Stanco di tutto ciò che viene dalle parole, parole non linguaggio, Mi recai sull’isola innevata. Non ha parole la natura selvaggia. Le sue pagine non scritte si estendono in ogni direzione. Mi imbatto nelle orme di un cerbiatto. Linguaggio non parole.
Tomas Tranströmer - Marzo '79 ( trad. di F. Buffoni )
“FlugFällan” - Fredrik Sjöberg - 2004 [ * * * * ] Edizione italiana : Iperborea ( collana Narrativa, n. 242 - brossura cucita a filo di refe, carta leggera ma liscia, compatta e resistente ) - € 16.00 - 224 p. - traduzione ( fluida, scorrevole, inventiva, precisa ) e postfazione di Fulvio Ferrari ( “l'Arte di Collezionare Mosche”, 2015 ).
( the Silence of the Lambs - Jonathan Demme - 1991 )
I. Fredrik Sjöberg mi era fondamentalmente sconosciuto fino a quando Iperborea non ha deciso, con il solito fiuto e lungimiranza che la contraddistingue da sempre -[ spaziando un po' a casaccio ma seguendo un ordine alfabetico ecco un piccolo profluvio degli autori ( classici (e) contemporanei ed affermati viventi ) presenti ( con opere proprie o con saggi su di essi ) nel catalogo Iperborea : H.C.Andersen, Ingmar Bergman, Karen Blixen, Per Olov Enquist, Knut Hamsun, Henrik Ibsen, Aki Kaurismaki, Selma Lagerlöf, Björn Larsson, Klaus Mann, Arto Paasilinna, August Strindberg, Tomas Tranströmer, Göran Tunström ]-, di puntare su di lui per il mercato italiano ( e le tirature hanno premiato la casa editrice milanese ) : entomologo, collezionista, critico letterario, traduttore, giornalista, saggista e scrittore svedese, classe '58, è attivo in campo narrativo dalla fine degli anni '80.
( the Duke of Burgundy - Peter Strickland - 2014 )
Il suo FlugFällan [ i titoli inglese e francese ricalcano l'originale ( che si riferisce ad una parte importante del libro ) : the Fly Trap e Piège à Mouches, mentre quello italiano gioca molto sul poetico/simpatico ], Nature Book of the Year 2004 del Times londinese ( ma in UK verrà pubblicato solo 10 anni dopo ), è un po' un memoir e un po' una parziale autobiografia
[ senza interventi di ''auto-fiction'', cioè di quella pratica che esiste da quando esiste un alfabeto, o ancor prima, anzi, da quando esiste la Parola, scritta o solo pronunciata, ma che solo da meno di mezzo secolo ha ricevuto un battesimo, da parte di Serge Doubrovsky a metà anni '70, e che consiste nel mentire raccontandosi, o meglio di raccontarsi mentendo-inventando-artefando le vicissitudini della vita vissuta e innestando eventi, situazioni e considerazioni frutto della fantasia su un impianto di solida realtà fattiva e verità ''oggettiva'', ovvero l'immettere sé stessi - il proprio Personaggio, la cui presenza nella narrazione varia da ''protagonista assoluto'' a ''semplice comparsa'', passando per ''osservatore (più o meno) estemporaneo'' - nel flusso della Finzione che restituisce al lettore e allo spettatore una porzione veridica e veritiera del Reale. Qui di seguito si vuole proporre un ( parzialmente sui generis ) del tutto incompleto e anzi solo suggerente ( e financo palesemente sproporzionato in ''favore'' di narratori italiani della generazione di mezzo ) elenco di autori ( dietro ad ognuno di essi se ne potrebbero immaginare ed inserire altri 10, 50, 100 ) che nel corso della loro opera hanno utilizzato la pratica dell'autofiction in una sola occasione come in un'intera carriera incorniciandoli tra due dei massimi autori di lingua italiana esponenti di questa grande famiglia allargata ed eterogenea : Dante Alighieri e Nanni Moretti. Ecco l'Ostentazione del Catalogo : Giacomo Casanova, James Joyce, Marcel Proust, Jorge Luis Borges, Marguerite Duras, Jean-Paul Sartre, Roland Barthes, Pier Paolo Pasolini, Julio Cortázar, Ernest Hemingway, Roberto Bolaño, Bruce Chatwin, Michel Houellebecq, Philip Roth, E. L. Doctorow, Javier Cercas, Kurt Vonnegut, Emmanuel Carrère, Paul Auster, Jonathan Lethem, Marco Belpoliti, Antonio Moresco, Michele Mari, Jonathan Franzen, Dario Voltolini, Emanuele Trevi, Dave Eggers, Walter Siti, Eraldo Affinati, William T. Vollmann, David Foster Wallace, Giuseppe Genna, Antonio Scurati, ( solo in parte Marco Bellocchio ed Edgar Reitz ), Joaquin Phoenix, Werner Herzog...],
e riesce a rifuggire in partenza, sin dalla concezione e dal desiderio/bisogno di esprimersi, dalla categorie ''raccolta di saggi'' e ''(auto)intervista'' : è un vero e proprio “middle-age bildungsroman” : è un mash-up autosostentantesi. E' la magnifica frazione, la splendida sezione di un libro immenso in divenire.
