Secondo capitolo con i consigli di: Olivier Assayas (SILS MARIA, L'EAU FROIDE), Jacques Audiard (UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA, IL PROFETA), Jacques Becker (IL BUCO, CASCO D'ORO) e Ingmar Bergman (FANNY E ALEXANDER, PERSONA). Pochi registi ma (e in ragione di) molti titoli ricercati donati soprattutto da Assayas e Audiard, che recentemente hanno fornito corpose liste cinefile al servizio di "video on demand" LaCinetek.com, una cosiddetta piattaforma online che propone un palinsesto creato unicamente da registi di fama (ad occhio direi che è solo per i residenti in Francia...). La sorpresa della settimana è sicuramente PREDATOR nella lista di Audiard. "Quel" PREDATOR, quello con Schwarzenegger. Grande scelta. Only the bravest.
Con Kenneth Anger, Bobby Beausoleil, Harvey Bialy, Speed Hacker, Mick Jagger, Keith Richards
consigliato da OLIVIER ASSAYAS
"Per Assayas Kenneth Anger è un anello indispensabile per comprendere il cinema contemporaneo. Tutto il suo cinema è attraversato dalla questione della magia e dei rituali attraverso i quali essa si manifesta o al contrario scompare dalle immagini." ~ (I Cahiers du Cinéma a proposito del libro di Olivier Assayas "Eloge de Kenneth Anger")
Con Salvatore Papa, Arturo Pirovano, Giuseppe de Liguoro, Augusto Milla
consigliato da OLIVIER ASSAYAS
"Il cinema muto è spontaneamente in un rapporto diretto con il reale o anche con l'arte, per esempio la poesia. C'è un film che adoro: L'INFERNO, un film italiano del 1911 adattato dal testo di Dante (...) L'ho scoperto in DVD, in uno stato di allucinazione. È una cosa assolutamente incredibile, che rappresenta il modo in cui gli Italiani degli inizi del XX° secolo materializzavano le immagini della poesia del loro più grande poeta. È un documento sconvolgente e affascinante sull'immaginario collettivo dell'epoca, sul modo in cui si costituiva il rapporto con la poesia." ~ Olivier Assayas
Con Claude Hébert, Madeleine Desdevises, Paulette Lahaye, Juliette Le Cauchoix
consigliato da OLIVIER ASSAYAS
"Un filo è stato tagliato ed è stato davvero difficile per la generazione venuta dopo la nouvelle vague. Registi come Techiné, Garrel, Doillon, Jacquot, Akerman, o in un contesto significativamente diverso Eustache e Pialat, tutti hanno dovuto reinventare - senza il supporto di una teoria filmica - un rapporto col cinema. E qualunque cosa abbiano ricostruito di certo ne ha beneficiato la generazione seguente, cioè la mia. E una delle cose importanti che han fatto - consciamente o inconsciamente - è che hanno sostituito Bergman alla nouvelle vague. Hanno trovato una simbolica figura paterna in Bergman che li ha aiutati a ridefinire un'intimità con gli attori, un modo di esprimere i problemi esistenziali della loro generazione, riformulare la continuità tra scrivere e filmare, in una maniera completamente diversa." ~ Olivier Assayas
Con Guru Dutt, Mehmood, Mala Sinha, Waheeda Rehman, Johnny Walker
consigliato da OLIVIER ASSAYAS
