Perseveranza dell'Ombra, tenacia del Sole, costanza (e costanti) della Natura, pervicacia degli esseri umani. Eterno movimento, sviluppo, progresso, accenno di magnifiche sorti.
Uno specchio motorizzato di 40 m² (H 5 x L 8), 100.000 € garantito 30 anni - precursore di quelli progettati (a Colere in Val di Scalve, BG) o già messi in opera (le tre pale d'altare di Rjukan in Norvegia) -, costituito da una lastra di acciaio inox traslucido fusa e colata in Italia e mandata a levigare oltre manica prima di essere elicotrasportata a 1.100 metri s.l.m. sul fianco sud del monte (Cima dei Rossi) in opposizione a quello (Pizzo Castello e Colma dei Prei) che domina Viganella (frazione che, con Seppiana, costituisce il comune piemontese di Borgomezzavalle - la valle è quella di Antrona, laterale ovest della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, versante della sponda orografica destra del Toce) lasciandola da 8 secoli in un cono d'ombra che dura per 83 giorni l'anno, dall'11 di novembre al 2 di febbraio (non che poco prima o poco dopo il paesino si trasformi in Acapulco), riflette, dalle 09.00 ale 15.00, in quei tre mesi autunno-invernali, il 95% della luce solare e l'80% del suo calore, spedendola e riverberandola verso il basso, giù, sulla piazzetta del paese, 250 m² di agorà alpina.
• Monouso polisemantico ("Mio Dio, è pieno di stelle!").
Un monolite rettangolare ancorato alle pendici della montagna che, invece di svettare in piedi nel catino del cratere lunare di Tycho attendendo (a proposito di perseveranza...4 milioni di anni) d'essere riportato alla luce ed assorbire come mccrackeniano Corpo Nero alla massima potenza ogni fotone sia di Sol che artificiale senza lasciarne fuggire alcuno, reagendo a questo segno di vita intelligente con un fortissimo impulso radio diretto verso l'orbita di Giove (“...un oggetto dalla superficie nera, piana, levigatissima, senza increspature...”, cito a memoria) dove altre sentinelle (macchine di von Neumann) sono in attesa, riflette la maggior quantità di radiazione solare possibile trasportandola sulle casette di pietra, cotto e ardesia del paesello che rispondono ammiccando con un baluginio di finestre aperte dalle tende scostate.
(Altri monoliti. Sempre artificiali, ma non altrettanto senzienti. Però certamente perseveranti...)
• E luce fu.
Invece dell'illuminata e lucida follia herzoghiana di voler scalare - con cargo jareddiamondiano (Armi, Acciaio e Malattie) al seguito (Fitzcarraldo) - o abbattere e mangiare la montagna (Amir Naderi / Mauro Corona) pezzo per pezzo, roccia su roccia, sacco di terra dopo sacco di terra, si piega quella luminosa luce illuministica in favore di una piccola utopia realizzabile : quei dritti/ondulati fasci fotonici convogliati non arrostiscono peckinpahnianamente formiche, quella simpsoniana (Mr. Burns) lastra ''nel cielo'' non oscura il sole, ma consente invece la lettura in pieno giorno senza l'uso della fredda luce di lampadina. Unica controindicazione : le meridiane saranno sballate di 12 ore. Ma che importa...
Giorni fa ho provato a ricercare (tramite web, senza spulciare l'archivio personale) un commento postato circa un anno fa, così, per capire se e quanto ci avessi preso. Non ci sono riuscito. Ho fatto prima a riscriverlo a memoria, aggiornandolo agli ultimi avvenimenti. Fa(ceva) più o meno così.
