Sabato sera gioca l'Italia. La distribuzione certo non poteva prevedere i progressi della squadra di Conte, ma certo un occhio al calendario lo avevano già dato. E comunque siamo ormai al primo weekend di luglio: se la settimana scorsa erano anche apparsi titoli interessanti ora nessuno osa fare contro-programmazione sulla nazionale e i quarti di finale dell'europeo. I titoli si rarefanno (in confronto alle programmazioni delle settimane scorse 8 titoli cominciano a essere pochi) e l'attrattiva cala. Non a caso spesso si tratta di titoli del 2015 (vedi alla voce "fondi di magazzino"). Il meglio distribuito è il sequel di Cattivi vicini che avrà meno di 300 schermi, seguito da Dragon Blade con 200 e American Ultra con 125. Da lì in poi si scende alla poche decine.
Tornano a soli due anni di distanza Mac e Kelly (rispettivamente interpretati da Seth Rogen e Rose Byrn) ovvero i protagonisti di Cattivi Vicini, qui al suo sequel. Il territorio è quello della commedia apatowiana, e qui come nel primo film il debito concettuale con il film del 1981 con Belushi e Aykroyd è palese.
Pastiche action-fanta-storico del regista hongkonghese Daniel Lee che mescola la storia romana e quella cinese. Prodotto da Jackie Chan, che ne è anche protagonista insieme a Adrian Brody e John Cusack nelle improbabili vesti di antichi romani.
Scritto da Max Landis, figlio di John, ma diretto dall'anglo-iraniano Nourizadeh, American Ultra è una action comedy con Jesse Eisenberg e Kristen Stewart. Negli USA - dove è uscito l'anno scorso - è stato un mezzo flop, nonostante il soggetto originale e il cast giovane e vistoso che annovera anche Topher Grace e John Leguizamo.
Regia dello spagnolo Gustavo Ron - già da tempo migrato alla corte del cinema americano - e cast misto per una storia che parla di gentrification e di tradizione, a partire dall'eredità di una vecchia pasticceria a Brooklyn che viene letteralmente divisa in due tra due sorella dalle idee opposte sul futuro del locale
Presentato in concorso al Sundance Film Festival - dove ha riscosso un discreto successo e si è guadagnato la distribuzione internazionale - il film della regista statunitense di origini iraniane Ana Lily Amirpour è uno strano oggetto che lei stessa ha definito un "iranian vampire spaghetti western" e si basa su un cortometraggio omonimo dai lei girato nel 2012. Chiaramente il debito va a Tarantino, anche se le atmosfere rarefatte e la scelta di girare in b/n lo staccano dal impronta "pulp".
Film corale che intreccia storia di varia umanità in transito da un Love Hotel giapponese, quel tipo speciale di albergo a ore che in Giappone è utilizzato senza distinzione dalle giovani coppie in cerca di intimità come dalle prostitute o dai viaggiatori low budget.
Nasce dal celebre videogame centrato sulla storia della coppia formata dal meccanico Lombax Ratchet e dal robot Clank il film d'animazione mostrato a Cannes lo scorso anno e ora in uscita nelle sale italiane.
Greta Gerwig è ormai icona della commedia neworkese. Qui, per la regia di Rebecca Miller (La storia di Jack e Rose, la vita segreta della signora Lee), entra nei panni di Maggie, una giovane donna che progetta un piano ardito per diventare madre nonostante il fatto che sia single.
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