"Forse una delle più notevoli trasposizioni di poesia sullo schermo. Dutt interpreta lui stesso il poeta e quando recita i versi canta usando la bellissima voce di Mohammad Rafi. È fuori da questo mondo. Più di una volta mi sono venute le lacrime agli occhi ascoltando l'audiocassetta che ho comprato a Delhi a fine anni '80." ~ Olivier Assayas
Con Pierre Doris, Jacqueline Dufranne, Maurice Pialat, Ovila Légaré, Fernand Gravey
consigliato da OLIVIER ASSAYAS
"Penso che LA CASA DEI BOSCHI sia il capolavoro di Pialat. Ho un'ammirazione immensa per la sua opera, e la sua arte ha raggiunto, in questo film, la sua pienezza. L'ho visto tardi, pensavo che fosse qualcosa che aveva fatto con la mano sinistra, per la televisione. Ma no, ha avuto molti più mezzi che per gli altri suoi film. È un «superfilm», non un sotto-film..." ~ Olivier Assayas
Con Jean-Pierre Mocky, Sylvie Bréal, Anne Deleuze, Denis Le Guillou
consigliato da OLIVIER ASSAYAS
+ Non presenti nel database di FilmTV.it:
INTIMATE CONFESSIONS OF A CHINESE COURTESAN (Chor Yuen, 1972, HongKong) La giovane Ai Nu viene rapita e venduta a un noto bordello. La proprietaria del postribolo si innamora di lei e la inizia a tecniche segrete di combattimento quali ad esempio "Le Mani Fantasma", mossa che permette di penetrare il petto dell'avversario. Presto l'omicidio dilaga tra le pareti del bordello e un poliziotto deve impegnarsi in una lotta contro il tempo per mettere fine ai delitti. ~ (da Wikipedia)
CHINOIS, ENCORE UN EFFORT POUR ÊTRE REVOLUTIONNAIRES (Vienet, 1976, Francia) Il film ripercorre, grazie a documenti d'epoca, la storia della Rivoluzione Culturale e la sua genesi. Le immagini documentarie sono perlopiù immagini ufficiali del dipartimento di propaganda del regime comunista. Scene tratte da film di kung-fu e karate punteggiano il film come metafora delle lotte per il potere che dilaniano i dirigenti cinesi. ~ (da Wikipedia)
LES NAUFRAGÉS DE L'ILE DE LA TORTUE (Rozier, 1976, Francia) Impiegato in un'agenzia di viaggi a Parigi, Jean-Arthur Bonaventure (Pierre Richard) e il suo collega « Gros-Nono » Dupoirier concepiscono un progetto inatteso di soggiorno turistico: "Robinson arràngiati - 3000 franchi, niente compreso", ovvero l'occasione per ogni cliente di rivivere su un'isola deserta l'esperienza di Robinson Crusoe. La direzione è entusiasta e subito Jean-Arthur accompagnato da « Petit-Nono », il fratello di Gros-Nono, decolla per le Antille al fine di preparare l'arrivo dei primi vacanzieri. Il viaggio, molto poco organizzato, si tramuta presto in un disastro. ~ (da Wikipedia)
LES CROIX DE BOIS (Bernard, 1932, Francia) Les Croix de bois è uno dei film più sottovalutati del cinema francese degli anni Trenta, e tuttavia va annoverato nella storia del cinema tra le più terrificanti evocazioni del grande mattatoio del '14-'18. Costruzione e regia sono caratterizzate da un rigore sorprendente, quasi documentario, nel descrivere l'inesorabile disgregazione e la morte di un drappello di soldati francesi. Laddove Milestone e Pabst sottolineano il loro intento pacifista, Bernard rifugge da ogni discorso retorico, confidando totalmente nel peso terribile delle immagini di Jules Krüger. Una sobrietà che alcuni rimproverarono