“Virginia Raggi non mi piace(va). Abitando fuori le mura e non avendo seguito molto né l'avventura della sua scalata al potere né il suo curriculum posso solo argomentare banalmente che il nuovo sindaco reagiva in maniera estemporanea, aff(r)ettata, confusa e ambigua (post sui social network cancellati e poi riproposti modificati, ri-redatti e mondati) alle “normali” accuse che da tutte le parti le arrivavano durante la campagna elettorale - tralasciando l'invece paradossalmente magnifica Gran Questione (uno scoop mica da ridere, da sfiorare il Pulitzer) della Raggi sul Tetto [*] -, a prescindere dalla folta schiera di buoi trinariciuti di PD-S e PD+L che le davano della cornuta (Marino a parte, che, giustamente, adesso, “gode”) -, e questo sin da subito mi ha fatto storcere il nasino alla francese. Certo è che l'atteggiamento di quasi tutti i giornalisti (della carta stampata, televisivi e web) altro non ha fatto che rendermela controvoglia simpatica [e la simpatia è un sentimento e una qualità che mai dovrebbe essere incamerata nel bagaglio dei criteri di giudizio da adottare per sviluppare un'idea, un parere, una valutazione s'una personalità politica ed amministrativa andando ad interferire in tale importante processo di delineazione di un eligendo (verbo gerundio storpiato a sostantivo condizionale) che dovrebbe basarsi solo sul merito, mentre invece purtroppo accade sempre più spesso il contrario per mancanza di atti concreti sui quali basarsi : il nuovo che disavanza, il vecchio che latita, spesso letteralmente], con accuse del tipo : Minenna, Solidoro e Salcazzo sono insostituibili, sono scesi con lo spirito santo, hanno 6 nobel ciascuno, come faranno a rimpiazzarli? Perché Raggi non abbandona? Farebbe prima a lasciare!”
Aggiornamento. “Ora, che il dimaio-esco (sic), diamaioiano, dimaioiteo Minenna rispetto a Marra sia un santo, un nobel, un eroe, è pacifico. Il problema non era Minenna, ma Marra, più forse Muraro, e pure la Maronna. E questo lo avevano capito persino Lombardi e Taverna. E il virus non era Marra, ma era ed è (e sarà?) Raggi. Ma il M5*-CasaleggioAssociati s'è l'è preso, quel virus, consapevolmente, mica nessuno gli ha tossito in faccia.”
[*] Prima di Raggi sul tetto ci salì un tacchino [ viviamo strani giorni : le mucche nel corridoio dovrebbero farci paura e ragionare, e invece... Invece ci dobbiamo accontentare di Giachetti ("Chi?" - "Giachetti, quello che fece il radicale sciopero della fame per..." - "Aaah, beh, si, Giachetti!") che spara ad alzo zero sulle infermiere della croce rossa (replay) nella persona di Speranza ("Chi?" - "Speranza, quello che... Ma si, quello che... Lo sai no? Ce l'hai presente... Hm, no, niente" - "Ah, ecco") accusandolo di essere portatore sano della sindrome da torsione bipolare di southparkiana memoria, ovvero : l'averci la faccia come il - o al posto del - culo (nel caso specifico...magari gli donerebbe un po' di carattere), e viceversa ('na bella gara...) - tra l'altro, grazie a questo sapido episodio ricco di lepidezze postribolari, abbiamo imparato quasi tutti come si traduce nella e si dice con la lingua dei segni italuniversale ''Hai la faccia come il culo" : diciamo ch'è quasi...onomatopeico ] :
Cari @DataBase-@EndUser-@S*-@Spaggy-@GranLupMan, dato che quest'anno siamo stati tutti molto bravi e buoni, sono a (ri)chiedervi d'intervenire per modificare l'attuale (post-rinnovo 2014) modalità di gestione-fruizione-accesso relativamente alla sezione commenti, e più nello specifico a due precise questioni.
