Nonostante si profili un weekend lungo dove il cinema potrebbe essere una buona risorsa - considerati gli allerta meteo che parlano di una minacciosa perturbazione in arrivo - la distribuzione non si fida e mantiene un atteggiamento proudente, con molte sale già occupate dall'ultimo Libro della giungla e dagli altri titoli usciti di recente.
Il film che quindi avrà più schermi tra quelli listati qui sotto è il thriller di Hillcoat Codice 999: saranno infatti quasi 270 le sale che lo proporrano e, considerata la qualità generale sinora espressa dal regista australiano, è una bella notizia.
Lo seguono, con circa 200 schermi, il film con Will Smith Zona d'ombra e quello dell'italiano Roberto Andò, forte della presenza di Toni Servillo e Daniel Auteuil, vale a dire due dei migliori attori europei in attività, che vi piaccia o no.
Gli altri seguono molto distaccati: il migliore del gruppo sotto ai 100 schermi è l'horror The other Side of the Door, mentre i restanti hanno numeri molto piccoli.
Va però segnalato il ritorno nelle sale - e in grande spolvero - di Lo chiamavano Jeeg Robot, il trionfatore dei recenti premi David di Donatello (Insieme al film di Garrone) avrà ben 200 schermi.
Sabato 23 aprile arriverà anche il documentario Rino: la mia ascia di guerra, sulla storia del partigiano Rino e sulla memoria della Resistenza.
Con la regia di John Hillcoat (che ha firmato alcuni titoli molto validi, come The Road o La proposta) e l'interpretazione di Casey Affleck, Kate Winslet, Aaron Paul e Chiwetel Ejiofor), Codice 999 ha molti titoli per fare bella figura. Se lo vorrete scoprire sappiate che si tratta di thriller teso e duro e che il codice 99 è, nel gergo della polizia americana, la sigla che indica che c'è un agente a terra, ferito o morto. Solo che qui si tratta di un trucco...
Scritto e diretto da Peter Landesman, Zona d'ombra racconta la vera storia del dottor Bennet Omalu, un brillante neuropatologo forense che ha scoperto per primo l'esistenza della CTE (encefalopatia traumatica cronica), un trauma cerebrale che colpisce gli sportivi professionisti. Con Will Smith nei panni del protagonista, impegnato in una battaglia giudiziaria che colpisce al cuore il business sportivo, un giro con interessi milardari.
Da Roberto Andò, con la partecipazione di Toni servillo e Danieul Auteil nei due ruoli principali, un film che sta al potere in doppiopetto come Habemus Papam stava a quello in abito talare. Perché Le confessioni ci porta nel mondo dell'altissima finanza e dell'economia internazionale, al cuore del G8 dove un intrigo dei supercolletti bianchi è minacciato dalla presenza di un monaco, in veste altrettanto bianca.
Diretto da Johannes Roberts, The Other Side of the Door racconta la storia di una famiglia la cui idilliaca esistenza viene sconvolta dal tragico incidente che comporta la morte del piccolo figlio. La madre, inconsolabile per la grave perdita, apprende l'esistenza di un antico rituale che potrebbe permettere il ritorno del bambino per un ultimo addio.
Vittorio Sindoni - che gira film dai lontani anni '60 (ci vorrebbe una medaglia, a parte tutto ) - torna "a colpire" con una nuova storia sentimentale che gira intorno al rapporto tra una madre (Stefania Rocca) e il figlio disturbato e incompreso.
Una commedia sentimentale, con Ricardo Darin e Javier Cámara. è il film che arriva dalla Spagna, forte di 5 premi Goya (l'equivalente dei David di Donatello in terra iberica: i premi ai due attori, quella alla regia di Cesc Gay, quello alla sceneggiatura e soprattutto quello al miglior film.
La storia - resoconto di un amicizia "virile" (honny soit qui mal y pense) tra due uomini maturi - è anche la storia di un addio: il finale lacrimevole è in agguato, siete avvisati.
Con Samuele Biscossi, Iris Caporuscio, Gabriele Fiore, Christian Roberto, Leonardo Similaro
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Il film vincitore dell'ultimo Giffoni Festival arriva nelle sale: è il film italiano di Micol Palluca che ha per protagonisti 5 ragazzini che "cadono" letteralmente in un'avventura misteriosa e affascinante all'interno delle viscere di una montagna. Una buona alternativa ai film delle major da propporre ai ragazzini per il ponte del 25 aprile.
Con Marco Cocci, Valeria Nardilli, Giulia Brunamonti, Cristina Puccinelli
In streaming su Timvision
Presentato oggi al Qurinetta di Roma e poi in alcune sale italiane da domani, il film indipendente di Orazio Guarino è il ritratto di un artista sofferente, un regista, in lotta con se stesso e con le sue dipendenze, impegnato in un viaggio "di ritorno" da New York alla Puglia.
Un documentario che racconta gli ultimi mesi di esistenza del Platz, una delle più grandi baraccopoli d'Europa, situata nella città di Torino vicino al fiume Stura e demolita pochi mesi dopo la realizzazione di questo film di Gianluca e Massimiliano De Serio. Presentato fuori concorso a Venezia 2015.
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