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Questo è il film che, più di qualunque altro, ho approfondito negli anni di visione.

Ho amato l'estetica di Coppola e Storaro, ho amato Sheen e Marlon Brando nonché Duvall e Hopper, ho amato la colonna sonora, The End, Wagner, le conigliette di playboy, gli elicotteri, il cane, la barca, gli anni Sessanta. Insomma, un po' tutto.

Le due ragioni che mi hanno fatto appassionare ancora di più a questa pellicola sono state le due opere a cui essa è ispirata, ovvero The heart of darkness di Conrad Lorenz e The hollow man di T.S. Eliot, entrambe letture di mio forte interesse personale.

Apocalypse Now, quindi, si prende di diritto la prima posizione della classifica.

Altro titolone visto, rivisto e rimasticato.

Arancia meccanica è stato, alla non troppo tenerà età di 15 anni, uno dei primi film a folgorarmi la mente, si può capire il perché. Sesso, droga e ultraviolenza le vidi nell'opera di Kubrick come qualcosa di estremamente curioso ma marcio. Marcio quasi quanto la società descritta nell'opera e i suoi individui modello/guida che sono molto molto più inquietanti di Alex Delarge.

Per me è stata una lezione di vita molto importante una delle morali del film, infatti la violenza è un comportamento che ripudio fino all'esaurimento.

Ok, sembra la fiera dell'ovvio, lo so, ma assicuro che il prossimo titolo non è né 2001 né Il Padrino.

8 1/2 forse, per me almeno, è il miglior film della storia del cinema!

Anche quest'opera, certamente in modo diverso, è stata una di quelle folgoranti per la mia testolina. Più che altro perché ogni due minuti mi veniva da dire "Ma come fai??? Come fai a farti venire queste idee???" e alternavo per tutta la durata del lungometraggio una quantità indefinita di emozioni, sensazioni. Il tutto mescolato da un'atmosfera dannatamente drammatica e grottesca. Come la prima volta, il capolavoro di Fellini mi stupisce, mi inquieta, mi rende allegro, malinconico ma in modi differenti ad ogni sua visione.

Finalmente si arriva agli "sconosciuti". Questo è, in assoluto, il mio film d'animazione preferito.

Ho speso ore per stendere la mia prima recensione su questo sito, appunto a tema L'uovo dell'angelo, quindi parlarne per me è come se dovessi ripetere la tesina di maturità per la dodicesima volta.

Quest'opera è ciò che definisco "pura estetica": regia, montaggio, sonoro, montaggio sonoro, colonna sonora, fotografia, direzione delle animazioni e sfondi egregi. Trip mentale in ambientazione tardo gotica, citazioni bibliche ovunque, miglior scena d'azione di tutta l'animazione anni Ottanta.

Un lungometraggio al pelo (meno di un'ora e un quarto di visione), praticamente muto, che sembra duri tre ore e mezza, ma io lo riguarderei ogni giorno fino alla morte.

Il cyberpunk doveva esserci per forza, era inevitabile. Allora perché non Blade runner?

Perché no. Gloria e vita alla nuova carne!

Altro titolo che mi ha fulminato e che mi ha fatto scoprire uno dei miei registi preferiti. Videodrome è la summa di tutte le critiche che apprezzo e che condivido appieno, una su tutte quella contro la strumentalizzazione dei mezzi di comunicazione.

Si possono trovare parallelismi con Arancia meccanica? Boh si, fino ad un certo punto. Entrambi analizzano le loro tematiche partendo da sesso e violenza, questo è vero. Ma infondo sono profondamente diversi.

Essendo una delle avanguardie cinematografiche per il sotto genere fantascientifico del cyberpunk, Videodrome collega in modo inscindibile ciò che l'uomo crea, quello che l'uomo pretende da ciò che crea e ciò che, invece, si ribella al suo creatore, ovvero l'uomo stesso. Questo circolo compare in maniera surreale ma decisamente efficace in uno dei migliori film horror della storia del cinema.

Concentrazione. Questo è quello che serve per godersi pienamente questo capolavoro.

Che film! 

Credo sia il lungometraggio che più mi abbia fatto pensare non solo alla guerra in sé come atrocità umana, bensì all'umanità stessa. Chi non lo ha visto non può capire e non lo dico per saccenza.

Il fatto è che tra Malick e Zimmer, più la marea di ottimi interpreti presenti, l'atmosfera di pace-caos che si respira durante la visione è semplicemente unica, originale e non replicabile.

Il buon Miyazaki è spesso nei miei pensieri di cinefilo, e questo è il suo film che preferisco.

Dell'anziano e geniale "Brontolo" dell'animazione giapponese ne ho parlato assai, però perché prorpio Nausicaa?

Credo sia per lo stesso motivo per cui alla sesta posizione ho inserito La sottile linea rossa, ovvero la sua atmosfera unica ed irripetibile: se prima era pace-caos, adesso è purezza-degradazione.

Tarkovskij... e qui è dura da spiegare!

Per me quest'opera rappresenta la quiete più assoluta. Una quiete tanto palpabile quanto illusoria. Un labirinto pericoloso, intricato, arduo eppure facile da percorrere come bere un bicchier d'acqua. Un film a senso unico, dove ci si deve lasciar trasportare dalle pacate ma mai tranquille sequenze di situazioni, dalla narrazione pesante e dalle stupefacenti, geniali e suggestive immagini.

Su Metropolis ho fatto davvero la tesina di maturità, quindi vado coinciso che se no esplodo.

Miglior film di fantascienza della storia del cinema: Futurismo - Marx - Marx - Romanticismo - Marx - Decadentismo - Espressionismo - Marx - Marx - Espressionismo un'altra volta.

E ancora Marx!

Film devastante. Oshii tanta roba!

Anche qui stesso pippone, ovvero atmosfere uniche: dubbio-verità o dubbio-realtà. Dialoghi (pochi ma) pazzeschi, scene di volo che "Top gun va a farti un giro!", storia orwelliana stranamente originale, e tanto.

Ho recensito anni fa quest'opera e ancora oggi avrei cose da aggiungere ad essa, perché ogni volta che riguardo questo lungometraggio ne rimango ammaliato in modo diverso.