( Copertina dell'Edizione Italiana affiancata alla Tavola Originale )
II. Subito, quindi, una digressione. L'...accattivante immagine scelta da xxystudio per illustrare la monolitica copertina iperborea ( un aggettivo che diventa sostantivo e che ritorna aggettivo ) è un'elaborazione grafica { discutibile : sarebbe ''interessante'' cercare di capire come si è sviluppato l'artwork photoshoppante, e come e perché si è deciso di redistribuire i vari esemplari di insetti [ farfalle (falene) e non mosche (sirfidi), come vedremo ] sulla tavolozza in quella maniera seguendo quell'...''ordine'' : ma riconosco che questa è un'idea maniacale } di vari particolari (esemplari-individui-campioni-soggetti) rappresentati e raffigurati in un acquarello tassonomico di Henry Walter Bates
{ 1825-1892 : quando si dice un uomo dell'ottocento : lo fu in pieno non certo solo temporalmente ma per le caratteristiche scientifiche e avventurose che espresse e assunse in vita, proprio come Darwin [ che elogiò il suo lavoro ( le sue deduzioni e scoperte sul mimetismo/cripticismo animale ) e la sua figura tout court ] e Wallace, quest'ultimo – che sforò nel secolo breve sino alla sua nascita : le soglie della WW1 – da lui conosciuto direttamente e col quale partecipò ad una spedizione scientifica pluriennale in giro per il pianeta durante la quale le loro strade ad un certo punto si divisero }
conservato al Museo di Storia Naturale londinese e...non raffigura né le mosche [ i muscidi : le ''mosche'' propriamente dette : le cui larve in linea generale ( saprofaghe, necrofaghe, coprofaghe, etc…) si nutrono di tutto ciò ch'è in decomposizione ] della traduzione italiana né tanto meno nemmanco i sirfidi [ detto in maniera molto grossolana : le ''mosche'' dei fiori ( flower/hover flies ), le cui larve spesso sono carnivore ''cacciatrici'' - spesso di altri insetti ''dannosi'' - ( ma l'etologia di questa famiglia è estremamente eterogenea ) e i cui adulti rivestono un ruolo fondamentale come impollinatori ] dell'originale ma...neppure dei ditteri ( l'ordine di insetti pterigoti cui le famiglie dei muscidi e dei sirfidi appartengono ) : in realtà si tratta bensì di lepidotteri
{ per la ''precisione'' di ''falene'' [ ovvero gli ''eteroceri'' ( definizione non tassonomicamente valida, comprendente lepidotteri dalle antenne delle forme più varie - bipettinate, piumate, filiformi, etc… - che non hanno alcuna filogenesi comune nei rami più alti dell'albero della sistematica delle specie ), mentre le farfalle classicamente dette, quelle che svolazzano di fiore in fiore e solo di giorno, sono i ''ropaloceri'' ( antenne clavate ) ], però a volo prevalentemente diurno },
i sesiidi : delicata e gradevole famiglia di farfalle che sfrutta il mimetismo batesiano ( una specie innocua mima una velenosa e/o inappetibile e/o predatrice ) imitando altre specie aposematiche come le vespe ( imenotteri ) o, per l'appunto, i sirfidi ( ditteri ), che a loro volta sono mimi batesiani delle stesse vespe…
[ Les Revenants - stag. 1 (2012) ]
Per questo non mi sento di criticare troppo xxystudio [ ci sono cascati anche i tedeschi : le edizioni Bastei ed Eichborn di Berlino riportano la stessa immagine ( con gli stessi esemplari ) di copertina – impaginata ed editata diversamente – di Iperborea : ovvio ch'è la casa italiana, venuta dopo, ad aver copiato l'idea brandeburghese ]. Ma un po' si. Come dice popolar-etimologicamente il Poeta : “chiedo Fonzie e mi danno Avanzi”.
