Questi sono i film che amo; non sempre sono i più belli (anche se brutti non sono) ma sono quelli per me più importanti; qualcuno di essi è legato a momenti lieti o dolorosi della mia vita; altri mi hanno emozionato; altri mi hanno fatto riflettere. Li presento un po' alla rinfusa, non in ordine cronologico e neppure in ordine di importanza.
Che sintonia di gusti abbiamo..sul podio della tua top 20 ci metto Barry Lyndon, C'era una volta in America e L'uomo che non c'era.. Certo che pure Bunuel, Curtiz Fellini, Polanski, Malle, Bertolucci, Leone, Trier (di cui Dancer in the dark rimane per me il capolavoro) fino ad arrivare a Larrain, Ceylan e Dolan..l'unico che non conosco è Un sapore di ruggine e ossa.. Lista preziosa..
Ho molto meditato questa lista, per la fondamentale ragione che non amo le classifiche e ritengo che ogni film debba essere considerato come opera a sé. Dello sterminato numero dei film che apprezzo senza riserve, ho lasciato fuori molto, troppo, a cominciare da Tarkovskij. Questi mi sembrano, comunque, opere di tutto rispetto, anche se non sempre sono paragonabili per la loro intrinseca qualità. Certo, Un sapore di ruggine e ossa non è, per esempio, paragonabile a Barry Lyndon, ma, sai, i film, come ho scritto, sono anche legati a momenti lieti o tristi della nostra vita, ciò che ce li rende cari e indimenticabili. grazie!
Concordo in tutto..infatti anche la mia non è una classifica bensì un elenco di 30 film ai quali, per vari motivi, son particolarmente affezionato.. Ribadisco la sintonia anche per quanto concerne Tarkovskij..pensavo mentre stilavo la lista: "Lo specchio" lo metto? E "Sacrificio (ancora oggi introvabile..)? E quell'opera d'arte suprema che è Andrej Rublev? Alla fine ho fatto altre scelte..altrimenti sarebbe stato un elenco infinito..credo che i vari Truffaut, Chabrol, Malle, Rohmer, Bunuel, Allen, Kieslowski, Ferreri, Cronenberg, Borowczyk etc. etc. non me ne vorranno ;) Ciaociao..
Anche io scrissi appena entrata del sito nel 2010. unna playlist che intitolai passione ,fatta di solo 7 film su un tema diersamente interpretabile.Oggi come oggi, sarei atrocemente in dubbio in sadi fare Ilmiei magnifici,perchè sarebbero troppi e penalizzerei il valore che hanno per me insomma sonno un po'come te, se melo permetti, un po,in crisidi fronte alle liste.Comunque tutti belli i tuoi anche per me pure se non abbiamo avuto le stesse esperienze ciao Lilli, Anna Maria.
Grazie Anna Maria. Purtroppo, continuo a essere in crisi, perché le classifiche non mi piacciono. Poi non capisco quali film dovrei lasciare fuori e perché. Se li metto in lista, a parte i capolavori riconosciuti, forse lo faccio per ragioni molto private, per i ricordi a cui sono legata...
C'è un regista a cui voglio molto bene : John Huston (Stanotte sorgerà il sole mi ha fatto amare il cinema, anche se certamente altri lavori di Huston sono più importanti, per me rimane tra le pellicole più amate). Che dire? mi piace parlare dei film che maggiormente, per qualche ragione, mi colpiscono e so che non sempre si tratta di ragioni solo estetiche. Un caro saluto. Lilli
E, comunque, 'Il regno d'inverno' e 'Laurence anyways' (che ho da poco rivisti, non potendo fare a meno, riguardo al capolavoro di N. B. Ceylan, di commentare la monumentale analisi di Valerio) sono due opere sublimi... Un roventissimo saluto
Mi sento un moscerino quando entro e m'addentro(non è la prima volta) nel tuo blog...un bimbo che si perde lungo gli interminabili, labirintici corridoi di un vastissimo palazzo (un po' come il piccolo Danny Lloyd col suo triciclo nell'Overlook Hotel ;)) ...e bellissimo per giunta, in antitesi ai labirinti di un social network come, per esempio, Facebook che il più delle volte assumono le sembianze di quelli di una rete fognaria di una megalopoli..."con Facebook si sono aperte le fogne" sentenziò Umberto Eco...e, tuttavia, essendo iscritto (da nove anni e mezzo ormai), mi verrebbe voglia di postare, sulla mia pagina, il link relativo alle tue belle, gustose considerazioni sullo