Figli intesi come oggetti di proprietà di cui magari vantarsi e mostrare al mondo ; un prolungamento della propria vita ; l'occasione per portare a termine un proprio progetto irrealizzato o, al contrario, impedire che possano farsi strada e realizzarsi per gelosia o semplicemente per convenzione sociale.
Purtroppo una realtà molto più presente di quanto si pensi , anche sotto le mentite spoglie di un autentico ma alterato amore materno.
Da tempo cerco di raccogliere una lista di film che abbiano trattato questo argomento e al momento non sono in grado di andare oltre questi titoli, perciò chiedo la collaborazione di chiunque abbia memoria di film inerenti al tema .
Una madre che non ha mai raggiunto il successo nella danza classica , ripone tutte le aspettative sulla figlia e una la ricerca ossessiva della perfezione tale da portarla alla follia .
I terribili concorsi di bellezza in cui le madri modellano a loro piacere le figlie come fossero tante piccole bamboline in carne e ossa creando di fatto tanti mostriciattoli .
Con Faye Dunaway, Diana Scarwid, Steve Forrest, Howard Da Silva
Una figlia adottiva per dimostrare di avere istinto materno e responsabilità civile verso un'orfana quando in realtà , anche in questo caso, è considerata una bambola da mostrare , vezzeggiare o accantonare a seconda delle esigenze personali.
In questo caso non è certamente l'avidità che spinge una madre a buttare letteralmente nel mondo del cinema la propria figlia , ma la convinzione che possa portarla ad una vita migliore , piena di successo e felicità senza rendersi conto di forzare la piccola ad un sacrificio incomprensibile ed innaturale. Ovviamente l'ignoranza , la miseria ed il contesto sociale giocano un ruolo determinante.
ANNE BANCROFT...... anne bancroft..... innanzitutto perchè è un bellissimo film e poi perchè LEI, ANNE BANCROFT fa una fatica bestiale ad accettare la diversità del figlio(grandissimo HARVEY FIERSTEIN).... vedere per credere, per piangere e per ridere allo stesso tempo.... CAPOLAVORO
La storia di quattro donne Cinesi e delle loro figlie nate negli Stati Uniti. In particolare il rapporto tra Lindo e Waverly è quello di una madre troppo protagonista nella vita della figlia...
Una padre severo e una madre soffocante che, mossa da motivi religiosi e dalla sua stessa rigida morale, impediscono alle loro figlie di affacciarsi alla normale vita degli adolescenti, fino a spingerle ad un gesto estremo.
Un film basato sulla vita di Peter Sellers la cui madre, Peg, lavorò da giovane come attrice e in seguito fu sempre onnipresente nella carriera del figlio...
La vita di Frances Farmer, star degli anni '30 e '40. Sua madre visse il successo della figlia quasi come fosse il suo personale, e cercò di spingerla a restare nel mondo del cinema anche quando l'attrice voleva rifuggirlo.
Susanna è un'attrice che ha rischiato di morire di overdose, e deve ancora comattere con la possessività e l'alcolisimo di sua madre (anche lei attrice), alla quale è affidata...
"Gli uccelli" parla di una ragazza, ricca e mondana, di San Francisco, che si innamora di un uomo
e lo segue fino a Bodega Bay, dove scopre che vive con sua madre. Ed ecco il tipico intreccio edipico: la tensione incestuosa tra madre e figlio, il figlio conteso tra madre possessiva e ragazza invadente. La domanda fondamentale su "Gli uccelli", è quella stupida, scontata: “Perché gli uccelli attaccano?" Non basta dire che gli uccelli sono parte dell'insieme naturale della realtà. Sembra piuttosto l'irruzione di una dimensione estranea, che lacera letteralmente, la realtà. […]. Quindi, adottando la formula psicoanalitica, gli attacchi violenti degli uccelli sono chiaramente sfoghi esplosivi del Super-io materno, della figura materna che si oppone, cerca di prevenire il rapporto sessuale. Gli uccelli, insomma, sono energia incestuosa grezza.” (Slavoj Zizek, “The Pervert's Guide To Cinema”)
“La cosa interessante è la disposizione della casa. I fatti si svolgono su tre livelli: primo piano, piano terra, scantinato. È come se riproducessero i tre livelli della soggettività umana. Il piano terra è l'Io. Lì, Norman si comporta come un figlio normale, quello che resta del suo Io mantiene il controllo. Sopra c'è il Super-io. È un Super-io materno, la madre morta è in sostanza una figura superegoica. E nello scantinato c'è l'Es, il contenitore di pulsioni illecite. Possiamo quindi interpretare l'evento a metà del film, quando Norman porta la madre o, come si scopre alla fine, la mummia della madre, il cadavere, lo scheletro, dal primo piano allo scantinato. È come se la trasferisse, nella sua mente, dal ruolo di Super-io a quello di Es. Naturalmente la conclusione è quella elaborata a suo tempo da Freud: il Super-io e l'Es sono profondamente collegati. Prima la madre protesta, in quanto figura autoritaria: Il Super-io non è un'entità etica, ma un'entità oscena, che ci tempesta di ordini impossibili, ci deride, quando per forza di cose non riusciamo a soddisfare queste richieste. Più obbediamo, più ci fa sentire in colpa. L'entità del Super-io ricorda sempre alcuni lati tipici del pazzoide pervertito.” (Slavoj Zizek, “The Pervert's Guide To Cinema”)
Pessima traduzione del film tratto da "Il lamento di Portnoy" di Philip Roth.Il racconto di una seduta psicanalitica di Alex Portnoy che confessa il suo legame ‘scorsoio’ con la madre padrona, una madre ebrea possessiva. Peccato che il film si dilunghi di più sulle rodomontate masturbatorie del protagonista.
Il gangster Cody Jarret (James Cagney), completamente succube dell'amore che prova per la madre, schiavo di un affetto patologico, è il prototipo del delinquente psicopatico che permeerà gran parte dei gangster-movie degli anni Cinquanta.
Mi viene in mente solo questo film. Una madre in carcere per omicidio e una figlia adolescente che gira da una famiglia all'altra tentando di sfuggire ai pesanti condizionamenti materni.
episodio "Edipo relitto" di Woody Allen.
Avvocato adulto e il suo difficile rapporto con una madre apprensiva e così invadente da finire col far parte dello sky line della grande mela....
il personaggio della Streisand vive nella perenne ombra delle bellissime madre (Lauren Bacall) e sorella (Mimi Rogers), le quali non si fanno mai mancare apprezzamenti poco carini nei confronti della figlia-sorella bruttina, convincendosi di non poter mai piacere agli uomini, ma....
Frank è un serial killer che uccide giovani e sensuali donne e ne conserva lo scalpo. La madre, quando lui era un bambino, soleva farlo assistere ai numerosi incontri sessuali con uomini sconosciuti...
una prostituta vive in un bordello insieme a sua figlia, quando la madre lascia il mestiere per sposare un cliente abbandona la figlia nel bordello e la maitresse mette all'asta la sua verginità..
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