all'epoca ma che oggi rivela tutta la sua modernità, assieme al rifiuto del pathos e del melodramma bellico. Il film ebbe un successo immediato, eppure la sua risonanza internazionale fu presto ostacolata, prima dall'ascesa dei nazisti (che lo vietarono subito) e poi da Hollywood, che gli riservò una ben strana sorte: acquistato da Fox Film già nel 1932, non verrà mai distribuito, ma saccheggiato negli anni per fornire stock-shots alle produzioni di Darryl F. Zanuck. ~ (Lenny Borger, Les Croix de bois, "Cinématographe", n. 91, luglio 1983)
LE PELICAN (Blain, 1974, Francia) Paul, un jazzista, è stato condannato a dieci anni di prigione per essersi compromesso in un affare di banconote false nel tentativo di migliorare le condizioni di vita della sua famiglia. Uscito di prigione non ha che un'idea, rivedere il figlio Marc. Ma la sua ex-moglie si è risposata con un uomo d'affari che gli rifiuta ogni contatto col bambino. Paul non trova che una soluzione per avvicinare il figlio: rapirlo... ~ (da Wikipedia)
JAGUAR (Brocka, 1979, Filippine) Primo film filippino in competizione a Cannes. Brocka si ispira ai gangster movies e forse alla blaxpoitation per esprimere rabbia per la povertà, la repressione e l'endemica violenza della sua terra. Giaguaro in slang significa guardia del corpo. L'eroe è inizialmente una guardia di un complesso di appartamenti eleganti. Quando intervenendo in una rissa salva la vita di un ricco playboy viene assunto come guardia del corpo personale dell'uomo e si invaghisce della sua ragazza. Gradualmente, contro la sua volontà, viene risucchiato nel crimine, diventando un assassino ed infine perdendo il senno in galera. ~ (da Timeout.co)
LISTA COMPLETA di ASSAYAS
- California dolls (Aldrich) - Nashville (Altman) - California poker (Altman) - Moonrise Kingdom (W. Anderson) - Invocation of my demon brother (Anger) - Inferno (Argento) - Frances Ha (Baumbach) - Fanny e Alexander (Bergman) - Persona (Bergman) - L'adultera (Bergman) - Les croix de bois (Bernard) - L'Inferno (Bertolini, Padovan, de Liguoro) - Le pelican (Blain) - Un condannato a morte è fuggito (Bresson) - L'argent (Bresson) - Pickpocket (Bresson) - Jaguar (Brocka) - Il signore del male (Carpenter) - L'amico di famiglia (Chabrol) - Un re a New York (Chaplin) - I cancelli del cielo (Cimino) - Videodrome (Cronenberg) - Rififi (Dassin) - Critique de la separation (Debord) - White Material (Claire Denis) - Carlito's way (De Palma) - Racconto di Natale (Desplechin) - La drôlesse (Doillon) - Gertrud (Dreyer) - Pyaasa (Dutt) - L'apostolo (Duvall) - Honkytonk Man (Eastwood) - Le lacrime amare di Petra von Kant (Fassbinder) - La dolce vita (Fellini) - Les Vampires (Feuillade) - Il cavallo d'acciaio (Ford) - L'uomo in nero (Franju) - Napoleon (Gance) - La cicatrice interieure (Garrel) - Je vous salue Marie + Le llivre de Marie (Godard + Mieville) - Intolerance (Griffith) - Desiré (Guitry) - Le comedien (Guitry) - A time to live, a time to die (Hou Hsiao-Hsien) - Le implacabili lame di rondine d'oro (King Hu) - La saggezza nel sangue (Huston) - La désenchantée (Jacquot) - Days