Sono due successi - prima ancora di essere proiettati nelle sale italiane - quelli che si affacciano oggi sui nostri schermi. Il primo è il thriller Split, di Shyamalan, che negli USA è partito molto bene, l'altro è il musical La La Land, che ha già fatto incetta di premi e nomination agli Oscar. Per entrambi l'offerta di schermi è discreta: 350. Francamente avremmo scommesso su qualcosa di più.
Tra i molti titoli in uscita in questo weekend spiccano poi ovviamente quelli dedicati alle Giornata della Memoria: uno solo è di finzione, Il viaggio di Fanny, (350 schermi anche per lui, ma solo giovedì 26 e venerdì 27), mentre gli altri sono tutti documentari e sembrano molto interessanti.
Per i bambini c'è un film del gatto Doraemon (non una sopresa: è il 36esimo...) in 290 sale, mentre la commedia Proprio lui? ne avrà circa 200, al pari del teen fantasy Fallen.
Gli altri film calano drammaticamente di numero, fino all'unica sala (l'ormai glorioso Beltrade a Milano) destinata al rutilante e vitale Les Ogres, di Léa Fehner.
Forte di un eccezionale esordio negli USA, il nuovo film di Night M. Shyamalan (Il sesto senso, The Village) è un thriller centrato su un personaggio, interpretato da James mcAvoy, che soffre in maniera drammatica di un disturbo della personalità: sono addirittura 23 le persone che si alternano in lui. Un'opera low budget - niente effetti speciali per una produzione finanziata dallo stesso regista - che punta più sulla costruzione dell'angoscia che sull'esibizione della violenza. E naturalmente - come da cifra stilistica del regista indiano - sull scrittura e sui colpi di scena.
Acclamato a Venezia - dove Emma Stone ha vinto la Coppa Volpi per la miglior attrice protagonista - seppellito di nominations agli Oscar (sono 14), il musical di Chazelle (già acclamato regista di Whiplash) arriva nelle sale: si canta e si balla spensierati nella terra dei sogni degli attori d'antan, Los Angeles, inseguendo la storia d'amore tra un'aspirante attrice e un pianista jazz. Con il fantasma del successo prima agognato e poi ragiunto a complicare le cose.
La storia di Fanny, testarda e coraggiosa tredicenne che, nella Francia del 1943, appena occupata dalle forze naziste, viene lasciata in un istituto per bambini ebrei insieme alle due piccole sorelle. Da lì dovrà poi scappare verso la Svizzera, insieme ad altri otto bambini, per salvarsi.
Basato sulla storia reale narrata nel libro autobiografico di Fanny Bel-Ami. In sala solo il 26 e il 27 per la Giornata della Memoria.
James Franco e Bryan Creston si prestano a una commedia generazionale e demenziale, stile Ti presento i miei incontra American Pie, nella quale il primo dà vita all'improbabile fidanzato - sboccato, disinibito e imbarazzante - della figlia del secondo, benpensante e scioccato dall'incontro.
Il fantasy sentimentale per young adults di Scott Hicks esplora il filone che già fu di Twilight: quelli che erano vampiri ora sono angeli, ma resta il plot puntato soprattutto sull'amore tra esseri (che si pensano) eccezionali: gli adolescenti.
Regia di Christian Krönes, Olaf Müller, Roland Schrotthofer, Florian Weigensamer
C'è qualcosa di straordinario nell'essere centenari, si sa. Ma quando una centenaria che è stata segretaria, stenografa e dattilografa per il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels parla per la prima volta, raccontando degli anni tremendi al servizio del gerarca e ponendo domande attualissime - oggi come sempre - ecco che i motivi di interesse per il documentario su Brunhilde Pomsei aumentano. Nelle sale da venerdì 27.
I campi di concetramento, oggi. Oggi che sono divenuti pellegrinaggio di osservatori che non potrebbero/dovrebbero essere turisti - data la natura tragica dei luoghi che visitano - ma che finiscono per diventarlo. Partendo dai luoghi e di modi, una riflessione per immagini su come l'Olocausto si sta trasformando nella coscienza contemporanea.
L'(in)sicurezza informatica nell'era del digitale avanzato. Ovvero di come la guerra cibernetica, anziché essere dietro l'angolo, sia in realtà in corso senza che nessuno dei comuni cittadini lo sappia davvero. Un documentario molto più politico di quanto si possa credere. Selezionato per il concorso della Berlinale 2016.
Con Emmanuelle Seigner, Tahar Rahim, Alice Taglioni, Anne Dorval, Dominique Blanc
Sul filo della tragedia, un film che ha per sottotesto riflessioni mediche, filosofiche, etiche e in ultima istanza squisitamente umane. La morte di un ragazzo e la donazione dei suoi organi sono il canovaccio - tratto dal romanzo di Maylis de Kerangal - sul quale si esercita la regia di Katell Quillévére, sostenuta dalla presenza di ottimi attori francesi come Emmanuelle Seigner e Tahar Rahim.
Con François Fehner, Marion Bouvarel, Marc Barbé, Adèle Haenel, Inès Fehner
Come artisti circensi, i membri della compagna di teatro itinerante Davaï Théatre attraversano zingarescamente la Francia con le loro roulotte e il loro tendone: la loro vita è sfrenata e scombinata, ma sulla scena portano Cechov. Sono gli "orchi" portati sullo schermo da Léa Fehner che sa bene cosa racconta, al punto che parte degli attori sono la sua stessa famiglia di artisti da strada, con la quale è cresciuta facendo esattamente quel che si vede sullo schermo.
Francesco Lotoro, un pianista e compositore di Barletta, viene accompagnato dalla macchina da presa guidata da Alexandre Valenti nel suo viaggio musicologico e particolare: ricercare e ripropore la musica eseguita nei Campi di concentramento, inseguendola un po' ovunque, lungo piste a volte evidenti e a volte più segrete.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta