Piu' volte ho provato a stilare mentalmente quale potrebbe essere la mia top10 dei film che piu' mi hanno segnato, ma ho sempre trovato la classificazione abbastanza difficile dato che i miei gusti sono in continuo mutamento e, soprattutto, perche' probabilmente il "film della vita" forse lo devo ancora vedere, forse l'ho gia' visto...
Quindi ho provato a stilare questa lista provvisoria, il cui ordine e' anche abbastanza approssimativo (soprattutto nelle ultime cinque posizioni) dei film di diversi generi e tempi che piu' hanno segnato il percorso da cinefila quale sono.
Delicatissima tragi-commedia diretta da Hal Ashby, secondo me e' la testimonianza di come un film non necessiti di grandi effetti speciali e interpretazioni drammaticamente esasperate (come tanto vanno di moda ultimamente e come, evidentemente, tanto piace ai giudici degli Oscar): Peter Sellers (uno di quegli attori formidabili che nasce ogni mille anni) interpreta con estrema finezza un personaggio che si discosta dai ruoli comici che era solito impersonare, mantenendo quel velo di ironia maliconica perfetta per rendere questa pellicola un capolavoro assoluto (e aggiudicandosi il primo posto nella mia classifica personale).
Con Jonathan Pryce, Kim Greist, Robert De Niro, Bob Hoskins, Michael Palin
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Prima di Paura e delirio a Las Vegas,Terry Gilliam si era cimentato con questo film grottesco, surreale e frenetico: ispirato al romanzo orwelliano 1984, le vicende si svolngono in un mondo distopico governato dalla burocrazia e ben pocaumanita', dove chi si ribella (o discosta involontariamente) dal sistema viene reso incapace di nuocere. Il tutto e' contornato dal motivetto tratto da Aquerela do Brasil di Ary Barroso (popolarissimo pezzo brasiliano che, all'epoca della sua coposizione nel 1939, venne tacciato di patriottismo e filo-dittaura), il quale, oltre a dare il titolo al film, crea un senso di straniamento totale nei riguardi della vicenda. Johnathan Pryce e Robert De Niro sono gli anti-eori di una vicenda assurda, roccambolesca... ma non cosi' tanto distante da quello che potrebbe essere il mondo reale.
Tutto quello che puo' avere un film, Blade Runner ce l'ha, e ce l'ha fatto proprio bene: ambientazioni fantascientifiche mozzafiato e bellissime (voglio solo sottolineare che e' stata ricostruita parte della Ennis House di F.L.Wright come set per l'appartamento di Deckard), interpreti formidabili (Rutger Hauer su tutti), effetti speciali splendidi ma ben calibrati, dialoghi indimenticabili (quale cinefilo non sa a memoria le battute di concedo del replicante Roy Batty??) e potrei andare avanti all'infinito. E' quella classica pellicola che diventa un cult, a buon merito.
Potevo non inserire Kubrick? Direi proprio di no: ho scelto di inserire Arancia Meccanica per svariati motivi: in primis perche' e' un cavolo di capolavoro, in secundis perche' e' uno di quei film che fanno parte di me da quando ero ragazzina. Questa pellicola e' parte del mio immaginario iconico: la musica, l'arte, le visioni, il protagonista (Malcolm McDowell alis Alex DeLarge e' stato il mio sogno erotico per anni) hanno creato un substrato culturale nella mia mente tale da rendere qusto film imprescindibilmente presente in questa classifica.
Di tutte le pellicole prodotte dal Maestro dell'animazione giapponese Hayao Miyazaki, ben piu' celebri e premiate (tra tutte La citta' incantata e Il Castello errante di Howl), questo e' senza dubbio la mia preferita: sara' forsa l'ambientazione in Italia (bellissime le scene di Milano, della costa dalmata e del Mar Adriatico), i personaggi poetici ma coraggiosi (ma ci si puo' innamorare di un maiale?? Io sono persa per Marco Pagot) e l'incredibile attenzione per i dettagli (dalla rappresentazione della natura agli idrovolanti, dagli edifici agli attrezzi di lavoro) che mi hanno fatto innamorare di Porco Rosso (e in generale di tutta la filmografia dei Maestro e dello Studio Ghibli).
Questo film entra di prepotenza in questa classifica per avere un grande merito (o de-merito, dipende dai punti di vista): quello di avermi fatta diventare una piccola ossessionataa dei cult horror anni '70/'80. Il film di Sam Raimi ha dato il via a una passione sfrenata per tutto quello che ha a che vedere con gli horror movie pre-voyeurismo (come mi piace tanto definirli: quelle brutture ricche di squartamenti, effetti speciali raccapriccianti, budella ogni dove e trame insulse). Non che La Casa abbia quale levatura cinematografica aulica, ma nel modo in cui e' girato (veloce, dinamico e moderno), l'uso del grottesco e di effetti speciali ben poco realistici, ci vedo un gusto estetico estremamente innovativo e interessante, quasi artistico.
Questo film e' stato un colpo di fulmine: di Cronenberg avevo gia' visto altre pellicole, ma per questa c'e' stata una sorta di folgorazione. Da qui e' iniziata la scoperta del regista canadese e delle sue tematiche body-horror, che riescono a coinvolgermi come poche altre. Quando e' amore, e' amore!
Io questo lo reputo il miglior film dei Fratelli Coen, senza se e senza ma. La vicenda e' cosi' assurda ma resa talmente realisticamente e in maniera ironica che il maciullamento di un cadavere in una cippatrice la si guarda come se si stesse assisstendo a un normale dialogo tra due persone. Tutto e' passato sotto un velo di normalizzazzione, delicato ma spesso come la coltre di neve che ricopre il paesaggio. Che poi, la poliziotta incinta (alias Frances Louise McDormand) e' un personaggio geniale, tanto da essere annoverata tra le mie eroine personali. E poi c'e' Steve Buscemi. E ho detto tutto.
Ammetto che questo non sia uno dei film piu' belli della storia, ma tratta di un argomento che mi piace tanto quanto il cinema, e cioe' la musica glam. Da ragazzina mi sono spaccata guardando questo film non so quante volte, a una visione piu' recente l'ho rivalutato molto... ma non si puo' rinnegare una cosi' grande passione adolescenziale. La colonna sonora mi ha accompagnata per tutta la vita. E poi i Placebo che cantano 20th Century Boy deiT-Rex valgono l'intero film.
Volevo mettere in classifica anche un film di Tarantino, che adoro come regista... ma ammetto che ho avuto abbastanza difficolta' a scegliere quale tra le tantissime pellicole potesse essere la mia preferita. Ed effettivamente non ho proprio scelto: ho deciso semplicemente di inserirne uno che ho visto al cinema, che mi ha fatto entusiasmare talmente tanto quasi da volermi alzare dalla poltrona e applaudire, quello per cui Leonardo DiCaprio doveva prendere l'Oscar (altro che Revenant).
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