Compiuta l'operazione rientro, la distribuzione trattiene un attimo il fiato portando nelle sale un numero ristretto di opere, senza nulla che faccia girare la testa. Che nessuno ci creda davvero molto lo mostrano anche i numeri delle copie distribuiti: il più alto è per Città di carta, film romantico per adolescenti, che avrà 330 sale, mentre la spy-story di Guy Ritchie è di poco sotto, con 300 sale.
Non c'è da stupirsi: la più parte delle sale è ancora occupata da Minions, che a una settimana dal lancio ha già messo in tasca la bella cifra di dieci milioni di euro. E tutti in questo momento guardano a Venezia, dove il festival è appena iniziato: i frutti li cominceremo a vedere settimana prossima, quando arriverà il film di Bellocchio (sulla carta il più forte candidato italiano al Leone d'Oro), insieme al potenziale blockbuster dei Fantastici Quattro.
Rivisitazione opportunamente aggiornata della celebre serie televisiva omonima degli anni Sessanta, il film di Guy Ritchie mantiene lo spirito dei suoi film su Sherlock Holmes: avventura, action e una tendenza fortemente orientata alla commedia.
Fuqua, prodotto dai fratelli Weinstein, affonda le mani nel sotto-genere d'ambientazione pugilistica per raccontare la vicenda di Billy "The Great" Hope, pugile mancino dal destino complicato, impegnato in una storia di sconfitta umana e redenzione sportiva. Prova d'attore per Jake Gyllenhaal, affiancato da Forest Whitaker nei panni dell'allenatore provvidenziale.
Un terrestre scelto a caso da un consiglio extraterrestre viene dotato di super-super-poteri (in pratica l'onnipotenza): è l'ultima occasione per il pianeta Terra che, se non si salverà grazie all'Eletto, verrà distrutta. Vince la lotteria galattica un nerd, l'insegnante Neil Clarke (alias Simon Pegg) innamorato di una vicina che lo ignora (Kate Beckinsale), e la super-commedia demenziale è servita.
La storia di formazione dell'adolescente Quentin e della sua enigmatica vicina di casa Margo, una ragazza che amava così tanto i misteri da divenirne anche lei uno, scomparendo nel nulla. Tratto da un romanzo di John Green, una vicenda sentimentale chiaramente destinata a un pubblico giovane,
A metà strada tra il documentario e la fiction filosofica, Micheal Madsen racconta “un evento mai avvenuto” con i codici del racconto del reale: l’arrivo inatteso di un’astronave aliena nel Regno Unito è riferito al pubblico da un pool di esperti di scienza, politica, difesa ed etica effettivamente tali (l’astrobiologo, l’astrofisico, il militare, la portavoce, la sociologa, il teologo…).
Primo lungometraggio per il regista Matteo Scifoni, un noir romano che ha per protagonisti un "cattivo tenente" alcolizzato e drogato e un giovane spacciatore psicopatico che il primo si è lasciato scappare e che dovrà ritrovare in tre giorni, pena il licenziamento.
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