Gli attori caratteristi hanno sempre avuto una notevole importanza all'interno del panorama hollywoodiano. Presenze costanti sullo schermo, spesso sono chiamati a supportare la star del momento (di cui, altrettanto spesso, godono di una carriera piu' soddisfacente e duratura), fornendo con la loro bravura alla riuscita di un film. Tom Sizemore e' stato uno dei caratteristi piu' conosciuti ed in voga per tutti gli anni 90 e per la prima parte del decennio successivo; dal 1995 in poi - il suo periodo di massima visibilita' - era una delle figure costanti del cinema muscolare a stelle e strisce (collaborando anche con nomi di tutto rispetto). Uno dei suoi primissimi ruoli e' stato quello del rapinatore ucciso da Jamie Lee Curtis in Blue Steel di Kathryn Bigelow (con cui tornera' a lavorare in Strange Days accanto a Ralph Fiennes e, prima ancora, in Point Break), poi, a seguire, lo abbiamo visto in Indiziato Di Reato con Robert De Niro, Passenger 57 con Wesley Snipes; e ancora Michael Mann, Oliver Stone, Steven Spielberg, entrambi i fratelli Scott: Nemico Pubblico (quello con Will Smith) di Tony e Black Hawk Down di Ridley; l'allucinato e violento paramedico di "Al Di Là Della Vita" di Scorsese. Nella sua produzione molto ampia di quegli anni non e' mancato qualche titolo inutile o, comunque, sbagliato (e mi riferisco a film come Pianeta Rosso ed il polpettone Pearl Harbor di Machael Bay). Insomma, Sizemore era un attore ancora giovane (classe 1961) e con una carriera gia' solida alle spalle e, ancora di piu', ricche prospettive per il futuro; ma il suo carattere (a quanto si dice) non facile e, soprattutto, la sua mai sopita passione per le sostanze stupefacenti hanno provocato un notevole contraccolpo alla sua carriera. Tra arresti, tribunali, rinvii a giudizio ed inutili periodi di ferma in comunita', Sizemore si e' trovato a lavorare meno di prima, oltretutto sempre piu' lontano dalle produzioni importanti e dai nomi che contano. Da dieci anni a questa parte, per trovare il suo nome, bisogna cercare nel cinema direct to video a basso budget e di basse aspettative: prodottini girati per ovvie ragioni alimentari, per tirare a campare con il lavoro d'attore. Al massimo dentro a qualche episodio di qualche serie tv. Non c'e' alcun intento moralizzatore da parte mia, solo la constatazione che questo attore apprezzato ed apprezzabile, nel corso di questi anni, avrebbe avuto ulteriori possibilita' di confermare la propria solidita' recitativa in altrettanti progetti che lo avrebber sicuramente visto coinvolto. Di seguito una breve carrellata dei titoli che, secondo me, descrivono la sua carriera.
E' il tenente Scagnetti, il mastino che da' la caccia ai due protagonisti e che si dimostra un personaggio sadico ed amante del sadomaso. Finira' male nella mattanza finale della prigione. Un ruolo eccessivo e quasi grottesco, per un personaggio temibile. Il Male istituzionalizzato.
Nel grande affresco di Michael Mann interpreta il rapinatore Michael Cheritto, sgherro al soldo di Robert De Niro il cui motto e': "Per me l'azione e' tutto". Sara' lui a fornire ad Al Pacino il primo indizio con il quale dare la caccia a tutta la banda, a causa della sua abitudine di chiamare tutti con l'epiteto di "viscido". Magistrale.
Promosso a protagonista in questo niente affatto banale horror diretto dal veterano Peter Hyams, Sizemore interpreta il sanguigno Tenente D'Agosta che, supportato dalla brava Penelope Ann Miller, deve sconfiggere un mostro mutante all'interno del Museo di Scienze Naturali di New York. Claustrofobico ed avvincente.
Sizemore presta il suo fisico massiccio per interpretare l'altrettanto massiccio sergente Michael Horvath, braccio destro (armato) del capitano Miller/Tom Hanks. Un mastino della guerra che, assieme al personaggio di Hanks, guida la squadra di soccorso fino alla battaglia finale.
Con Nicolas Cage, Patricia Arquette, John Goodman, Tom Sizemore
Se John Goodman si comportava da "buon padre di famiglia" e Ving Rhames sceglieva la via della spiritualità, per sopravvivere al suo stesso lavoro il paramedico Tom Sizemore preferiva precipitare in un'allucinata iper-violenza da strada. Memorabili le scene in cui Sizemore e Cage, entrambi completamente "sclerati", guidano come pazzi l'ambulanza per le vie di New York. Travis Bickle alias Taxi Driver non è l'unico pazzo che percorre le strade della Grande Mela.
Sizemore ha incrociato ripetutamente il genere bellico. In questo impetuoso war movie urbano - diretto da Ridley Scott - interpreta il tenente colonnello McKnight, che guida le truppe di terra e, di seguito, le squadre di recupero disperse dentro a Mogadiscio. Ho trovato Sizemore particolarmente in parte in questa occasione: gli bastano poche battute e pochi sguardi ben calibrati per far emergere dubbi e sicurezze di questo soldato.
Con Cole Hauser, Robin Tunney, Dennis Farina, Daniel Baldwin, Tom Sizemore
Questo titolo, secondo me, può rappresentare un buon esempio dell'inizio del declino della carriera di Sizemore. Omonimo di uno sciagurato film con la coppia Boldi/De Sica, in questo caso Sizemore interpreta un fotografo di gossip talmente "cattivo" da uccidere quasi la figlia del protagonista Cole Hauser - nel film attore d'azione famoso che medita vendetta. Ma veramente i paparazzi impugnano pistole e cercano di ammazzare i soggetti delle loro stesse foto? Praticamente, con questo film, Hollywood sputa addosso a chi, per lavoro, si occupa di dare visibilità ai suoi attori. Dirige questa sciagura Paul Abascal che, prima di fare il regista era ... il parrucchiere di fiducia di Mel Gibson (!?).
Un capolavoro cardine, sottovalutato come pochi, la sindrome da passaggio di millennio oggi è lontana, ma questo film è una pietra miliare.
E lui c'è e non per caso.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commento (opzionale)