Film western drammatico, prodotto, diretto ed interpretato da Tommy Lee Jones. Quest'ultimo, insieme all'attrice Hilary Swank, è il protagonista di questa bella pellicola che ho apprezzato, e non poco. Il film (che ha partecipato alla 67esima edizione del Festival di Cannes) ha una trama semplice, dalla quale scaturisce una bella storia, fatta di dramma e che fa riflettere. Tutto gira intorno al viaggio che Mary Bee Cuddy (interpretata da Hilary Swank) intraprende, per portare nello Stato dell'Iowa, tre donne con problemi mentali... viaggio, nel quale sarà accompagnata da George Briggs (interpretato da Tommy Lee Jones). Durante questo lungo tragitto, sia Mary che George, impareranno qualcosa della loro vita, avranno modo di confrontarsi con i loro problemi, e prenderanno decisioni che cambieranno la loro vita per sempre.
Prima di dire cosa più mi è piaciuto del film, voglio premettere che Hilary Swank e Tommy Lee Jones, danno prova di una grande interpretazione... vera recitazione e vero cinema il loro. Entrambi perfetti per il loro ruolo... esprimono emozioni senza utilizzare troppe parole, ma lo fanno solo con l'espressione del viso, degli occhi. La Swank, perfetta nell'interpretare la donna in apparenza rigida, fredda e razionale, ma in pratica debole e triste (e ci riesce perfettamente, davvero complimenti!), mentre Tommy Lee Jones è proprio adatto per il ruolo che si è assegnato. Riesce perfettamente a raffigurare cosa voleva: vale a dire, l'uomo (in apparenza) disinteressato, ma in sostanza malinconico e desideroso di fare del bene agli altri. Già solo l'ottima interpretazione degli attori è un valido motivo per guardare la pellicola. Giusto per ricordare gli altri interpreti, devono essere citati Meryl Streep, Miranda Otto, Grace Gummer, e Jesse Plemons. Quest'ultimo, che nel film interpreta il marito di Grace Gummer, ho avuto modo di apprezzarlo nella seconda stagione della serie televisiva “Fargo”. Il personaggio da lui rappresentato in quell'occasione (vale a dire “Ed”) è stato il mio preferito di entrambe le serie. Davvero un grande attore che spero di rivedere in altre pellicole, magari come protagonista (in “The Homesman”, infatti, appare giusto in due scene per pochissimi minuti).
Tornando alla pellicola, devo ammettere che (nonostante non sia il mio genere) mi è piaciuta. Oltre alla perfetta recitazione, ho apprezzato diverse altre cose. Il binomio dramma/western funziona alla grande e in certi casi la pellicola riesce perfettamente a raffigurare il dramma delle tre donne “malate”, esasperate dalla loro dura vita, e i problemi dei due protagonisti. Merito anche della musica.. perfetta e al momento giusto. Da sottolineare la bellezza dei paesaggi, dei panorami... è sempre un grande piacere osservare in un film degli scorci di meravigliosi panorami.. e in questo senso le riprese, la fotografia sono perfette. Infine, anche la storia è interessante e viene presentata con uno sviluppo logico e in maniera impeccabile. Va sottolineato a tal proposito, che la pellicola ha uno sviluppo lento e ciò è normale, in quanto si deve lasciare il tempo allo spettatore di “entrare nella storia”. Può piacere o non piacere, ma in questo senso non si poteva fare altrimenti. Perciò, sconsiglio questo film a chi piacciono pellicole ricche di adrenalina, con un ritmo veloce ed incalzante, mentre al contrario, la consiglio fortemente a chi piacciono i film western, i drammi psicologici e a chi piace gustarsi un film di alta qualità e bellezza. Molto interessante l'inizio della pellicola, ma il momento che ho preferito è la seconda parte, verso il finale. Lì assistiamo ad un colpo di scena (o meglio, per me è stato un colpo di scena.. forse uno spettatore più accorto o lungimirante non si sarebbe sorpreso) e ad un cammino verso l'epilogo davvero interessante e che mi è piaciuto. Il finale, infatti, in parte mi lascia insoddisfatto (per il colpo di scena che dicevo prima), mentre per l'altro verso mi è piaciuto. In sostanza, perciò, è un film di alta qualità, ottima sceneggiatura, ottime riprese e fotografie, ottimi costumi.. il tutto condito da grandi interpretazioni. Per un film, diretto da Tommy Lee Jones, prodotto anche da Luc Besson e interpretato da una bravissima Hilary Swank non c'è da stupirsi che ne sia uscita una pellicola davvero interessante.
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