of being wild (Wong Kar-Wai) - Hong Kong express (Wong Kar-Wai) - 2001: Odissea nello spazio (Kubrick) -L'inafferrabile (Lang) - Topsy-Turvy (Leigh) - L'argent (L'Herbier) - La vita è un sogno (Linklater) - The tree of life (Malick) - Strade violente (M. Mann) - Walden (Mekas) - L'armata degli eroi (Melville) - I senza nome (Melville) - Un uomo solo (Mocky) - Sogni d'oro (Moretti) - La via senza gioia (Pabst) - Il Vangelo secondo Matteo (Pasolini) - La casa dei boschi (Pialat) - Van Gogh (Pialat) - La regola del gioco (Renoir) - French Cancan (Renoir) - Les naufragés de l'île de la tortue (Rozier) - Casinò (Scorsese) - I proscritti (Sjöström) - Che (Soderbergh) - Andrei Roublev (Tarkovski) - Solaris (Tarkovski) - Lo specchio (Tarkovski) - Playtime (Tati) - Adele H. (Truffaut) - Chinois, encore un effort pour être revolutionnaires (Vienet) - La caduta degli dei (Visconti) - Ludwig (Visconti) - Il gattopardo (Visconti) - Chelsea girls (Warhol) - Adalen 31 (Widerberg) - Yi Yi - E uno...e due… (Yang) - Intimate confessions of a chinese courtesan (Chor Yuen)
Fonti: www.lacinetek.com, les Cahiers du Cinéma, criterion.com, Sight & Sound, Courte-focale.fr
A proposito di VIDEODROME. "Cronenberg è un genio. Ha reinventato il cinema di genere, dandogli la profondità della fiction più ambiziosa. Quest'opera rivoluzionaria è uno dei suoi capolavori. Quando uscì, non potevo credere ai mie occhi. Non potevo credere che un regista potesse non solo aver catturato la vera anima del nostro presente, o il suo significato nascosto, ma avesse anche trovato la sua poesia, la sua misteriosa bellezza. eXistenZ, girato quindici anni dopo in un mondo molto diverso, gli fa eco in maniera affascinante. Considero David Cronenberg uno dei grandi artisti moderni." ~ Olivier Assayas
Con Jack Kao, Hsu Kuei-Ying, Lim Giong, Annie Shizuka Inoh
consigliato da JACQUES AUDIARD
"Il cinema asiatico degli ultimi quindici anni è straordinariamente ricco: il cinema di Tsai Ming-liang, di Hou Hsiao Hsien, di Lou Ye, i primi film di Wong Kar-Wai, Election 1 e 2 di Johnnie To, Oasis di Lee Chang-Dong, The Host di Bong Joon-Ho." ~ Jacques Audiard
Con Ray Milland, Anthony Quinn, Debra Paget, Byron Foulger
consigliato da JACQUES AUDIARD
+ Non presenti nel database di FilmTV.it:
GUEULE D'AMOUR (Gremillon, 1937, Francia) 1936: Lucien Bourrache (Jean Gabin) è un bel militare che nella sua sgargiante uniforme sconvolge tutti i cuori della sua città di guarnigione, cosa che gli vale il soprannome di "Gueule d'amour" (bocca/muso d'amore). Una sera, in permesso a Cannes, s'innamora di una donna ricca con la quale vivrà una storia fatta di attese, poi di gioie semplici, e infine di disaccordi sempre più gravi a misura che si rivela il carattere insormontabile della loro differenza di ceto. ~ (da Wikipedia)
UNE SALE HISTOIRE (Eustache, 1977, Francia) Dittico composto da una "fiction" seguita da un "documento" . Nel documento Jean-Noël Picq (non-attore amico di Eustache) racconta davanti a quattro signore com'è diventato voyeur e dell'abitudine di guardare attraverso un buco nelle toilettes delle donne. Nella fiction, Michael Lonsdale racconta la stessa storia davanti a tre donne e un uomo. Una supposta ricostruzione narrativa seguita da una supposta ripresa documentaria. ~ (da Wikipedia)
