFORT AND JOY  (Bill Forsyth, 1984, Scozia)     Alcuni giorni prima di Natale il d.j. radiofonico di Glasgow Allan "Dicky" Bird (Bill Paterson) viene mollato dalla fidanzata cleptomane. Un giorno, mentre guida depresso e senza meta, nota Charlotte nel retro di un furgoncino dei gelati "Mr. Bunny". Come in "Alice Nel Paese delle Meraviglie" Dicky segue Mr. Bunny attraverso un tunnel e quando si ferma va a comprare un cono. All'improvviso si avvicinano tre sgherri inviati dalla catena di gelaterie "Mr. McCool" e distruggono il camioncino a colpi di mazze da baseball. Da dentro il camioncino rispondono con spruzzi di salsa di lamponi. Dicky si trova così coinvolto in una guerra tra gelatai italiani e per amore di Charlotte (che si rivela essere la figlia ribelle di Mr. McCool) cerca di negoziare un accordo di pace. Per contattare le due parti comincia allora a trasmettere per radio messaggi in codice, portando il suo capo a preoccuparsi della sua sanità mentale... ~ (Wikipedia) 

Tarantino ha inserito due film di Bill Forsyth (COMFORT AND JOY e LOCAL HERO) nella sua lista dei "Film più cool di tutti i tempi". Interrogato in proposito, Forsyth ha commentato: "Per me è stata una sorpresa. Mi ha sconvolto sapere che Tarantino ha visto COMFORT AND JOY. Non vedo l'ora di vedere il suo remake di COMFORT AND JOY completo di vero sangue e vero gelato... Forse Mr. Bunny ha influenzato i nomi dei personaggi de LE IENE." ~ (dailyrecord.co.uk)

NIGHT CALL NURSES  (Jonathan Kaplan, 1972, Stati Uniti)     Scritto insieme a George Armitage e diretto da Jonathan Kaplan, NIGHT CALL NURSES vanta una trama solida, molto umorismo bizzarro e uno stile visivo nebuloso del genere “tutto è permesso”. Nella scena d'apertura una giovane donna che stringe una bambola cammina su un tetto, lascia cadere la vestaglia, in bilico sul precipizio dell'autodistruzione, mentre un'infermiera preoccupata accorre invano per impedirle di saltare. Kaplan adopera un montaggio rapido, riprese tremolanti con la camera a mano, e una vertiginosa ripresa dalla gru con avvitamento in caduta per dare agli spettatori i vari punti di vista. Per registrare la morte della donna vediamo la bambola frantumarsi sul marciapiede in primissimo piano. Le protagoniste sono un trio di infermiere del turno di notte che lavorano in un ospedale psichiatrico sotto il dottor Bramlett (un notevole Clint Kimbrough). Sandra (Mittie Lawrence) sviluppa una coscienza politica in seguito a una relazione con un militante di colore vessato dai soprusi delle autorità carcerarie. Janis (Alana Collins) ha una storia con un camionista drogato che ha allucinazioni in cui vede luci colorate e immagina di avere le mani coperte di specchi. Barbara (Patty Byrne) subisce l'influenza di un carismatico terapista del sesso e viene pedinata da un misterioso infermiere. ~ (slantmagazine.com)

"È una versione sexy di TRE SOLDI NELLA FONTANA. Roger Corman produsse cinque di questi film e NIGHT CALL NURSES è il mio preferito. Il ciclo delle infermiere è in realtà un sottogenere. È un film T&A (tits & ass = tette e culo). Altri film T&A sono i cheerleader-movies e i beach-movies. Il sottogenere più oscuro dei film T&A erano i film di Corman del tipo «Donne in Prigione»." ~ Quentin Tarantino       