Non esistevano acquarelli o dipinti ( senza scomodare il Louvre, bastava sfogliare qualche Guida da Campo...o persino soltanto Instagram e Pinterest ) adatti - per non parlare delle fotografie - raffiguranti le giuste specie della corretta famiglia appartenente al pertinente ordine ? Non vi sono nel mondo sufficienti cassette entomologiche ricolme di esemplari di sirfidi spillati e stesi ad arte ?
Eccone qualche esempio di pittura ( scientifica ), piccoli capolavori del loro genere :
Ed uno di collezione sistematica ( una serie di cassette entomologiche appartenenti allo stesso Sjöberg e frutto delle sue cacce, catture, raccolte, preparazioni e sistemazioni ) :
Qui invece si può vedere l'autore stesso immortalato – nello studio della sua abitazione sull'isola di Runmarö, appartenente all'arcipelago ad est di Stoccolma, che condivide con moglie e figli – insieme ad una cimiteriale serie di cadaverini ( le sue cassette entomologiche sono state esposte come installazione artistica alla 53esima Biennale di Venezia ) raccolti nel corso del tempo solo ed esclusivamente proprio sull'isola di Runmarö :
III. Mash-Up, si diceva. Si diceva : Fly Trap. E da parziale autobiografia, da relativo memoir, il romanzo ( che tale è ) - scevro, come si diceva, da ogni sovra o infrastruttura di autofiction - si trasforma in...una biografia, il racconto di una vita altrui : quella di René Malaise (1892-1978), entomologo, esploratore e collezionista ( e connazionale dell'autore, come il grande Linneo ), ''famoso'' per aver inventato una “celebre”, funzionale e ''ma perché non ci aveva mai pensato nessuno, prima?'' trappola per insetti volanti, in pratica una ''tenda'' ( da una vera tenda da campo trasse ispirazione osservando come molti insetti riuscissero ad entrarvi da uno strappo casuale senza saperne più uscire non ritrovando il pertugio: in seguito nella tenda si formò un foro fortuito posto in alto e da lì gli insetti se ne volavano tranquillamente via ) con uno o più fori d'entrata praticati lateralmente ed una sola uscita posta in sommità...uscita che in questo caso porta ad un contenitore con del veleno…
( the Duke of Burgundy - Peter Strickland - 2014 )
Un'indagine poliziesco-filologica, l'esplorazione di un esploratore, la ricostruzione di una vita, punteggiata da stralci di brani scelti dalle opere di Malaise stesso. Un libro che potrebbe piacere ad Umberto Eco : sempre di collezioni si parla ( di ''bottonologia'', qui ) : l'accumulo della Lista : elenchi, cataloghi, collezioni : fino a raggiungere il climax, lo zenit, l'acme : l'arrivare alla pratica di comperare libri (p)e(r) non leggerli, attraverso uno skimming lisergico. E un libro che, non posso negarlo, in certi passaggi mi ha fatto irritare non poco con disappunto : Sjöberg a volte tratta la natura, l'ambiente, l'habitat come un'autentica macchina con un'illimitata capacità di autoripararsi ed autorigenerarsi ( attenzione : come in effetti è ! Ma...) : la qual cosa è condivisibile solo se non ci fosse un continuo e persistente intervento antropico ad intralciare il processo di re-wilderness. Il semplice ''lasciar fare alla natura'' vale nella stragrande maggioranza dei casi ( non sto parlando di ''pulire i boschi'' e altre idiozie - salvo casi particolari - simili ), ma NON sempre. Tutta la parentesi (in) kamchatka ( altro sostantivo che diventa aggettivo ) riesce a restituire la quotidianità e il mistero di una spedizione naturalistica che divenne qualcosa di più : una svolta di vita, un confronto eterno con l'altro e con sé stessi, e un incontro-scontro dell'autore stesso con i suoi ''personaggi'' e il suo stesso io di “globtrotter fallito”, insulare.
Altra figura magnificamente tratteggiata e raccontata è quella di Ester Blenda (1891-1948), moglie di Malaise dal '25 al '27 ( o al '29 : di certo si sposarono e si separarono proprio durante quel viaggio, il 2° per Malaise, in Kamchatka ), giornalista, avventuriera, scrittrice ( Serva tra le Serve, il Popolo delle Capanne ) e controparte forse troppo simile a Malaise per riuscire a sopravviversi a vicenda.
