Visto che di solito al lista qui sotto è ordinata per numero di schermi, dal meglio distribuito in giù, dovremmo mettere in testa questa settimana - che conta in sostanza solo 3 uscite (il documentario di Marco Amenta è in appena 3 sale) - Allied, il film di Zemeckis con Brad Pitt e Marion Cotillard (sì, quello il cui tournage ha generato le voci sulla relazione tra i due e determinato la rottura della coppia Brangelina). Infatti sarà lui il meglio distribuito (350 schermi).
Però scusateci ma proprio non possiamo mettere Scorsese secondo, anche se la distribuzione è stata con lui un po' più avara (300 schermi): noblesse oblige e Scorsese non si mette secondo dietro a nessuno, mai. Anche se Zemeckis, va detto, proprio nessuno non è: anzi.
Terzo resta The Founder: non molto lontano. 220 schermi per lui.
Il fatto che ci siano così poche uscite e tutto sommato nemmeno capillarmente presenti si spiega con facilità: distributori (ed esercenti) sperano di poter ancora capitalizzare il patrimonio rappresentato dalle uscite natalizie, soprattutto quelle apparse in sala a ridosso di Capodanno. L'intento è comprensibile, il risultato dubbio.
Dopo il fragore - estremo, roboante - di Wolf of Wall Street, Scorsese punta sul silenzio. e porta sullo schermo la storia di due missionari portoghesi che nel XVII secolo intraprendono un pericoloso viaggio in Giappone per cercare il loro mentore scomparso e diffondere il vangelo cristiano. Tratto da un romanzo di Shûsaku Endô e interpretato da Andrew Garfiled, Adam Driver e Liam Neeson. Grande cinema, of course, come sempre.
La verità è un labirinto, un gioco di specchi. Quando poi la storia è quella di due spie che prima fingono di esser marito e moglie per dovere di missione e poi decidono di sposarsi davvero, la storia si fa ancor più complicata e il labirinto diventa a tre dimensioni. Dirige il premio Oscar Robert Zemeckis (Forrest Gump, Ritorno al futuro) - che ha definito la sua opera un thriller sentimentale - interpretano Brad Pitt e Marion Cotillard.
Non la storia della polpetta - quella, servita tra due pezzi di pane, celebre ormai in tutto il mondo - ma quella (vera) di una battaglia combattuta all'insegna della legge del più forte nell'ecosistema del capitalismo: dove più forte significa, anche e soprattutto, il più scaltro e truffaldino (vedi alla voce "accumulazione originaria", Il Capitale, Karl Marx, libro I, cap. 24). La nascita della catena di fast food più celebre al mondo, la McDonald, raccontata da John Lee Hancock (Saving Mr. Banks), cantore di storie molto americane, qui aiutato da Micheal Keaton e Laura Dern.
Sicilia-USA: andata e ritorno. Il viaggio di andata fu quello dei genitori di Vincent Schiavelli, il celebre attore italoamericano morto nel 2005 a Polizzi, in Sicilia (appunto) e interprete memorabile di opere come Qualcuno volò sul nido del cuculo e Amadeus. Il ritorno è invece quello di suo figlio, giovane musicista, che arriva in Sicilia da New York per ritirare la somma lasciata dal padre e depositata da troppo tempo in una banca italiana. Nostos, algìa e musica, per un documentario atipico sulle radici.
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