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Sono iscritto al sito da sette anni. Era il 2008: uscivo da una situazione difficile. Avevo terminato un film il cui fallimento mi provò in maniera indelebile. Sette anni di problemi: conti da pagare; asset da sistemare. E la mia storia importante sgretolata irrimediabilmente. Ma ero ancora vivo, mi dissi. Solo, non sapevo che sarebbe stata così difficile. 

A gennaio ho perso mio padre. Non saprei parlare del dolore che ne è seguito: ciascuno l'ha provato a suo modo, ciascuno ha reagito a suo modo. Tuttavia, teneva insieme i familiari e non era poco. Dieci mesi dopo, causa situazioni ereditarie di pochissimo conto, noi fratelli e sorelli ci telefoniamo solo per prendere accordi su mia madre. Nessuno vuole più frequentare l'altro/a.

Demenza senile. Il verdetto su mia madre era noto da tempo ma la morte del marito ne ha acuito le difficoltà: vivere cercando di sapere sempre la stessa cosa, telefonare per avere informazioni sulla macchina venduta due anni prima, domandare a che ora rincasi quando non vivi più con lei da venti anni. E chiedere incessamente cosa hai fatto, cosa hai fatto, cosa hai fatto...

...solo qui mi sono sentito sempre a casa. Screzi, oggettivamente, mai. Discussioni, sempre. Ma bellissime, talora legittime, vive. Poi, di colpo, film.tv.it diventa un semplice contenitore. C'è tutto, qui dentro. Perfino inutili serie tv. Va bene, nessun problema. Ma almeno, speri che gli amici si ricordino di te. Certo, i buoni compagni toscani se ne sono ricordati, tre mesi orsono. Ma mi avrebbe davvero fatto piacere anche solo una missiva del capo: come stai ? Inutile. C'era una volta, film.tv.it.

I patti erano chiari: almeno fino ad agosto. Poi, la notifica: e si cambia tutto. Mettiamo nero su bianco, un decennio dopo la separazione. Non va bene? Si passa al divorzio, amico: i tempi cambiano, sveglia!!! Ma non sono pronto: devo andare a Venezia, io. Tu ? Tu? Non è proprio questo il momento, dici bene, avvocato. Ma ci manco ormai da cinque anni. E allora?, mi dice. Io ci manco da dieci.

...si: lo sanno in pochi. Lei, la donna che mi sta accanto, qui e fuori, certo lo sa. Il primo intervento è avvenuto una quindicina d'anni fa, il secondo sei anni più tardi. "Lei è convocato per il giorno 3 settembre". Mio dio, no! Devo andare a Venezia, imploro. Conosco la medicina meglio di un medico: ogni qualvolta mi reco in un qualsiasi plesso ospedaliero, i dottori mi rivolgono la fatidica domanda: "Lei è un collega?", e nonostante io dica di no, rifiutano di credermi. E non accettano denaro: paura "deontologica" ?...Mah. Certo è che ho dovuto sottopormi a nuovi esami, accertamenti ed a una nuova terapia breve....Ce la farò, mi dico. Ma sono ancora sotto controllo.

D'accordo, Venezia è andata. Alla fin fine, restiamo oggettivi: mi son perso poco. Triste consolazione: ci volevo essere, a prescindere. Nuovi festival all'orizzonte: Roma, Torino, Berlino, ...chissà. Forse film.tv.it è diventato l'emblema festivaliero per eccellenza. D'altro canto, i tempi cambiano, no ? E allora, perché mi arriva una notifica di pagamento per 11.100 euro, per tasse del 1996, poi trasformate in notifica effettiva nel 2003, con incremento 2006 ? Tutto prescritto, si dirà. Eh, magari bastasse questo: impugna il ricorso, fatti valere. Ma intanto, spendi soldi. Già, i soldi: non sono importanti, come ha detto Steve Jobs. Avercene, però....

Mio figlio è bellissimo, alto, giovanissimo. Ma deve finire sotto i ferri: ernia del disco. Ho provato ad evitare questo intervento, in tutti i modi, negli ultimi due anni. Non c'è stato nulla da fare. 27 giorni fa l'operazione chirurgica invasiva: il decorso procede bene. Ma non esce da quasi un mese; corro al lavoro, cucino, dormo poco. Ce la farà, mi dico. Ma intanto, soffro. Senza dirlo a nessuno. Annus horribilis era, è. 

L'ultimo mio film: qui, da qualche parte, c'è pure un bell'articolo firmato dal mio amico Pietro. Ci sto lavorando da un anno e mezzo, ormai. Tra milioni di difficoltà, informando solo lei, ogni giorno, mancano solo due giorni di riprese. Si tratta di trovare degli spiccioli, ora. Non voglio neppure chiamarli fondi. Ma almeno siamo prossimi alla fine: sarà ancora e solo Pietro ad averne l'esclusiva; sarà ancora film.tv.it a parlarne. E, vivaddio, un certo festival non si è scordato di noi. E ci ha preso, ad occhi chiusi. E voglio tenerli chiusi io, quegli occhi, adesso: le mie battaglie non sono finite, purtroppo. Spero solo che gli amici, qui, continuino a essere tali. Ogni tanto, certo, mi farebbe piacere ricevere qualche cartolina....ops, dimenticavo. Il tempo è passato; questo è (era ?) solo un sito di cinema. 

...una dedica, necessaria. Capirai solo tu. Ma non potevo farne a meno.