Alcuni dei film che mi hanno divertito o mosso emozioni in modo particolare. Fra questi molti sono bizzarri, insoliti, potenti, in grado di evocare il senso della meraviglia (positiva e negativa).
Titolo originale Singapore sling: O anthropos pou agapise ena ptoma
Regia di Nikos Nikolaidis
Con Meredyth Herold, Panos Thanassoulis, Michele Valley
A parte il lato visivo, davvero squisito in quel bianco e nero ben fotografato, il film è dominato dalle due spostatissime protagoniste. In particolare la figlia, goffa, instabile e sessualmente compulsiva, è interpretata in modo spettacolare riuscendo a disgustare, affascinare e divertire allo stesso tempo. E il far passare per naturale ogni sorta di perversione può essere certo un gioco spassoso ma anche spiazzante... Cult.
Con Philippe Nahon, Blandine Lenoir, Frankye Pain, Martine Audrain
Nichilismo assoluto e fastidio di vivere. La discesa negli inferi quotidiani di un povero cristo narrata in modo carismatico in voice-over con stile registico da vendere e una OST da urlo. Capolavoro memorabile che stordisce, corrode e spala merda su ogni istituzione e ogni morale.
Con Nick Hope, Claire Benito, Ralph Cotterill, Carmel Johnson
Eccezionale ritratto sull'orlo dell'assurdo che quasi sconfina nel fantastico ma capace di buttar fuori un sacco di temi pesanti di critica sociale e religiosa. Un protagonista sbarellato e infantile ma a suo modo carismatico e capace, nel corso del film, di un'evoluzione non da poco. Episodi memorabili si succedono in una cornice di degrado oltre ogni immaginazione. Orripila e annienta ma sempre con contorno di ironia.
Con Vanessa Redgrave, Oliver Reed, Dudley Sutton, Max Adrian, Gemma Jones, Murray Melvin
Un'evento storico legato all'inquisizione è la base per una visione molto personale di Russel, colorata, sfarzosa, senza compromessi, spesso eccessiva, provocatoria e sopra le righe ma sempre efficace nella denuncia clericale-sociale-politica, nonché visivamente appagante. Protagonisti in stato di grazia, suggestive scenografie di Jarman, sorprendente colonna sonora. Che volere di più? Ovvio, che esca la versione definitiva (cfr. http://www.ondacinema.it/speciali/scheda/diavoli_russell_film_maledetto.html)!
Suggestivo, misterioso, visivamente stimolante, una protagonista strepitosa il cui ruolo si avvita e si ribalta di continuo. Una delle migliori rappresentazioni di sempre della paranoia, del dubitare della realtà, di se stessi, di tutto.
Con Csaba Czene, Gergely Trócsányi, Piroska Molnár, Adél Stanczel, Marc Bischoff
In streaming su Spamflix
Epopea di una famiglia "problematica" tra onanismo, obesità agonistica e impagliamenti che vede i protagonisti legati da tradimenti, meschinità, feticismi. Ci si veda o meno un'allegoria del cammino nazionale magiaro, rimane un'esperienza visiva grottesca, colma di invenzioni, gioiosa, perfino nel cupissimo finale.
Adoro i film pieni di piccoli episodi slegati tra loro e - apparentemente - inutili all’economia della trama. Qui sono a corredo di una rassegna familiare di personaggi bizzarri, problematici e ben delineati con cui facciamo la conoscenza tramite un linguaggio visuale ed emotivo che si destreggia senza difficoltà tra grottesco, surreale e quotidiano.
Con Nao Ohmori, Hitoshi Matsumoto, Mao Daichi, You, Eriko Satô, Atsuro Watabe
Raccontare una storia sado-maso con un piglio da commedia nera non è da tutti, ma Matsumoto riesce a sorprendere costantemente andando in direzioni non solo inusuali, ma assolutamente spiazzanti. La multinazionale del SM è strepitosa e le parentesi metareferenziali geniali.
Con Kôji Yakusho, Nana Komatsu, Satoshi Tsumabuki, Jô Odagiri, Miki Nakatani, Ai Hashimoto
Videoclippismo applicato a una discesa agli inferi dove la violenza, più o meno giocosa, costella genitorialità, amicizia e amore deviati. Personaggi autocaricaturali, svolte che disorientano, colpi bassi, cattiveria a fiumi. E su tutto un Koji Yakusho in stato di (dis)grazia che si decompone fra sangue e deliri. Certo a dirla così pare autoindulgente, autocelebrativo, finanche cartoonesco, ma come si può non amare tutto ciò?
Con Lee Jeong-jae, Min-sik Choi, Jeong-min Hwang, Seong-Woong Park, Ji-hyo Song, Il-hwa Choi
Meno nebulosità su alcuni dettagli e meno coincidenze artificiose avrebbero portato a un livello eccelso quello che già è un filmone intenso, sempre sul filo del rasoio, gloriosamente interpretato, non inferiore a tanti classici noir ollivudiani. Al finale liberatorio (metacinematograficamente parlando) dedicherei un monumento.
Con Jaroslava Schallerová, Helena Anyzova, Jan Klusák, Karel Engel
Baccanti, vampiri, mestruazioni, preti pedofili, suore in minigonna, ragnatele, streghe, amore saffico, complessi edipici: cercare senso in ogni inquadratura di questo film sarebbe un lavoro imponente quanto inutile. Appagante è invece godere della sgargiante fotografia, della minuziosa composizione scenica e del tour de force di personaggi e di scene visionarie e surreali. Sempre a patto che si riesca a soprassedere all'incoerenza assoluta, a connessioni temporali sballate, a personaggi con ruoli molteplici e nebulosi. Da vedere e rivedere.
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