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Torna Bond, di nuovo diretto da Mendes: l'ultimo con Daniel Craig, come è stato ampiamente anticipato, anche se non ufficialmente. Dovrà misurarsi con il successo planetario del precedente Skyfall, e - per non deludere - Mendes non si fa mancar niente, infilando una parata di stilemi classici della serie in un film girato in pellicola, ricco di action e dal gusto molto classico.

L'opera di Andrew Heigh si concentra sui due protagonisti: una coppia in là con gli anni, pronta a celebrare i 45 anni dalle loro nozze e sconvolta da un evento che fa riaffiorare fantasmi del passato. Danno loro vita Charlotte Rampling e Tom Courtenay, già premiati entrambi trionfalmente a Berlino con gli Orsi dedicati alla migliore interprete femminile e a quello maschile. Possibile candidatura agli Oscar.

Diretto da Steve Martino e sceneggiato da Bryan Schulz, Craig Schulz e Cornelius Uliano, Snoopy & Friends porta sul grande schermo le avventure dei personaggi creati da Charles M. Schulz nel 1950. Charlie Brown, Snoopy, Lucy, Linus e il resto dell'amata gang dei Peanuts fanno il loro debutto sul grande schermo in 3D raccontando di come Charlie Brown, il perdente più amato del mondo, intraprenda un'epica ed eroica missione mentre il suo miglior amico, l'amabile beagle Snoopy, prenda il volo per perseguire il suo arcinemico, il Barone Rosso.

Peter Sollett - qui alla sua seconda regia - viene ispirato da una storia vera e realizza la versione fiction di un cortometraggio documentaristico che ebbe il merito di portare alla luce la drammatica vicenda delle due protagoniste - una coppia lesbica in lotta per i propri diritti - all'interno della comunità LGBT. Nel cast Julianne Moore e Ellen Page.

In bilico tra momenti lirici e aspetti da commedia grottesca, ispirato a fatti realmente accaduti, il film di Beauvois riporta alla memoria la vicenda del trafugamento del cadavere di Charlie Chaplin, avvenuto nel 1977, compituo da due balordi ai fini di ottenere un riscatto. Selezionato per il concorso di Venezia 2014.

Malala è la ragazza pakistana - giovane attivista che ha sfidato l'integralismo più bieco e lottato per la parità dei sessi - che a 17 anni ha ricevuto il Nobel per la pace. Il documentario di Davis Guggenheim cavalca l'occasione e ne fornisce un ritratto, dal sapore vagamente agiografico

Bill Murray fa il mattatore nella commedia di Barry Lavinson, indossando i panni di un manager musciale dal glorioso passato e dal presente cupo. Finirà in un inconsueto toru in Afghanistan, dove perderà la sua cantante per trovarne un'altra- locale - e per tentare di stravolgere le regole dell'(inesistente) show-biz del posto.

Cupellini firma la sua quarta regia (escludendo gli episodi della celebrata serie tv Gomorra) che arriva nelle sale dritta dalla presentazione alla Festa di Roma, una manciata di giorni fa: un melò teso, con Elio Germano e Astrid Berges-Fribay, ambientato tra Parigi e Milano.

Diretto da Malgorzata Szumowska e scritto dalla regista con Michal Englert, Body - premiato con l'Orso d'Argento perr la miglior regia a Berlino 2105 - ci porta nella Polonia nei nostri giorni per raccontare le storie intrecciate di un procuratore, della sua anoressica figlia e della terapista della ragazza, che sostiene di poter parlare con la defunta madre della giovane.

Presente al momento solo al cinema Beltrade di Milano, il film di Luca Ferri, videoartista, è un'opera sperimentale centrata su un'unica figura: quella di Abacuc, un curioso marginale solitario. Selezionato per la sezione Onde del TFF 2014.

Vincitore di molti premi ai festival latino-americani e non solo, selezionato da Cuba per rappresentare la azione ai premi Oscar 2015, il film di Serrano racconta di un ragazzino dall'esistenza difficile che trova sostegno nella sua insegnante.