LISTA COMPLETA di AUDIARD
- Dr Jekyll e Mr Hyde (Mamoulian) - Ho ucciso mia moglie (Guitry) - Gueule d'amour (Gremillon) - Il delitto della villa (Duvivier) - La bella brigata (Duvivier) - Vite vendute (Clouzot) - Charlot: The Essanay comedies (Chaplin ) - Charlot: The Keystone comedies (Chaplin) - Charlot: The Mutual comedies (Chaplin) - La palla n. 13 (Keaton) - I film dei fratelli Lumiere - Tabù (Murnau) - Lulu (Pabst) - Il testamento del dottor Mabuse (Lang) - Golddigger (Curtiz, 1914) - Città amara (Huston) - La regina d'Africa (Huston) - Quando la città dorme (Lang) - L'enigma di Kaspar Hauser (Herzog) - La morte di Maria Malibran (Shroeter) - Hitler, un film dalla Germania (Syberberg) - Nel corso del tempo (Wenders) - La polizia bussa alla porta (Lewis) - L'invasione degli ultracorpi (Siegel) - La notte del demonio (Tourneur) - L'ultima riva (Dwan) - Mouchette (Bresson) - Il diavolo è femmina (Cukor) - Scandalo a Filadelfia (Cukor) - Une sale histoire (Eustache) - Via da Las Vegas (Figgis) - Happy together (Wong Kar Wai) - Goodby south, goodby (Hou Hsiao-Hsien) - Platform (Jia Zhang-Ke) - Porci, geishe e marinai (Imamura) - Messaggero d'amore (Losey) - Gli invasati (Wise) - Carne (Noè) - Sombre (Grandrieux) - 71 frammenti di una cronologia del caso (Haneke) - Pink Narcissus (Bidgood) - Zombi (Romero) - Duel (Spielberg) - Lady Eva (Sturges) - Accadde una notte (Capra) - La signora del venerdì (Hawks) - L'orribile verità (McCarey) - Ucciderò un uomo (Chabrol) - Blood simple (fratelli Coen) - Entr'acte (Clair) - Predator (McTiernan) - Una storia vera (Lynch) - Lo spaventapasseri (Schatzberg) - Mannequin — Frammenti di una donna (Schatzberg)
Fonti: LaCinetek.com
"La quintessenza della mascolinità può essere definita da Gary Cooper in LE VIE DELLA CITTÀ, mentre non c'è nulla di più bello e sensuale del volto di Miriam Hopkins nel DR JEKYLL E MR HYDE di Rouben Mamoulian." ~ Jacques Audiard
"Prima di andare (Audiard) mi dice che il suo regista preferito tra tutti è John Huston, perché non sembrava essere vincolato da generi o leggi. «QUANDO LA CITTÀ DORME, LA REGINA D'AFRICA, questi sono i miei capolavori», dice, e si entusiasma per CITTÀ AMARA di Huston, un film la cui scena finale dice di avere in mente ogni volta che si mette dietro una macchina da presa." ~ (da un'intervista del "the Guardian" a Jacques Audiard)
Con John Gielgud, Krystyna Janda, Andrzej Seweryn, Jan Ciecerski
consigliato da INGMAR BERGMAN
In un messaggio di congratulazioni per aver ricevuto l'European Felix Award, Bergman scrisse a Wajda: "In DIRETTORE D'ORCHESTRA, uno dei tuoi più grandi film, l'anziano maestro ci mostra che la musica non può esistere senza amore. La tua musica, in ogni singolo istante, irradia amore per la tua professione, il paese e la sua gente. Al tempo stesso sei uno degli ultimi a battersi per la cultura europea, restando fedele fino alla morte alla sua visione."
