Appresa la triste notizia della dipartita di questo Grande Innovatore del Genere Horror, per certi versi un Maestro, ho deciso di rendergli omaggio con questa playlist dedicata alla sua Filmografia, una sorta di 'classifica' personale che, col passare del tempo e il recupero delle diverse lacune, si amplierà e modificherà.
Ripropongo di seguito alcune mie parole sulla morte di questo Autore.
Un durissimo colpo per il Cinema Horror che oggi perde uno dei suoi più Grandi Innovatori, Wes Craven. Da "Last House on the Left" a "Scream", passando per "The Hills Have Eyes" e il SuperCult "A Nightmare on Elm Street", Craven ha più volte inaugurato dei Filoni riscrivendo le regole del Genere, buttandosi spesso nel MetaCinema (mirabili in tal senso la tetralogia di "Scream" e "Wes Craven's New Nightmare", capitolo 'semi-apocrifo' della Serie di Freddy Krueger da lui inaugurata), non disdegnando (anche se in modo minore rispetto a Carpenter) Pellicole più 'impegnate' come "The Serpent and the Rainbow".
Mancherà moltissimo al Genere, ma pure al Cinema in generale!
Il suo Capolavoro, uno Splatter Onirico che ha cambiato per sempre le Regole del Genere, inaugurando una delle Saghe più fortunate (e felici) del Genere Horror. Freddy Krueger, superbamente interpretato da Robert Englund, è diventata una delle Icone più memorabili non solo nel Genere ma anche nella Cultura popolare.
Con Bill Pullman, Cathy Tyson, Zakes Mokae, Paul Winfield, Brent Jennings
THE SERPENT AND THE RAINBOW
Tra i film meno conosciuti del Regista, è, come accennato nella presentazione, un'incursione di Craven in tematiche sociali (si affronta la dittatura haitiana di Duvalier). Un'Opera elegante e gustosa, che, come "Zombi 2" riporta la figura dello zombie nella sua culla voodoo, mescolando sapientemente piano reale ed onirico. La prima volta il Finale mi parve troppo ottimista per essere apprezzato appieno, ma ad una 2^ visione noto che l'Happy Ending è una Catarsi necessaria. Uno dei Capolavori di Craven.
Un altro Cult imperdibile per gli appassionati e le appassionate del Genere. Ancora una volta Craven riscrive le regole di uno dei filoni più popolari dell'Horror, in questo caso lo Slasher, prendendone apertamente in giro i cliché e le atmosfere in modo originale e geniale. Grandiosa l'idea di un boogeyman 'collettivo': chiunque può essere Ghostface, anche più di una persona contemporaneamente, tanto che la maschera di Munchana memoria diventa un personaggio a sé stante e, come tale, ha una sua voce personale (in originale fornita da Roger L. Jackson). Diede il via ad una nuova stagione del Genere, purtroppo lontana dai livelli dell'Opera Craveniana.
Un Cult spietato che contesta l'ipocrisia della middle class statunitense: la ferocia con cui il protagonista infierisce sul cadavere del cannibale viene congelata in un fermo-immagine, sottolineando come la brutalità della 'gente dabbene' non sia poi così distante dalla brutalità dei cannibali.
Con Sandra Cassel, Lucy Grantham, David Hess, Fred J. Lincoln
In streaming su Plex
THE LAST HOUSE ON THE LEFT
Altro Cult. Ispirato a "Jungfrukällan" di Ingmar Bergman, tra i film più imporanti del filone 'rape & revenge' (superato, secondo me, da "Day of the Woman"). Anche qui, pur sottolineando il disgusto degli stupratori, Craven non risparmia la critica contro l'ipocrisia della classe borghese, tanto pulita di facciata quanto corrotta e spietata nei fatti. Inoltre, si fa beffe dei poliziotti, mostrati come delle macchiette ridicole il cui intervento si dimostra completamente inutile.
Dopo cinque sequel più o meno riusciti (migliore il III "Dream Warriors", peggiore il II "Freddy's Revenge", escludendo il veramente brutto remake prodotto da bay), Craven ritorna alla sua Creatura più Celebre e Migliore, ovvero a Freddy Krueger. Ma invece di realizzare un vero e proprio 7° capitolo della Saga (ormai conclusa con il carino "Freddy's Dead"), Craven gira uno spin-off per analizzare il dietro le quinte del Cinema Horror e la sua importanza nell'esorcizzare le paure. Un po' troppo esplicito nel proporre il messaggio (Craven in persona lo pronuncia), resta uno stupendo esempio di riflessione MetaCinematografica.
Altro film meno noto di Craven, è una fiaba Horror dalle atmosfere labirintiche supportata da un ottimo cast. Dovrei rivederlo per rinfrescare la memoria di alcuni passaggi che mi restano un po' oscuri, ma resta un ottimo film.
Dopo più di 10 anni, Craven torna all'altra sua Grande Saga, dal sapore fortemente metacinematografico: "Scream". La riflessione si focalizza sui reboot, e così il film stesso, pur essendo tecnicamente un sequel, diventa, anche a causa della distanza temporale dalla trilogia originaria, un reboot. Il risultato è un thriller buono, anche se ci troviamo di fronte ad un Craven 'minore'.
Terzo (e inizialmente conclusivo) capitolo della saga di Ghostface, è considerato da molti/e il peggiore. Io invece lo trovo un gradino sopra il secondo capitolo, anche solo per aver mostrato, come in "Wes Craven's New Nightmare", il dietro le quinte del Cinema. Ovviamente siamo lontanissimi dalla qualità del capitolo semi-apocrifo con protagonista Krueger, e la riflessione sulle trilogie non è così convincente come tema rispetto agli altri, ma anche qui ci troviamo di fronte ad un thriller godibile e dal ritmo incalzante.
Primo sequel di "Scream", non poteva non indirizzare la propria riflessione sul tema dei sequel. Però qui si avverte un senso di debolezza, l'esplicità con cui si parla del tema è troppo calcata e il risultato finale è molto meno convincente rispetto al resto della filmografia (o, almeno, di quella che finora ho visto) del Regista. Comunque, anche qui ci troviamo di fronte ad un thriller godibile.
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