1. Modificare-revisionare-implementare la sezione dei commenti (e pure quella dei messaggi privati) nella pagina utente che, ora come ora, si può scorrere solo per accumulo (i primi 20 + vedi altri 20 + vedi altri 20 etc... : e questo vale anche per le sezioni recensioni, post, playlist, voti, etc..., e non solo -ovviamente- per le pagine ''scheda utente'', ma per tutte, dalla Home Page in giù, perché è tutto il sito ad essere stato architettato-scritto-impostato in questa maniera), rendendo praticamente impossibile risalire ai primi commenti postati (mesi e anni addietro). La soluzione è ''semplice'', formalmente, ed è quella utilizzata da un gran numero di siti : “Pag. 1,2,3...10...100...ultima”. Presentata graficamente, ha più o meno questo aspetto, estrapolata da una pagina a caso :
2. I commenti probabilmente risiedono in una zona d'immagazzinamento dati non facente parte del mainframe principale del sito (o...quel che è), perciò i motori di ricerca non riescono ad accedervi e a svolgere il loro lavoro. La cosa, sommandosi alla difficoltà di ricerca presentata nel punto 1, rende praticamente inaccessibile agli utenti e ai semplici visitatori/ricercatori una zona molto, ma molto interessante di FilmTv.it (spesso e volentieri la sezione dei commenti in coda alle recensioni, ai post e alle playlist è - con le sue discussioni a caldo e a freddo - altrettanto eccellentemente ricca di spunti, osservazioni, argomentazioni e notizie). E tutto ciò, né più né meno, purtroppo vale anche per i ''post'', che non sono rintracciabili : digitando nella barra di ricerca una frase qualsiasi di un qualsiasi post di FTV (valga come esempio più esemplificativo e risolutivo di una ricerca per parole chiave) i motori di Google & C. non danno alcun risultato utile (al contrario di quanto accade per le recensioni e le playlist).
Non basterà una riga/stringa di codice, magari sarà un lavorone. Ma a mio avviso è necessario. Bisogna abbattere 'sto Monte, spianare il Turchino.
Aggiornamento-bis : 09-01-2017 : ospite da faziofabio a fuorichetempochefa, Joy Andrew - e, nel dire questo, purtroppo (per me) mi accodo al carrozzone di quelli che si sentono in diritto e dovere di parlare per gli altri, d'interpretarne le intenzioni - sembrava desiderare di volersi trovare Ovunque nel Mondo (in Benin, in Togo, in Nigeria, in Niger, in Libia, nel bel mezzo del Mediterraneo, persino a Goro e Gorino, toh!) piuttosto che lì, in quello studio. Tutto qua. Ciao.
Con Andrea Sartoretti, Claudia Potenza, Zaccaria Zanghellini, Anna Bonaiuto
In streaming su Rai Play
Mauro Corona - "La via del Sole" - 2016
La stessa, identica, medesima cosa raccontata e messa in scena da Amir Naderi; solo...al contrario : "A costo di spendere tutta la vita, lo avrebbe fatto. Non più per lui, bensì a beneficio dei futuri. Quelli che sarebbero venuti dopo avrebbero goduto l'astro tutto il giorno, lungo le quattro stagioni. Avere più sole era diventato l'unico scopo della sua esitenza. L'unica ragione che lo avrebbe fatto resistere. E così, entrato nel gorgo senza uscita della pazzia, quella fu l'ultima primavera trascorsa alla baita del sole morente. Da lì in avanti cominciò a fare sul serio."
Ho qui trascritto questo paragrafo di Mauro Corona non perché penso sia un Grande Scrittore (quasi tutti le sue opere sono delle metafore/morali contenibili in una riga portate e stirate allo stremo del romanzo più o meno breve), ma perché si.
Il Feto Astrale/Stellare sorge mentre si scava a Ground Zero (è vero che tutti i cantieri si somigliano, ma quel buco al centro di Manhattan è identico a quello su Tycho : un rettangolo di vuoto con due rampe opposte e specularmente invertite che scendono verso e salgono da).
La ISS (comparsa occasionale del film) compie un'orbita completa attorno alla Terra circa ogni 90 minuti, attraversando quindi una sequenza di circa 16 albe e tramonti ogni 24 ore.
Da «La rosa fin dall'inizio esiste solo nel nome: noi possediamo soltanto nudi nomi» a «Dell'antica Roma rimane solo il nome: noi possediamo soltanto nudi nomi» [U.Eco].
"E alle stecche delle persiane già l'alba. Il gallo, improvvisamente, la suscitò dai monti lontani, perentorio ed ignaro, come ogni volta. La invitava ad accedere e ad elencare i gelsi, nella solitudine della campagna apparita."
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