Sono tante le uscite di questa settimana (e in verità diversi film sono nelle sale già ieri). Il modello è quello noto e collaudato, ormai assai ripetitivo degli ultimi tempi: un candidato blockbuster con molte sale, una manciata di film con 2/300 schermi, più un corollario di opere che approdano in pochissimi cinema. Tuttavia la scelta è vasta e ci sono anche titoli che arrivano dai festival internazionali, come Fiore, di Claudio Giovannesi, che era a Cannes.
La parte del leone è per un film Disney (non ve lo aspettavate eh? :-): il sequel di Alice in Wonderland arriverà infatti su oltre 750 schermi, distanziando il secondo film per numero di schermi - Julieta, di Almodovar - di circa 400 unità. Il biopic su Pelé sarà in 200 sale mentre Colonia in circa 120. Da lì in poi i numeri scendono sotto alle 100 sale.
Le fiabe non muoiono mai. Lo prova questa sequel di Alice in Wonderland, quello girato da Burton nel 2010. Cambia la regia, che ora va a James Bobin, ma restano molti degli attori, tra cui Johnny Depp nei panni del Cappellaio Matto, Mia Wasikowska in quelli di Alice, Helena Bonahm Carter e Anne Hathaway in quelli, rispettivamente della Regina Rossa e della Regina Bianca. Si segnalano però anche alcuni nuovi innesti, in particolare Sacha Baron Cohen.
Diretto da Mike Flanagan e scritto dal regista con Jeff Howard, Somnia è un horror e racconta la storia del teso rapporto tra i coniugi Jessie e Mark Hobson, che dopo la perdita del figlioletto, adottano un bambino i cui sogni si fanno realtà: letteralmente
Il primo rilascio dal concorso di Cannes appena concluso è l'ultimo film di Almodovar, da lui diretto e scritto a partire da tre storie brevi di Alice Munro. La storia, nuovamente un'esplorazione dell'universo femminile, è quella di una madre e una figlia in lutto per la perdita del marito e padre e tra le quali, allo scadere del 18esimo compleanno della ragazza, si verifica una separazione, inspiegata e poco spiegabile. Toni da melò, privo della consueta vena da commedia che si insinua spesso nel cinema di Almodovar, e una ricezione media a Cannes, dove non ha vinto nulla.
Il biopic dedicato al grande (il più grande?) calciatore Pelé porta la firma dei fratelli american Michael e Jeff Zimbalist, fin qui soprattutto documentaristi. L'opera si concentra soprattutto sull'infanzia e l'adolescenza del campione, fino al momento in cui - diciassettenne - segnò il celebre pallonnetto nella finale che diede al Brasile la sua prima Coppa del Mondo, nel 1958.
Gallenberger, regista di questo film, vinse nel 2001 l'Oscar per il miglior cortometraggio. Ora, benchè tedesco, attinge al passato drammatico del Cile ai tempi del golpe di Pinochet per raccontare i fatti, tratti da una storia vera, relativi a un luogo misterioso chiamato Colonia Dignidad, teatro di oscure e drammatiche vicende e guidata da un ex SS. Nel cast Michael Nyqvist, Emma Watson e Daniel Brühl.
È un incontro tempestoso quello tra Walter, sessantenne turista italiano in solitaria e fuori stagione, e la più giovaneRegina, rigida albergatrice di un paesino del Sud Tirolo. Trattasi, lo capite già da soli, di commedia romantica, per la regia di Caterina Carone, giovanissima e al suo debutto. E nonostante il turista sia De Sica i toni si preannunciano garbati.
Massimo Natale (L'estate di Martino), al suo secondo film sceglie una vicenda drammatica e sentimentale centrata sull'incontro tra Andrei, giovane universitario romeno che arrotonda lavorando come traduttore, e una donna vedova (Claudia Gerini) che ha bisogno di qualcuno che traduca per lei il diario del marito, scritto in tedesco. E con delle sorprese.
Con Giorgio Careccia, Rossella Infanti, Antonio Catania, Roberto Citran, Francesca Reggiani
Commedia italiana che prende spunto dal tema (per nulla divertente) della ludopatia: alla regia Emilio Briguglio. Nel cast Antonio Catania, tra molti altri volti della televisione e del cinema.
Ambientato in un villaggio dell'Abcasia (Georgia) durante la Guerra georgiano-abcasa (1991-1993), il film del georgiano Zaza Urushadze era tra i nominati al premio Oscar al miglior film straniero e a quello omologo dei Golden Globe. Non ha cinto ma almeno arriva nelle sale, portandoci la storia di un conflitto recente e poco noto che diventa subito simbolo di ogni conflitto a causa di una sitauzione paradossale in cui due soldati feriti, appartenenti ai due schieramenti opposti, si trovano costretti.
Con Alex Brendemühl, Bárbara Lennie, Lola Dueñas, Lorenzo Balducci, Francesc Garrido
Osa territori surrealisti l'opera prima di Luis Miñarro - che fino ad ora vanta soprattutto il ruolo di produttore per filmdi Lisandro Alonso e Apichatpong Weerasethakul. La storia è quella di Amedeo I di Savoia, figlio di Vittorio Emanuele II e Re di Spagna per due anni, che non appena arrivò nella terra che avrebbe dovuto regnare vide l'assassionio del suo maggior sostenitore, finendo per passare due anni in una sorta di prigione dorata.
Il racconto del periodo trascorso da Giovanni falcone e Paolo Borsellino all'Asinara, in isolamento per motivi di sicurezza durante la stesura dell'istruttoria del mazi processo contro Cosa Nostra. Regia di Fiorella Infascelli. Nel cast Rosario Fiorello e Massimo Popolizio.
Presentato settimana scorsa alla Quinzaine, il film di Claudio Giovannesi (Alì ha gli occhi azzurri) è una storia carceraria in sospeso tra fiction e documentario. Interamente girato con la prospettiva della protagonista diciassettenne, detenuta per arapina, che vive contemporaneamente l'esperienza del carcere e del primo amore.
Insignito del Premio FIPRESCI (Un Certain Regard) al Festival di Cannes 2015, il film drammatico del rgeista indiano Neeraj Ghaywan ci porta a Varanasi, luogo sacro della religione hinduista e famoso per i riti funebri sul Gange, per seguire due storie parallele di due giovani le cui vite si confrontano con le contraddizioni dello scontro in India tra passato e presente.
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