Scendere in pista e sfidare l'attuale campione - il nuovo film tratto dai romanzi di J.K. Rowling - è impresa dura. La distribuzione opta allora per attrarre un pubblico diverso, puntando su due film italiani: quello di Marco Ponti, La cena di Natale, e quello di Lucini, Come diventare grandi nonostante i genitori. Due commedie qundi, la prima più per un pubblico adulto, la seconda anche per famiglie e ragazzi: entrambi avranno circa 400 sale a testa e la sfida si prospetta interessante, visto che corrono in condizioni di parità.
Dietro di loro una valanga di film (ai moltissimi in questa lista se ne aggiungono anche altri apparsi solo per alcuni giorni, come il documentario su Elio e Le storie tese e quello su Roberto Bolle).
Tra questi alcuni avranno buone distribuzione: è il caso di Snowden di Stone (270 schermi) e di Palle di neve (290), seguiti da Mechanic: Resurrection (200) e 3 Generations(100). Poi si scende verso numeri più piccoli e anche molto molto piccoli.
Tra questi vi sono anche film interessanti: l'argentino Il cittadino illustre (Coppa Volpi a Venezia), l'italiano Il più grande sogno, il film di Amir Naderi e il cubano Condotta.
Ci sono un bel po' di attori italiani noti nella commedia diretta da Marco Ponti - seguito di Io che amo solo te, dell'anno scorso. Ma soprattutto ci sono Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti con Michele Placido e Maria Pia Calzone, coppie "incrociate", e con loro molte storie di tradimenti e passioni: tutto riunito intorno a una tavola riccamente imbandita per un cenone della vigilia dove gli intrecci si fanno spericolati.
La ribellione dei giovani del nuovo film di Lucini è musicale, carina e tutto sommato "light". Ne viene fuori un racconto che punta a rappresentare distanze generazionali e specificità adolescenziali. Il disagio, quello vero, resta ovviamente fuori dalla porta: non a caso. È una commedia, appunto.
Tra i tanti, tantissimi film di animazione che stanno affollando le sale quest'anno ora compare anche questo prodotto canadese: una storia allegra e invernale che ha per protagonisti un gruppo di ragazzini in vacanza sulla neve e divisi in due bande rivali.
Oliver Stone dirige un nuovo film "politico" puntando i riflettori su quella che è stata descritta come la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dell'intelligence degli Stati Uniti: il caso Snowden, l'informatico che "tradì" il suo Paese rivelando le attività illecite dell'NSA e la grande penetrazione operata dal governo americano nella privacy di migliaia di comuni cittadini.
Jason Statham torna a indossare i panni di Bishop (che furono già suoi nel 2011 in Professione assassino) e affronta nuovi pericoli, nuove acrobazie e molte situazioni impegnative, per salvare, come ogni cavaliere errante che si rispetti, l'amata. Che è Jessica Alba: in molti non si tirerebbero indietro. Alla regia il tedesco Dennis Gansel (il cui film migliore sinora è probabilmente stato L'onda, di tutt'altro genere)
Trans, etero, gay: gli orientamenti sessuali sono rappresentati per intero nel film di Gaby Dellal. E tutto, per di più, in tre generazioni - figlia, madre e nonna, interpretate, rispettivamente, da Elle Fanning, Naomi Watts, Susan Sarandon. Nonostante al cuore della vicenda vi sia il desiderio della più giovane di cambiare sesso a soli 16 anni, i toni e il movimento generale sono quelli della commedia indie, "stile Sundance", per intenderci.
Il film che ha consentito all'attore argentino Oscar Martinez di conquistare alla ultima Mostra del Cinema di Venezia la Coppa Volpi per il migliore attore è quest'opera drammatica dei suoi concittadini Gaston Duprat e Mariano Cohn: la storia di un grande scrittore, vincitore del Nobel per la letteratura, che fa ritorno al suo paese natale dopo una lunga assenza e deve fare i conti con tutte le fugure del suo passato alle quali si è ispirato per costruire i personaggi che hanno animato i suoi romanzi.
La Via della Seta è l'antica rotta commerciale che collega Oriente e Occidente: un tragitto straordinario che da Venezia porta alla Cina e che nel progetto avviato dal celebre violocellista Yo-Yo Ma diventa una linea che collega tradizioni musicali e culturali e che si è fatta realtà nel Silk Road Ensamble, orchestra mulitetnica dalla incredibile ricchezza e grandemente spettacolare.
Premiato dall'inclusione nella sezione Orizzonti di Venezia 2016 (per un'opera d'esordio è già molto) il film di Michele Vannucci parla romanesco, stretto, e si infila nella vita dei borgatari - che vista così sembra un po' quella degli abitanti di una desolata provincia americana come l'ha raccontata Minervini. Solo che qui c'è di mezzo il desiderio di riscatto in un ex detenuto: Mirko Frezza, storia vera e faccia da drugo. Più che un attore preso dalla strada, quasi il motore di questo film.
Con Andrea Sartoretti, Claudia Potenza, Zaccaria Zanghellini, Anna Bonaiuto
In streaming su Rai Play
Ha girato tanto Amir Naderi: prima in Iran, poi dagli anni '80 negli States. Ora lo ha fatto in Italia - un Paese a cui cinematograficamente deve non poco (anche questo suo del resto è stato presentato fuori concorso a Venezia) - raccontando una storia carica di allegoria, quasi mitologica, e ambientata in un medio evo non identificato.
Aveva rappresentato Cuba agli Oscar (ma nel 2015) il film di Ernesto Daranas: la storia di Chala, ragazzino de l'Havana che vive faticosamente in una famiglia povera, con la madre tossica e senza padre. Ci sarebbe di che crollare, ma per fortuna Chala ha la maestra Carmela, testarda testimone della Cuba del tempo che fu: partecipe, solidale, materna.
Opera vigile, neoralista che abbina un sottotesto civile e sociale a un racconto di formazione.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta