Sesso e qualità: le dimensioni (almeno in questo caso) non contano visto che molti dei titoli interessanti presentati questa settimana sono presenti in piccoli numeri. Ma è bello che gli ampi spazi distributivi lasciati dalle major offrano radure dove possono finalmente pascolare film che difficilmente avremmo potutovedere altrimenti.
Il versante più esplicitamente sessuale è quello offerto da due titoli: la commedia spagnola Kiki e i segreti del sesso, che avrà 150 sale, e il bel documentario Porno & Libertà, sulla rivoluzione sessuale degli anni '70 e'80.
Il cinema d'autore è invece rappresentato da autori come Desplechin, Joachim Trier e il messicano Ruizpalacios i cui lavori provengono dai festival di Cannes e di Berlino degli ultimi due anni, oltre che dal film del prolifico regista italiano Salvo Cuccia, presentato al TFF 2015.
Sempre parlando di cinema d'autore va segnalato che a partire da domani inizia anche la rassegna di Academy Two intitolata Nuovo cinema Teheran che porterà in 20 sale un percorso sul cinema iraniano, sempre soprendente: sono i film Un mercoledì di maggio (dal 23 giugno) di Vahid Jalilvand, Premio Fipresci alla Mostra del Cinema di Venezia dove era nel concorso di Orizzonti; Nahid (dal 27 giugno) di Ida Panahandeh, presentato al Festival di Cannes in Un certain Regard, dove ha vinto il Promising Future Prize; infine A Dragon Arrives (dal 28 giugno) di Mani Haghighi, selezionato per il concorso del Festival di Berlino.
Il titolo meglio distribuito è per questa volta invece un horror, ma anche qui si parla di un regista, James Wan, che ha sfornato molti titoli apprezzati dagli amanti del genere. Il suo The Conjuring 2 sarà infatti su circa 350 schermi, primo davanti alla commedia della vecchia volpe Gary Marshall, che avrà invece circa 150 schermi.
Da James Wan - che da Saw, l'enigmista in poi è ormai un vero e proprio marchio di garanzia nel mondo dell'horror - il sequel del primo The conjuring (che in Italia uscì 3 anni fa con il titolo L'evocazione): tornano pertanto Patrick Wilson e Vera Farmiga nei panni degli investitatori esperti di fenomeni dell'occulto, questa volta in missione a Londra dove una madre sola con 4 figli si è cacciata in un pessimo guaio.
Dacrifilia, efefilia, sonnofilia, arpaxofilia... : se vi intrigano le perversioni più strane, così strane da risultare ignote, comiche e persino quasi innocenti, il film spagnolo, campione di incassi in patria, potrebbe fare per voi. Regia di Paco León e un debito evidente nei toni scanzonati all'Almodovar degli esordi.
Con Luis Bayardo, Eduardo Manzano, José Carlos Ruiz, Pedro Weber 'Chatanuga'
Il sottotitolo italiano - "una commedia arzilla" - la dice lunga sul tipo di pellicola che è l'opera del messicano Jack Zagha Kababie. Il film racconta infatti del viaggio che affrontano tre amici decisamente in là con gli anni desiderosi di rispettare l'ultima volontà del loro compagno deceduto. Il viaggio, inutile a dirsi, si trasforma in una vera avventura.
Garry Marshall, che in passato ha saputo confezionare commedie di grande successo (una su tutte: Pretty Woman), alla bella età di quasi 82 anni non è affatto stanco e propone ancora il suo cinema leggero e molto "anni '80". Anche questa volta - come già nei suoi recenti Valentine's Day e New Year's Eve (in italiano titolati Appuntamento con l'amore e Capodanno a New York), - l'occasione di una festività diventa un'espediente per un film corale, dal cast costellato di star soprattutto femminili.
Un altro racconto del pop al tempo di YouTube e dei social media ma che in realtà affonda le sue radici negli anni '80 (e pertanto prima di tutto ciò) dato che si tratta dell'adattamento in live action dell'omonima e celebre serie animata degli anni Ottanta (creata dalla Hasbro) con protagonista una ragazza che insieme alle sorelle mette in piedi una rock band al femminile in cui si incrociano e fondono musica e moda.
Meglio conosciuto per il suo Oslo, 31 August, il regista norvegese Joachim Trier torna dopo 4 anni di inattività con un film che è stato presentato in concorso a Cannes nel 2015 che gode di un cast internazionale che annovera nomi importanti (con Isabelle Huppert, Gabriel Byrne e Jesse Eisenberg su tutti) e che affiora ora nelle nostre sale: una pellicola che racconta della disgregazioen di una famiglia dopo la morte della madre, famosa fotoreporter di guerra.
Il documentario di Carmine Amoroso offre una bella panoramica sull'incredibile ascesa e affermazione del cinema porno nel mercato italiano degli anni Settanta e Ottanta, dalla nascita di una delle prime riviste hard ai problemi di censura, dalle ripercussioni politiche e sociali fino all'elezione in Parlamento della pornostar Cicciolina. Con una grande parat di intervistati, chiamati a riflettere sugli aspetti più politici e sociali della "rivoluzione pornografica".
La miglior opera prima del Festival di Berlino del 2014 è questo film del messicano Alonso Ruizpalacios, girato in bianco e nero in formato 4:3 e ambientato a Città del Messico sul finire dello scorso millennio:il racconto di un viaggio di tre giovani alla ricerca di quello che era l'idolo musicale del padre di uno loro e che segnò la sua infanzia per poi eclissarsi.
Anche il film di Desplechin che arriva nella sale è del 2015 e arriva dalla Quinzaine di Cannes dell'anno scorso: un recupero importante che farà piacere a molti e che colma una lacuna vistosa della distribuzione, vista l'importanza del regista francese e il plauso ricevuto sin qui da chi l'ha visto. La pellicola, per usare le parole di Spopola, una delle nostre firme che lo ha visto, "parla di una fuga e di un ritorno alla ricerca di se stessi, una specie di viaggio nel tempo e nella memoria sospeso fra passato e presente e la struggente storia di un amore".
Ha il sapore delle leggende nordiche il cartone animato irlandese del 2014 diretto da Tomm Moore: la storia di una ragazza-foca, densa di riferimenti alle mitologie nordiche e dal disegno molto particolare.
Con Filippo Luna, Paolo Briguglia, Barbara Tabita, Vincenzo Pirrotta, Maziar Firouzi
Arriva dal concorso ufficiale del Torino Film Festival del 2015 il film del regista palermitano Salvo Cuccia - fin qui molto attivo sul fronte del cinema documentario: un film che prende le mosse da un fatto di cronaca - l'uccisione di due ragazzi palermitani al mercato di Ballarò - e che si trasforma in un viaggio all'interno dello spirito mafioso.
È un thriller di guerra il film del francese Yannick Saillet: una storia di sopravvivenza, girata con amore cinefilo e cura, che ha al centro della vicenda un soldato francese che si trova, solo, in una pessima sitauzione nel mezzo del deserto afgano, dopo una missione andata storta.
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