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Su FANDANGO di Reynolds: "Kevin Reynolds sarà lo Stanley Kubrick del suo decennio. Ne sono convinto. FANDANGO è uno dei migliori debutti registici nella storia del cinema. Ho visto FANDANGO cinque volte al cinema ed è rimasto fuori per una sola fottuta settimana! Cinque volte l'ho visto! E Kevin Costner è davvero grande in quel film. Per me il segno che un attore è veramente “cool” è che, dopo aver visto la sua performance, vuoi comportarti come lui. Io volevo vestirmi come Kevin Costner. Ho cominciato a parlare come lui. Volevo portare uno smoking sudicio e dormire, pisciare, vomitare, bere e sudare in una macchina guidando nel deserto. Ha fatto in modo che uno smoking sudicio sembrasse la cosa più bella che si possa indossare." ~ Quentin Tarantino ("Quentin Tarantino: interviews" di Q. Tarantino e G. Peary) 

Su LA RABBIA GIOVANE di Malick: "Un'esperienza religiosa. I grandi romanzieri vorrebbero avere scritto un romanzo bello quanto LA RABBIA GIOVANE." ~ Quentin Tarantino

Su Brian De Palma: "Brian De Palma è il più grande regista della sua generazione. BLOW OUT è il suo film più puramente personale e cinematografico." ; " Per me VITTIME DI GUERRA di De Palma è il miglior film di guerra e il miglior caso di incriminazione per stupro mai filmato. La camminata della ragazza vietnamita che muore mi ossessionerà per sempre." ; "Francamente non ho mai sentito la pressione di dovermi superare, per me dovrebbe esserci sempre. Voglio che la gente si aspetti molto da me. Voglio che la gente attenda con ansia il mio prossimo film. Cioè...quando Brian De Palma faceva uscire un nuovo film, per due settimane prima dell'apertura facevo il conto alla rovescia dei giorni. La settimana prima dell'ucita di SCARFACE era “la Settimana di SCARFACE”. Sai com'è: “ancora 6 giorni a SCARFACE”, “ancora 5 giorni a SCARFACE”, e facevo anche dei sogni su SCARFACE...e poi il nuovo film di Brian De Palma usciva. Di solito andavo a vedere il primo spettacolo, il primo giorno, e nessuno poteva venire con me. Dovevo andarci da solo. Poi ruminavo sul film per tutto il giorno quindi andavo a vedere lo spettacolo di mezzanotte, e lì potevano esserci degli amici a guardarlo con me. Questo tipo di entusiasmo nei confronti di un filmmaker è una delle cose che mantiene il cinema vivo e vitale, come ai tempi di Bob Dylan quando attendevano l'uscita di un suo album. Non la considero pressione. Lo considero piuttosto un lusso che ci siano davvero persone a cui piace la mia roba e che attendono il prossimo film. Il contrario è uno scenario in cui faccio un film e a nessuno frega niente. Quello sarebbe orribile." ; "De Palma per me è stato una grande influenza. E una delle cose di De Palma di cui la gente non parla mai è che De Palma è probabilmente il più grande autore di satira e black-comedy degli ultimi 20 anni nel cinema. Voglio dire...i suoi film sono spassosissimi, sono black-comedies pungenti. Nessuno ha la sua arguzia, proprio nessuno. Il suo senso dell'umorismo è fantastico, anche se non fa mai delle vere commedie." ~ Quentin Tarantino 

INTERVISTATORE: "Quale supereroe vorresti essere?" 

QUENTIN TARANTINO: "Questa è dura. [lunga pausa] Penso che sarei Luke Cage, il supereroe nero. Nicholas Cage ha preso il suo nome da Luke Cage. Luke Cage era l'eroe di un fumetto blaxploitation. È il mio personaggio preferito. È stato incastrato per possesso di eroina e messo in galera, e un dottore ha fatto un esperimento su di lui, poi è evaso di prigione ed ha finito per aver la super forza. I prodotti chimici che il dottore ha usato su di lui gli hanno reso la pelle dura come l'acciaio. La sua pelle è a prova di proiettile. Ha  cambiato nome e ha affittato le sue prestazioni : Luke Cage, eroe su commissione. È sempre in fuga. È una versione super di "Shaft". È un grande personaggio." ~ Quentin Tarantino 

"IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO è assolutamente il mio film preferito e la più grande conquista della storia del cinema. (...) È probabilmente il miglior esempio di reinvenzione di un genere. Orribile brutalità, umorismo irresistibile, sangue, musica, icone. Cosa potresti chiedere di più?" ~ Quentin Tarantino 

"Sergio Corbucci è l'altro maestro, accanto a Sergio Leone. Credo che i miei film siano più vicini ai suoi che a quelli di Leone. (...) Il suo West era il paesaggio più violento, surreale e spietato nella storia del genere. I suoi personaggi vagano per un West brutale e sadico." ~ Quentin Tarantino 

"Quando faccio sul serio con una ragazza, le faccio vedere UN DOLLARO D'ONORE di Hawks ed è meglio che le piaccia («and she better fucking like it»)" ~ Quentin Tarantino 

Su LO SPIONE di Melville: "Quella de LO SPIONE è sempre stata probabilmente la mia sceneggiatura preferita di tutti i tempi. Ho amato la sfrenatezza di guardare un film che fino a venti minuti dalla fine non sai che cazzo stai guardando. E gli ultimi venti minuti spiegano tutto. (...) Melville ha fatto i film gangster più fighi di sempre. Sono fantastici. Nei suoi film è come se prendesse i film gangster di Bogart, di Cagney, della Warner - lui amava quei film - e un sacco di volte prendeva le storie di quei film e li rifaceva con Belmondo o Delon o Jean Gabin e dava loro uno stile differente, una bellezza diversa, avevano questo carattere Gallico che li attraversava, eppure tentavano sempre di essere come le loro controparti americane, ma avevano un ritmo tutto loro." ~ Quentin Tarantino 

"Per quanto io voglia vivere a lungo - tipo 100 anni - darei 5 anni della mia vita  per lavorare con Tura Satana [FASTER, PUSSYCAT! KILL! KILL!]. Lei era giapponese, Cheyenne, e qualcos'altro...grandiosa." ~ Quentin Tarantino

Su Almodovar: "Quando la gente in America parla di grandi autori che scrivono e dirigono, non parla abbastanza di Pedro Almodovar. Per 30 anni ha sovrastato quasi tutti i suoi pari americani. Ha attraversato un periodo un po' debole con KIKA e TUTTO SU MIA MADRE. Non ho capito ABBRACCI SPEZZATI, ma era comunque ok. Ma quello che ha fatto negli ultimi sette anni... è stata una fase magnifica. È un regista fantastico. Le sue sceneggiature sono splendide, e lui è una certezza. Ed è così specifico, ma se paragonato a un mucchio di questi registi specifici di film d'arte che finiscono per stancarti, come Wong Kar-Wai, di Almodovar non ti stanchi mai, perché nonostante abbia questi elementi riconoscibili, non sembra lo stesso film ogni volta. (...) LA PELLE CHE ABITO è Almodovar che si confronta con un horror, ed è fottutamente straordinario. Ho assolutamente avuto l'impressione - e sono abbastanza sicuro di questo - che Pedro abbia guardato THE HUMAN CENTIPEDE e abbia pensato, «Sai una cosa? Io so come fare questa roba. Potrei fare qualcosa di davvero speciale.» E quello è stato LA PELLE CHE ABITO." ~ Quentin Tarantino 

Su vari colleghi: "Smanio di vedere ogni film fatto da David Fincher. Anche quando non mi piacciono gironzolo rimuginandoli  per una settimana o giù di lì. (...) Ho amato BOTTLE ROCKET di Wes Anderson ma non ho mai pensato che RUSHMORE fosse divertente quanto tutti gli altri pensavano perché non mi è piaciuto Max. GRAND BUDAPEST HOTEL non è proprio quella cosa che mi aspetterei di amare ma in qualche modo l'ho amato . Il fatto che prima non fossi un fan sfegatato di Anderson mi ha reso anche più felice di poterlo finalmente abbracciare. (...) Judd Apatow? Il suo pubblico si riduce sempre di più ma io credo che lui stia diventando sempre più bravo. (...) Godard mi ha dato un'eccitazione da rock-star e mi ha portato in così tanti posti in cui  avevo bisogno di andare, ma sento di essermi allontanato drasticamente da lui crescendo. Mi sono allontanato da tutto ciò che credevo fosse molto sexy del suo lavoro. (...) Non sono il più grande fan di Hitchcock e a dire il vero non mi piace LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE e i suoi film degli anni '50 – hanno la puzza degli anni '50 che è simile alla puzza degli '80. La gente scopre INTRIGO INTERNAZIONALE a 22 anni e pensa sia meraviglioso quando in realtà è un film molto mediocre. Ho sempre avuto l'impressione che gli accoliti di Hitchcock abbiano fatto progredire il suo cinema e le sue storie. Amo i film hitchcockiani di Brian De Palma. E amo le meditazioni hitchcockiane di Richard Franklin e Curtis Hanson. Preferisco quelle al vero Hitchcock. E preferisco il remake meta-artistico fotogramma per fotogramma di Psyco fatto da Gus Van Sant al film originale di Hitchcock. (...) Howard Hawks è il piu grande narratore della storia del cinema. Sì. E probabilmente il più grande intrattenitore tra i filmmaker nella storia del cinema. È buffo, perché quando parli di gente che ha lavorato per 30 anni facendo 30, 40 film, i pionieri...e cominci a vedere i loro lavori minori o gli ultimi, rimani sempre, più o meno, abbastanza deluso. Dici, «Sì, sono ok...» È bello vederli per poter dire di averli visti, cose così... Ma Howard Hawks, tranne per un film, non mi ha mai deluso. (...) Sam Fuller è uno dei più grandi selvaggi del cinema. Era probabilmente il re nel girare film di guerra perché ha combattuto nel “grande uno rosso” e ha fatto dei film veramente folli. Ed ha anche fatto un mucchio di western.. Lo stile folle di Sam Fuller è stata una grande influenza per me. (...) Scorsese è audace. Mi ha sempre influenzato molto. Di solito non gliene do credito perché tutti lo fanno comunque per me. (...) Ci sono un mucchio di registi in giro che fanno cose splendide. Quello che immediatamente mi viene in mente è Paul Thomas Anderson. È come se io fossi Marlon Brando e lui Montgomery Clift. Brando dava il meglio perché sapeva che là fuori c'era Clift, e Clift dava il meglio perché sapeva che c'era Brando." ~ Quentin Tarantino 

"Credo che LOLITA di Adrian Lyne sia un capolavoro. Quando l'ho visto, ho pensato: «Non so neanche se Kubrick l'abbia letto, il romanzo. Kubrick riesce a prendere il libro e a farne questa pazza commedia che è realmente fantastica. Ma l'idea di poter fare un film su LOLITA e non metterci neanche una singola solitaria immagine disturbante, è follia. È fraudolento! Voglio dire, per me manca la parte più affascinante del lavoro, che è guardare con gli occhi di un pedofilo e assecondarlo." ~ Quentin Tarantino 

In un'intervista del 2004 con Entertainment Weekly, Tarantino ha citato il libro del 1972 di Larry McMurtry «All My Friends Are Going to Be Strangers» come "uno dei miei libri preferiti di tutti i tempi." 

"LA SIGNORA DEL VENERDÌ non solo ha i migliori dialoghi nella storia del cinema, ma è un genere che non esiste più : la «newspaper comedy». Ed è una satira sociale feroce." ~ Quentin Tarantino