Con Annabella, Jean-Pierre Aumont, Arletty, Louis Jouvet, André Brunot
consigliato da INGMAR BERGMAN
"Carné e Duvivier sono state influenze decisive nel mio voler diventare un regista. Era tra il 1936 e il 1939 quando vidi IL PORTO DELLE NEBBIE, ALBERGO NORD, ALBA TRAGICA, IL BANDITO DELLA CASBAH, CARNET DI BALLO. Ebbero un enorme impatto su di me. Dissi a me stesso che semmai fossi riuscito a diventare un regista, così era come volevo fare film, come Carné!" ~ Ingmar Bergman
Con Max Von Sydow, Liv Ullmann, Eddie Axberg, Sven-Olof Bern, Aina Alfredsson, Allan Edwall
consigliato da INGMAR BERGMAN
+ Non presente nel database di FilmTV.it:
EDVARD MUNCH (Watkins, 1974, Norvegia) Biopic di 211 minuti girato per la TV norvegese sul celebre pittore. Watkins filma con stile documentario, con personaggi che spesso si rivolgono alla macchina da presa come se fossero intervistati, uso della camera a mano e molte comparse non professioniste. La voce narrante dello stesso Watkins contestualizza attraverso informazioni sul mondo dell'arte e della politica del periodo e con statistiche sulla mortalità, il lavoro minorile e la prostituzione. "Un'opera di genio", secondo Ingmar Bergman. ~ (dal "the Guardian")
LISTA COMPLETA di BERGMAN
- Andrei Rublev (Tarkovsky)
- Il circo (Chaplin)
- Direttore d'orchestra (Wajda)
- Anni di piombo (von Trotta)
- La passione di Giovanna D'Arco (Dreyer)
- Borgata del corvo (Widerberg)
- Rashomon (Kurosawa)
- La strada (Fellini)
- La dolce vita (Fellini)
- L'ultima risata (Murnau)
- Aurora (Murnau)
- Faust (Murnau)
- The Outlaw and His Wife (Eyvind of the Hills, Love: The Only Law, You and I) (Sjöström, 1918)
- Il carretto fantasma (Sjöström)
- Il bandito della Casbah (Duvivier)
- Albergo Nord (Carné)
- Alba tragica (Carné)
- Il porto delle nebbie (Carné)
- Diario di un curato di campagna (Bresson)
- Viale del tramonto (Wilder)
- Le vacanze di monsieur Hulot (Tati)
- Karl e Kristina (Troell)
- Edvard Munch (Watkins)
- La Notte (Antonioni)
- Blow-Up (Antonioni)
Fonti: Göteborg Film Festival 1994, Ingmar Bergman: Interviews (libro) by Ingmar Bergman, Raphael Shargel
"Credo di avere un po' un debole per i film muti della seconda metà degli anni venti, prima che il cinema venisse infettato dal sonoro. A quel tempo il cinema stava creando un linguaggio tutto suo. C'era Murnau e L'ULTIMA RISATA, un film narrato esclusivamente per immagini, con straordinario dinamismo e fantastica sensualità nelle scelte visive, superbamente diretto." ~ Ingmar Bergman
"La scoperta del primo film di Tarkovsky è stata come un miracolo. (...) Mi sono sentito incoraggiato e stimolato: qualcuno stava esprimendo quel che avevo sempre voluto dire senza sapere come. Tarkovsky per me è uno dei più grandi registi di tutti i tempi, quello che ha inventato un nuovo linguaggio, fedele alla natura del film, perché cattura la vita come un riflesso, la vita come un sogno. (...) Tarkovsky si muove con una tale naturalezza nella stanza dei sogni." ~ Ingmar Bergman
"Antonioni ha fatto due capolavori, ma per il resto non vale la pena di scomodarsi. Uno è BLOW-UP, che ho visto molte volte, e l'altro è LA NOTTE, anch'esso meraviglioso, per quanto soprattutto per merito della giovane Jeanne Moreau. Nella mia collezione ho una copia de IL GRIDO, e accidenti che film noioso che è. (...) Antonioni non ha mai davvero imparato il mestiere. Si è concentrato su immagini singole, senza mai rendersi conto che il film è un ritmico flusso di immagini, un movimento. Certo, nei suoi film ci sono momenti brillanti. Ma non provo niente per L'AVVENTURA, per esempio. Solo indifferenza. Non ho mai capito perché è stato così incredibilmente applaudito. E pensavo che la sua musa Monica Vitti fosse un'attrice terribile." ~ Ingmar Bergman
Su Orson Welles: "Per me è solo una truffa. È vuoto. Non è interessante. È morto. QUARTO POTERE, di cui ho una copia, è il cocco di tutta la critica, sempre in cima ad ogni sondaggio, ma io penso che sia una noia totale. Principalmente le performance non valgono nulla. La quantità di rispetto che ottiene quel film è assolutamente incredibile." ~ Ingmar Bergman
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