Café Society
- Commedia
- USA
- durata 96'
Titolo originale Café Society
Regia di Woody Allen
Con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Blake Lively, Steve Carell, Corey Stoll, Parker Posey
Il cinema si presenta al secondo weekend d'autunno con un nutrito drappello di titoli ma con un atteggiamento prudente. Il titolo che avrà più schermi è infatti quello dell'ultra-ottaguenario ma sempre prolifico e "fedele alla linea" Woody Allen: saranno infatti circa 350 quelli su cui si proietterà a partire da oggi il suo nuovo film Café Society, forte anche di un cast che schiera Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Steve Carell e Blake Lively.
Lo tallona a breve distanza il remake di Ben Hur di Bekmambetov, che negli USA è uscito ad agosto e non ha convinto la critica né tantomeno ha conquistato il pubblico: sostenere il confronto con il kolossal del 1959 certo non è impresa facile.
Seguono la commedia italiana Al tuo posto - con Luca Argentero, Ambra Angiolini e Stefano Fresi - e un film per famiglie, Abel - il figlio del vento, che avranno rispettivamente 280 e 200 schermi.
Si segnala però anchela presenza di alcuni film italiani in arrivo da Venezia: Indivisibili (150 schermi), Le ultime cose e il vincitore della sezione Orizzonti Liberami (questi ultimi due però con meno di 20 schermi). oltre al wuxia The Assassin che l'anno scorso vinse il premio per la miglior regia a Cannes, proiettato al momento su soli 7 schermi.
Titolo originale Café Society
Regia di Woody Allen
Con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Blake Lively, Steve Carell, Corey Stoll, Parker Posey
Titolo originale Ben-Hur
Regia di Timur Bekmambetov
Con Jack Huston, Morgan Freeman, Toby Kebbell, Nazanin Boniadi, Rodrigo Santoro
Osa Bekmambetov e prova a cimentarsi con un due volte classico. Perché di Ben Hur non ci fu solo quello di Wyler con Charlton Heston: già quello girato nel 1925 con Raimondo Navarro fu un kolossal dei più grandi dell'era del muto. A noi spetta ora questo remake, con Jack Houston e Morgan Freeman. E la corsa delle bighe, bien sur, ma in CGI.
Regia di Max Croci
Con Luca Argentero, Stefano Fresi, Ambra Angiolini, Grazia Schiavo, Carolina Poccioni
La moderna commedia italiana, corale, con sullo sfondo (o in primo piano, dipende) i problemi dell'oggi - crisi, lavoro e disoccupazione - che però se declinati in burla perdono qualsiasi connotato di realtà: segue questo percorso, già ben tracciato, il secondo film di Max Croci, di nuovo con Luca Argentero, che basa il gioco su un improbabile scambio di coppie dettato dall'alto.
Titolo originale Sin hijos
Regia di Ariel Winograd
Con Diego Peretti, Maribel Verdú, Guadalupe Manent, Horacio Fontova, Martín Piroyansky
Altra commedia - ma questa volta sentimentale e argentina: un padre spearato che vive con sua figlia incontra la donna di cui era innamorato da adolescente e inizia con lei una relazione tacendole la presenza della figlia, visto che lei non sopprta i bambini. Ovviamente il patatrac è in agguato.
Titolo originale Wie Brüder im Wind
Regia di Gerardo Olivares, Otmar Penker
Con Jean Reno, Tobias Moretti, Manuel Camacho, Eva Kuen
Regia di Edoardo De Angelis
Con Angela Fontana, Marianna Fontana, Antonia Truppo, Tony Laudadio, Antonio Pennarella
Regia di Irene Dionisio
Con Alfonso Santagata, Fabrizio Falco, Roberto De Francesco, Cristina Rosamilia
Irene Dioniso - sin qui soprattutto documentarista e autrice di corti - arriva al suo primo lungometraggio di finzione, presentato alla settimana della Critica a Venezia 73. Raccontando tre storie che si intrecciano intorno al banco dei pegni di Torino, racconta dell'umanità al tempo del debito.
Titolo originale The Assassin
Regia di Hou Hsiao-hsien
Con Shu Qi, Chang Chen, Tsumabuki Satoshi
Anche Hou Hsiao-hsien - mastro della nouvelle vague taiwanese e Leone d'Oro con Città dolente nel 1989 - arriva al wuxiapian (il cappa e spada cinese, per intendersi) e lo fa dopo un silenzio di oltre sette anni: un fim che si stacca tuttavia dagli stilemi del genere e che gli ha fruttato il premio per la miglior regia al Festival di Cannes del 2015.
Titolo originale El camino del vino
Regia di Nicolás Carreras
Con Charlie Arturaola, Lino Pujia, Pandora Anwyl, Luca Gardini, Susana Balbo
Regia di Federica di Giacomo
Non ha avuto molto risalto sui media la vittoria del premio al miglior film della sezione Orizzonti a Venezia 2016 da parte di Liberami, di Federica di Giacomo. Gliene diamo ora noi - anche se la distribuzione sarà minimale - perchè la figura di Padre Cataldo, esorcista palermitano protagonoista del documentario, merita, quanto merita lo spaccato di umanità ferità di cui l'uomo si fa guaritore.
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