A 5 giorni dal debutto ufficiale dell'autunno (e in sincronicità con la meteorologia che vede oggi scendere le temperature un po' ovunque) la stagione cinematografica 2016/17 che finora aveva solo svaldato i motori, parte definitivamente. 9 titoli - come da buona norma - un blockbuster destinato ad alzare l'asticella degli incassi della stagione e diversi film interessanti. Si comincia.
Nonostante le aspirazioni di dominio il numero di sale di Alla ricerca di Dory non è altissimo: sono circa 700. Superiori comunque a quelle di tutti gli altri: Muccino ne avrà circa 420 (e sono tante) mentre la commedia Trafficanti ne avrà circa 250. Solo poche di meno per il docu sui Beatles diretto da Ron Hoard - che resterà in sala solo fino al 21 settembre.
Il sequel dell'oceanico successo di Alla ricerca di Nemo è questo film targato ovviamente Pixar: sulla carta cambia poco anche se l'obiettivo è ora sulla smemoratissma Dory. Così come allora c'è in ballo un'avventura che coinvolge Nemo, Marlin e Dory - già protagonisti del primo film - e che li porterà sino alla California.
Il canadese Jean-Marc Vallée, arrivato a girare negli USA ai tempi di Dallas Buyers Club - premiatissimo - ci si è chiaramente fermato, e dopo Wild, con Reese Whiterspoon, porta ora sugli schermi questo film che gode di produzione e cast di livello: Gyllenhall, Naomi Watts, Chris Cooper... La storia è quella di un uomo che pensava di aver tutto e che si ritrova a pezzi dopo aver perso la moglie. Ricostruire la propria esistenza sarà per lui un compito basato su sottrazione e laica redenzione..
Dopo i successi e i flop americani, Muccino continua la sua avventura girando oltreoceano, ma questa volta con un cast minore e una coproduzione che vede coinvolta la sua Indiana e Rai Cinema. Niente grandi nomi quindi nei titoli di testa, ma alcuni giovani attori (italiani e americani) chiamati a rappresentare una vicenda in cui due ragazzi italiani finiscono a San Francisco, ospiti di una coppia gay: dovranno imparare a superare i loro pregiudizi e le loro incompatibilità.
"Ma chi erano mai questi Beatles?" Se non lo sai, per una settimana questo film documentario diretto da Ron Howard resterà nelle sale. Prodotto in cooperazione con Paul McCartney, Ringo Starr e le vedove di George e John, ovvero Yoko One e Olivia Harrison, contiene anche 30 minuti di materiale girato per il concerto della band del 15 agosto 1965 al Shea Stadium, ai Queens di New York, dove i Fab Four - accolti da un pubblico record di 55.600 fan in delirio - inaugurarono, esibendosi per primi in un stadio, la loro tournée negli USA e quello che sarebbe poi divenuto il nuovo corso della musica pop e rock: i concerti negli stadi, di fronte ad adunate oceaniche.
Ispirato liberamente al romanzo Color Betulla Giovane di Marta Bertini, il nuovo film di Piccioni - con la Buy e un gruppo di giovani attrici - raccontare le vite di quattro ragazze di una città di provincia.
Appena presentato in concorso al Festival di Venezia, era uno dei tre film italiani che hanno rappresentato la nostra cinematografia
La recente vittoria del Leone d'Oro da parte dell'ultimo film di Lav Diaz doventa occasione per portare al volo nelle sale questo documentario da lui girato nel suo Paese, le Filippine, e presentato al TFF nel 2014.
Sequel del film tedesco omonimo del 2013, che in patria fu un grande successo e che da noi arrivò lo scorso autunno, questo secondo capitolo delle avventure dell'insegnante sui generis Zeki Müller e dei suoi studenti ribelli ci porta in gita scolastica e demenziale in Thailandia.
Anche questo lavoro dell'artista multimediale Laurie Anderson - celebre e stimata interprete dell'avanguardia newyorkese dagli anni '70 a oggi - approda nelle sale un anno dopo la sua presentazione al Festival di Venezia: un'opera mista che costituisce una sorta di zibaldone filmico faoo di immagini, pensieri, racconti, disegni.
Diretto da Todd Phillips - che ha sin qui diretto solo commedie (e che anche questa volta non si smentisce) - Trafficanti racconta la storia di due amici di Miami Beach, poco più che ventenni, che durante la guerra in Iraq sfruttano un'iniziativa poco conosciuta del governo Bush che permette alle piccole imprese di fare affari con l'esercito statunitense. L'inizio di un percorso imprenditoriale che si rivelerà devastante.
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