Chi disegna carte geografiche non potrà mai inserire tutto nella sua immagine della realtà, che rimane per forza una semplificazione, a prescindere dalla scala scelta. Fredrik Sjöberg - “FlugFällan” - 2004
In fondo che cos'era una mappa, se non un modo per mettere in luce alcune cose e renderne invisibili altre ? Jeff VanderMeer - “Annihilation - Souther Reach Trilogy / 1” - 2014 ( Annientamento - Trilogia dell'Area X / 1, Einaudi, 2015 )
( the Duke of Burgundy - Peter Strickland - 2014 )
Diciamo che la mappa è diversa dal territorio; ma cos’è il territorio? Da un punto di vista operativo, qualcuno con la sua retina, o con un metro, è andato a ricavare certe rappresentazioni che poi sono state riportate sulla carta [ Mason & Dixon ]. Ciò che si trova nella carta topografica è una rappresentazione di ciò che si trovava nella rappresentazione retinica dell’uomo che ha tracciato la mappa; e se a questo punto si ripete la domanda, ciò che si trova è un recesso all’infinito, una serie infinita di mappe: il territorio non entra mai in scena. Il territorio è la Ding an Sich, e con esso non c’è nulla da fare, poichè il procedimento di rappresentazione lo eliminierà per sempre, cosicchè il mondo mentale è costituito solo da mappe di mappe, ad infinitum. Tutti i ''fenomeni'' sono letteralmente ''apparenze''. Gregory Bateson [ elaborando Alfred Korzybsky, e mutuando ''inconsapevolmente'' i Frattali di Mandelbrot : ''un recesso (progresso) infinito di mappe (di mappe) su mappe'' : una mappa, una possibilità, una rappresentazione, un'insorgenza : una formula, un algoritmo altrettanto Semplice da cui si forma e si dispiega la Complessità ] - " Verso un’Ecologia della Mente " - 1972
Il Film come Mappa del Reale : "Noi...siamo qui" - "Si" - "E invece...dovremmo essere...qui" - "...Si…" I soldatini nel labirinto di Hue ( Ho Chi Minh City ) --- Stanley Kubrick / Gustav Hasford / Michael Herr - Full Metal Jacket - 1987
Il vero potere della fotografia e dei film, il Trucco che ci permette di vivere con l'immaginazione nel quadro, non è la Perfezione Tecnica, ma il suo nasconderla selettivamente. Richard Powers - Three Farmers on Their Way to a Dance - 1985 ( Tre Contadini che Vanno a Ballare, Bollati Boringhieri, 1991 )
( Days of Heaven - Terrence Malick - 1978 )
V. Blocco Note. Anch'io abito su di un'isola, facente anch'essa parte di un arcipelago, un arcipelago composto da isole che sono scogli, avamposti e oasi di verde residuo disperse in un mare-oceano di cemento e asfalto in costante espansione, un'espansione che si dispiega e si protende in ogni direzione : la dilagante conglomerata Zona di calcestruzzo e bitume dirama costantemente le sue lingue di plastica-vetro-acciao e calcinacci d'incompiuti rottami padani e i suoi pseudopodi di catrame, malta e palta ridisegnando continuamente i suoi confini allargandoli sotto la spinta della speculazione edilizia ( privata e pubblica, industriale e terziaria ) e raggiuntili a volte li supera e altre volte torna indietro di rimbalzo a premere ancor più al suo interno già così seriamente compromesso : una capanonizzazione dell'anima e del DNA, un ecomostro continuo ( dal Bilanciere del Venento alla TAV, dalla PedeMontana alla BreBeMi ) e contiguo a sé stesso. La Zona in questione prende il nome di Alta Pianura Lombarda, e i Dintorni non sono messi meglio. E anch'io, nel mio piccolo di semplice appassionato di caccia fotografica ( jüngeriane cacce sottili, senz'alcuna uccisione ), sono felice di riuscire a reincontrare, ad ogni inizio d'estate, anno dopo anno, sul finir di giugno, meravigliosamente puntuale – l'appuntamento è così preciso da rasentare quasi una scala giornaliera : il 21 del mese svolazzano i primi freschi esemplari, pardon : individui - nonostante i sensibili cambiamenti climatici ( provocati più o meno direttamente dalle attività agroforestali, zootecniche ed industriali umane ) e l'ancor più devastante pressione antropica sul territorio, uno dei lepidotteri più rari d'Europa, la Coenonympha oedippus, che resiste indomito con varie piccole popolazioni disperse e sparse tra l'Atlantico e gli Urali, il Nord Italia e il Caucaso ( più in là si spinge attraverso tutta l'Asia sino al Giappone, e ''lì'' la situazione è ancora favorevole alla specie ), una delle quali - per quanto riguarda l'altrettanto frammentato areale italiano -, rigogliosa ma minuscola, ha trovato da millenni il suo habitat ideale in una ridotta porzione degli ultimi lembi ''intatti'' e ''ben'' conservati di brughiera insubrica.
