Forse mi è sfuggito qualcosa. Probabilmente da qui a breve apriranno 2000 nuovi schermi, altrimenti non si potrebbe spiegare l’esercito di pellicole previste in arrivo dai distributori nel dicembre prossimo venturo, tra l’altro dopo il (dannato) vuoto estivo e un autunno fin qui gestito in malo modo, per cui anticipare qualcosa avrebbe potuto aiutare a coprire le mancanze attuali (rapidamente, penso ad almeno una commedia italiana forte, a Clint Eastwood, Tim Burton e Oliver Stone, non tutti ovviamente, ma almeno un paio sì). Ovviamente, trattasi di un eufemismo, nessun ampliamento è alle porte, per i cinefili incalliti sarà un tour de force a ostacoli, mentre il pubblico normale, quello delle feste, si spargerà su un ventaglio di offerta ingestibile (con rischi al ribasso per tutti, o quasi). La strategia attuale - al di là della meritoria iniziativa dei secondi mercoledì del mese a due euro (inutile dire che c’è chi protesta…) - sembra risiedere nella massimizzazione degli introiti in brevi lassi temporali invece di fare, parole a parte (sempre tante ma gettate al vento), una programmazione razionale che copra al meglio l’esercizio, senza inventarsi nulla, si tratterebbe solo di seguire il resto del mondo (scemi loro?). D’altronde, tra settembre e ottobre, gli incassi sono stati quasi sempre in calo rispetto alla scorsa stagione e almeno per le pellicole italiane - i film d’animazione sono un caso a parte, ma tragico, si sono sovrapposti in maniera inconsulta (d’altronde Alla ricerca di Dory e Pets altrove sono usciti molto prima e si ritorna a quanto sopra) - per le uscite natalizie, intese come dicembrine, credo siamo arrivati al record numerico; non è complicato ipotizzare che si potesse predisporre una programmazione più razionale, tentando anche un nome grosso in estate, perché i ripetuti flop dei Vanzina non possono essere un metro attendibile, considerando che anche uscendo in periodi migliori non è che i loro film mietano poi questi incassi da capogiro.
Per le commedie di casa nostra si tratterà così di vita brevissima in sala; è praticamente scontato che Natale al sud (di solito Massimo Boldi esce a novembre) avrà giusto una quindicina di giorni di vita, mentre Aldo, Giovanni e Giacomo, Non c’è più religione di Luca Miniero (con Claudio Bisio e Alessandro Gassman), il cinepanettone di De Laurentis in gita londinese e Poveri ma ricchi difficilmente usciranno indenni, sicuramente non più di ½ tra loro, dall’uscita di capodanno - realisticamente a tappeto - di Mister felicità, con il quale Alessandro Siani è chiamato all’ingrato compito di difendere un periodo che pochi mesi fa vedeva Quo vado? di Checco Zalone incassare cifre da capogiro.
In questo ipotizzabile stillicidio - soprattutto per il made in Italy formato commedia - non ci resta che la speranza di vedere qualche titolo minore, penso ad esempio a Paterson di Jim Jarmusch (acclamato a Cannes), Captain Fantastic con Viggo Mortensen, La mia vita da zucchina, e qualche nome grosso di Hollywood – Clint Eastwood e Oliver Stone - sgomitare e riuscire a trovare un minimo di spazio (realisticamente, faranno molta fatica e in tanti non li potranno proprio vedere), fin d’ora possiamo prepararci a fare il computo metaforico di morti e feriti.
Purtroppo, sembra che ogni lezione sia (ancora) vana e che, anno dopo anno, gli errori vengano semplicemente perpetrati aumentandone gli effetti. Magari, ci ritroveremo invece tra poco più di due mesi a raccontare un’altra storia e a commentare successi in serie, in ogni caso rimarrebbe comunque una disposizione quanto minimo orba per un esercizio che avrebbe dodici mensilità da coprire. Intanto, ecco l’elenco dei titoli che si sfideranno in dicembre, estratto dalla pagina prossimamente di FilmTv (se già non la usate, usatela! ;-) ), molto utile per avere sempre uno sguardo su quello che vedremo nei prossimi mesi; chiaramente, potrebbe subire delle modifiche in corsa (sono continue) e la playlist è anche un’occasione per ricordarvi questo servizio molto attento e costantemente aggiornato (come dicevo sopra, starci dietro è un lavoro nel lavoro).
Vi lascio con alcune domande, se vi va di dire la vostra.
Secondo voi, questa distribuzione può funzionare (ergo, è l’unica ammissibile)?
A prescindere da questo, chi ne uscirà vincitore?
E chi con le ossa rotte (valgono titoli, ma anche generi)?
Infine, sulla carta, cosa volete vedere (soprattutto a Natale)?
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