splendido, stupefacente 'Il regno d'inverno'...sempre che tu sia d'accordo s'intende... Malgrado tutto, suddetto social, riesce ancora, faticosamente, a mantenere, qua e là, una parvenza di serietà, laddove emergono spazi dedicati all'arte e alla cultura come, per esempio, la famosa pagina 'Restaurars' volta a celebrare gli infiniti volti della pittura o 'Removies' sito di approfondimento cinematografico curato da Roberta Lamonica dove spesso intervengo lasciando qualche mia piccola, leggerissima impronta... Il fatto è che, ripeto, Facebook, come Instagram del resto, sono vere e proprie giungle strafitte, quando non, ribadisco, fogne a cielo aperto, entro le quali è assai arduo, se non impossibile quasi a volte, districarsi e riuscire, qualora fosse quello l'obiettivo, ad emergere e conquistare una sana e credibile visibilità... ed è sconfortante ed avvilente, credimi, constatare che oggigiorno, anche nell'arte (ormai totalmente prostituita agli assurdi diktat della finanza, processo avviato diversi decenni fa, più o meno dall'esplosione della 'Pop Art' di Andy Warhol) si sia "giudicati" in base al numero di followers e, di conseguenza, al potenziale profitto: non siamo più persone o artisti, siamo oggetti generatori di profitto e valutati, quasi unicamente, in questo senso...e pure chi dovrebbe celebrare la Bellezza, gli artisti appunto, pare facciano a gara, anche quelli davvero bravi, a chi più asseconda questo dannato trend ormai tristemente istituito (mi permetto, a tal proposito, di "lasciarti" una piccola invettiva scritta su Facebook un mesetto fa, un breve sfogo come, di tanto in tanto, è mio uso e costume pubblicare tra un post e l'altro "Musicisti e cantanti, pittori e scultori, scrittori e poeti, cineasti e fotografi di oggi, artisti tutti dell'era 'social' e digitale, sicuri stiate celebrando adeguatamente, con idoneità e convinzione, forme e connotati della vera BELLEZZA? A me pare siate più ansiosi e preoccupati di decantare i vostri di connotati, di magnificare voi stessi! Ma non come fece, per esempio, il Bardo d'America nel grandioso poema 'Il canto di me stesso', glorificandosi in quanto espressione e strumento di un potere più alto, soprannaturale, divino... sguazzateci finché potete, come oche starnazzanti in uno stagno, perché prima o dopo affogherete nel vostro esibizionismo, narcisismo e fabbisogno di consenso..." queste parole, vedi, denunciano non solo un certo, a mio modo di vedere, insano atteggiamento, ma pure velleità da profeta fustigatore di costumi quale fu, per esempio, mutatis mutandis, il grande, inarrivabile Pier Paolo :D :D) Penso di averti annoiata già abbastanza dai...e, nella speranza si possa presto respirare aria fresca anche qui in pianura (m'immagino che fornace ardente possa essere Torino in questi giorni...penso anche a Paolo), e in attesa di poter accalappiare in qualche modo i film da te suggeriti, compreso 'The Master', ti risaluto... Davide p.s. Quando ho letto, a proposito dell'albergo di Aydin, "un po' Otello e un po' Hotel", son morto lol :))
Visto che ci sei, se non t'annoi, puoi leggere anche la recensione a C'era una volta in Anatolia,sempre sul mio blog. Mi sa che riporterò qui quella e anche Il regno d'inverno, mettendo su una Play list, come ho fatto l'anno scorso per la trilogia di Kieslowski https://laulilla.wordpress.com/2012/07/13/un-viaggio-alla-ricerca-di-se-cera-una-volta-in-anatolia/
Per Facebook, ci sono anch'io ma non ci vado mai. Se vuoi sei autorizzato a divulgare e diffondere, tenendo presente che mi interessa soprattutto che chi legge si appassioni al cinema: non ho ambizioni personali, giuro.
Guarda che Ceylan ha diretto altri film meravigliosi: li ho visti tutti e o prima o poi li recensirò: Il piacere e l'amore; Uzac; Le tre scimmie - tutte le sue opere
ne fanno certamente il più grande cineasta turco, superiore, forse,al grande Kiarostami. Saluti torridi. Qui fa molto caldo, ma mi difendo!
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Playlist appropriata con capolavori assoluti come i film di Buñuel!
Che sintonia di gusti abbiamo..sul podio della tua top 20 ci metto Barry Lyndon, C'era una volta in America e L'uomo che non c'era.. Certo che pure Bunuel, Curtiz Fellini, Polanski, Malle, Bertolucci, Leone, Trier (di cui Dancer in the dark rimane per me il capolavoro) fino ad arrivare a Larrain, Ceylan e Dolan..l'unico che non conosco è Un sapore di ruggine e ossa.. Lista preziosa..
Ho molto meditato questa lista, per la fondamentale ragione che non amo le classifiche e ritengo che ogni film debba essere considerato come opera a sé. Dello sterminato numero dei film che apprezzo senza riserve, ho lasciato fuori molto, troppo, a cominciare da Tarkovskij. Questi mi sembrano, comunque, opere di tutto rispetto, anche se non sempre sono paragonabili per la loro intrinseca qualità. Certo, Un sapore di ruggine e ossa non è, per esempio, paragonabile a Barry Lyndon, ma, sai, i film, come ho scritto, sono anche legati a momenti lieti o tristi della nostra vita, ciò che ce li rende cari e indimenticabili. grazie!
Concordo in tutto..infatti anche la mia non è una classifica bensì un elenco di 30 film ai quali, per vari motivi, son particolarmente affezionato.. Ribadisco la sintonia anche per quanto concerne Tarkovskij..pensavo mentre stilavo la lista: "Lo specchio" lo metto? E "Sacrificio (ancora oggi introvabile..)? E quell'opera d'arte suprema che è Andrej Rublev? Alla fine ho fatto altre scelte..altrimenti sarebbe stato un elenco infinito..credo che i vari Truffaut, Chabrol, Malle, Rohmer, Bunuel, Allen, Kieslowski, Ferreri, Cronenberg, Borowczyk etc. etc. non me ne vorranno ;) Ciaociao..
Anche io scrissi appena entrata del sito nel 2010. unna playlist che intitolai passione ,fatta di solo 7 film su un tema diersamente interpretabile.Oggi come oggi, sarei atrocemente in dubbio in sadi fare Ilmiei magnifici,perchè sarebbero troppi e penalizzerei il valore che hanno per me insomma sonno un po'come te, se melo permetti, un po,in crisidi fronte alle liste.Comunque tutti belli i tuoi anche per me pure se non abbiamo avuto le stesse esperienze ciao Lilli, Anna Maria.
Grazie Anna Maria. Purtroppo, continuo a essere in crisi, perché le classifiche non mi piacciono. Poi non capisco quali film dovrei lasciare fuori e perché. Se li metto in lista, a parte i capolavori riconosciuti, forse lo faccio per ragioni molto private, per i ricordi a cui sono legata...
C'è un regista a cui voglio molto bene : John Huston (Stanotte sorgerà il sole mi ha fatto amare il cinema, anche se certamente altri lavori di Huston sono più importanti, per me rimane tra le pellicole più amate). Che dire? mi piace parlare dei film che maggiormente, per qualche ragione, mi colpiscono e so che non sempre si tratta di ragioni solo estetiche. Un caro saluto. Lilli
E, comunque, 'Il regno d'inverno' e 'Laurence anyways' (che ho da poco rivisti, non potendo fare a meno, riguardo al capolavoro di N. B. Ceylan, di commentare la monumentale analisi di Valerio) sono due opere sublimi... Un roventissimo saluto
Roventissimo, infuocato saluto: però il sublime Regno d'inverno con quel paesaggio innevato potrebbe forse portare qualche refrigerio. Non ho ancora portato su FTV la mia recensione del 2014 (mi hai fatto venire una gran voglia di rielaborarla!) che puoi trovare sul mio blog, qui:
https://laulilla.wordpress.com/category/recensioni-film/il-regno-dinverno-winter-sleep/
Se mi posso permettere, ti vorrei consigliare anche l'ultimo meraviglioso film di Ceylan, che ho recensito qui su Film TV.
https://www.filmtv.it/film/152097/l-albero-dei-frutti-selvatici/recensioni/935029/#rfr:user-71012.
Meraviglioso e refrigerante a sua volta! Ciao
Mi sento un moscerino quando entro e m'addentro(non è la prima volta) nel tuo blog...un bimbo che si perde lungo gli interminabili, labirintici corridoi di un vastissimo palazzo (un po' come il piccolo Danny Lloyd col suo triciclo nell'Overlook Hotel ;)) ...e bellissimo per giunta, in antitesi ai labirinti di un social network come, per esempio, Facebook che il più delle volte assumono le sembianze di quelli di una rete fognaria di una megalopoli..."con Facebook si sono aperte le fogne" sentenziò Umberto Eco...e, tuttavia, essendo iscritto (da nove anni e mezzo ormai), mi verrebbe voglia di postare, sulla mia pagina, il link relativo alle tue belle, gustose considerazioni sullo splendido, stupefacente 'Il regno d'inverno'...sempre che tu sia d'accordo s'intende... Malgrado tutto, suddetto social, riesce ancora, faticosamente, a mantenere, qua e là, una parvenza di serietà, laddove emergono spazi dedicati all'arte e alla cultura come, per esempio, la famosa pagina 'Restaurars' volta a celebrare gli infiniti volti della pittura o 'Removies' sito di approfondimento cinematografico curato da Roberta Lamonica dove spesso intervengo lasciando qualche mia piccola, leggerissima impronta... Il fatto è che, ripeto, Facebook, come Instagram del resto, sono vere e proprie giungle strafitte, quando non, ribadisco, fogne a cielo aperto, entro le quali è assai arduo, se non impossibile quasi a volte, districarsi e riuscire, qualora fosse quello l'obiettivo, ad emergere e conquistare una sana e credibile visibilità... ed è sconfortante ed avvilente, credimi, constatare che oggigiorno, anche nell'arte (ormai totalmente prostituita agli assurdi diktat della finanza, processo avviato diversi decenni fa, più o meno dall'esplosione della 'Pop Art' di Andy Warhol) si sia "giudicati" in base al numero di followers e, di conseguenza, al potenziale profitto: non siamo più persone o artisti, siamo oggetti generatori di profitto e valutati, quasi unicamente, in questo senso...e pure chi dovrebbe celebrare la Bellezza, gli artisti appunto, pare facciano a gara, anche quelli davvero bravi, a chi più asseconda questo dannato trend ormai tristemente istituito (mi permetto, a tal proposito, di "lasciarti" una piccola invettiva scritta su Facebook un mesetto fa, un breve sfogo come, di tanto in tanto, è mio uso e costume pubblicare tra un post e l'altro "Musicisti e cantanti, pittori e scultori, scrittori e poeti, cineasti e fotografi di oggi, artisti tutti dell'era 'social' e digitale, sicuri stiate celebrando adeguatamente, con idoneità e convinzione, forme e connotati della vera BELLEZZA? A me pare siate più ansiosi e preoccupati di decantare i vostri di connotati, di magnificare voi stessi! Ma non come fece, per esempio, il Bardo d'America nel grandioso poema 'Il canto di me stesso', glorificandosi in quanto espressione e strumento di un potere più alto, soprannaturale, divino... sguazzateci finché potete, come oche starnazzanti in uno stagno, perché prima o dopo affogherete nel vostro esibizionismo, narcisismo e fabbisogno di consenso..." queste parole, vedi, denunciano non solo un certo, a mio modo di vedere, insano atteggiamento, ma pure velleità da profeta fustigatore di costumi quale fu, per esempio, mutatis mutandis, il grande, inarrivabile Pier Paolo :D :D) Penso di averti annoiata già abbastanza dai...e, nella speranza si possa presto respirare aria fresca anche qui in pianura (m'immagino che fornace ardente possa essere Torino in questi giorni...penso anche a Paolo), e in attesa di poter accalappiare in qualche modo i film da te suggeriti, compreso 'The Master', ti risaluto... Davide p.s. Quando ho letto, a proposito dell'albergo di Aydin, "un po' Otello e un po' Hotel", son morto lol :))
Visto che ci sei, se non t'annoi, puoi leggere anche la recensione a C'era una volta in Anatolia,sempre sul mio blog. Mi sa che riporterò qui quella e anche Il regno d'inverno, mettendo su una Play list, come ho fatto l'anno scorso per la trilogia di Kieslowski
https://laulilla.wordpress.com/2012/07/13/un-viaggio-alla-ricerca-di-se-cera-una-volta-in-anatolia/
Per Facebook, ci sono anch'io ma non ci vado mai. Se vuoi sei autorizzato a divulgare e diffondere, tenendo presente che mi interessa soprattutto che chi legge si appassioni al cinema: non ho ambizioni personali, giuro.
Guarda che Ceylan ha diretto altri film meravigliosi: li ho visti tutti e o prima o poi li recensirò: Il piacere e l'amore; Uzac; Le tre scimmie - tutte le sue opere
ne fanno certamente il più grande cineasta turco, superiore, forse,al grande Kiarostami. Saluti torridi. Qui fa molto caldo, ma mi difendo!
Commenta