Puntate precedenti : 1. " the Windup Girl " ( la Ragazza Meccanica ) di Paolo Bacigalupi (2009).
I film in elenco, così come sono presentati nel loro ordine originale, seguono un ( mutevole ) criterio di pertinenza all'argomento trattato e non di valore ultimo oggettivo.
La televisione ci ha insegnato a vedere la natura come se fosse un film, come qualcosa di immediatamente comprensibile e accessibile, ma è soltanto un’illusione. Nella realtà non c’è la voce dello speaker a spiegare. Quello che in superficie si presenta come arte magnifica e musica dolcissima non è altro, per il non iniziato, che un’impenetrabile massa di vocaboli appartenenti a una lingua straniera. La migliore risposta alla domanda sul perché io raccolga sirfidi è dunque, alla fin fine, che voglio riuscire a capire anche i testi scritti a caratteri minuscoli nell'unica lingua che, a mia memoria, è sempre stata la mia.
La mia caccia si trasforma all'improvviso in un'opera benedetta, quasi un'ammirevole testimonianza e, per carità, non è che sia una brutta descrizione, ma presentare questa fredda ed empirica utilità scientifica come la mia motivazione principale sarebbe semplicemente ridicolo e il colmo dell'ipocrisia. E' solo la lettura l'importante.
...quella gioia singolare, capace di trasformare il tempo tra la conclusione dei preparativi e la partenza vera e propria nel periodo più felice di un lungo viaggio. Mai come in quel ''prima'' si è padroni del mondo.
Solo se si è imparato a distinguerli [ i versi degli uccelli ] e si conoscono i lori nomi si può proseguire la lettura e, infine, capire. Quanti più vocaboli si conoscono, tanto più ricca diventa l'esperienza. Come quando si legge un libro. Raramente sono i libri importanti a dare il maggior piacere immediato di lettura.
Altri volumi : – AA.VV. ( cura di M. Sturani ) - “Pietre, Fiumi e Insetti” - Einaudi - 2013 – Margaret Fountaine - “Lady Butterfly” - Elliot - 2012 [ https://www.youtube.com/watch?v=yLYxAqIk1RQ ] – E. O. Wilson - “Anthill” - Elliot - 2010 – Peter Laufer - “la Battaglia delle Farfalle” - Sironi - 2010 – C. Cattaneo e M. Maldarella - “Crimini e Farfalle” - Raffaello Cortina - 2006
Nessuno impara a distinguere il verso della tottavilla da quello dell'allodola per poter meglio prevenire le imminenti catastrofi naturali. Questo viene dopo. E le mosche sono soltanto più piccole e più numerose. La motivazione è la stessa, e anche la ricompensa. Osiamo qui parlare di bellezza ?
"Smettila di tenere il broncio!" - gridava [ la prozia ] : "Look at the harlequins! Guarda gli arlecchini!". "Quali arlecchini? Dove?". "Oh, dappertutto. Tutt’attorno a te. Gli alberi sono degli arlecchini, le parole sono degli arlecchini; anche le sensazioni e le addizioni. Metti insieme due cose – due arguzie, due immagini – ed eccoti un arlecchino triplo. Avanti dunque! Gioca! Inventa il mondo! Inventa la realtà!". E io lo feci. Per Giove, se lo feci. Inventai la prozia...
Vladimir Nabokov - Guarda gli Arlecchini! - 1974 ( Adelphi, trad. di Franca Pece, 2012 )
Il giardino [...] è inselvatichito, invaso dalla macchia. Ronzano le api, gli uccelli gridano i loro richiami dalla boscaglia battuta dal maestrale, le lucertole guizzano via tra il muschio, sotto i cisti bianchi e rossi. Nei giardini come questo si dimenticano tutti i nomi, anche il proprio. Le cose parlano con la loro forza senza nome. Ci invade un senso di gioia, sorge il presagio dell'ora in cui ci lasceremo alle spalle non solo il nome, ma anche le cose.
Ernst Jünger - Cacce Sottili - 1967 ( Guanda, trad. di Alessandra Iadicicco, 1997 )
Niente di animale in tutto il paesaggio, un film post-atomico, post-catstrofe, post-Rivoluzione delle Macchine : persino mosche e api sono maggoilini VW ( m'è parso d'intravedere pure qualche Lupo del '98 ), prima dello scandalo delle centraline truccate ( Volkswagender ).
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta