Il produttore Dino de Laurentiis, nonostate gli esiti non brillanti al botteghino, aveva chiesto a Mario Bava il seguito quasi immediaro di questo film, ma il regista gli rispose picche e la cine-saga del Diaboik di fine anni'60 finì così.
Povero George Lazenby, il suo errore è stato quello di non essere Sean Connery e di non avere i fan della serie dalla sua parte, altrimenti "UNA CASCATA DI DIAMANTI" sarebbe stato un suo cavallo di battaglia e Sean Connery non sarebbe dovuto tornare a fare una commedia che non gli garbava poi così tanto. Inoltre, il suo successo avrebbe ritardato, o forse annullaato, l'era Roger Moore. Quando si dice il destino...
Se avesse vinto la battaglia del botteghino fra i due Bond del 1983 contro "OCTOPUSSY - OPERAZIONE PIOVRA", questo remeke di "THUNDERBALL - OPERAZIONE TUONO" con Sean Connery avrebbe avuto un seguito, sempre con l'attore scozzese come interprete, mettendo davvero in crisi la saga ufficiale di James Bond e la famiglia Broccoli....Ma non successe! Si parlò, comunque, di un remake del remake del film del 1965 fino a qualche anno fa, ma non se ne fece niente, poiché il produttore Kevin Mc Clory cedette alla famiglia Broccoli i diritti di sfruttamento del libro di Fleming, con relativi personaggi e antagonisti, come Blofeld, il caoi della Spectre. Insomma, se Mc Clory si teneva i diritti di "THUNDERBALL" , oggi al cinema non ci sarebbe "007 - S.P.E.C.T.R.E.", bensì l'ennesimo Bond-movie con un altro titolo e con un cattivo alla Goldfinger.
Timothy Dalton interpretò due 007, ma, per un pelo, non triplicò la sua esperienza. Insomma fra questo film e "GOLDENEYE" almeno un altro con l'attore gallese ci stava tutto.
Contrariamente a quello che aveva detto in precedenza, Pierce Brosnan, che diceva che avrebbe interpretato solo 4 film di 007 e basta, era pronto a tornare anche in "CASINO ROYALE", ma i Broccoli gli "offrirono un'insalta di commiato" e presero sotto contratto Daniel Craig.
Dopo il terzo film, la saga del leone saggio e dei suoi principi ha floppato e si è arenata, sarà perché senza Tilda Swinton come cattiva non si andava da nessuna parte?
Il seguito delle avventure cinematografiche del super-gruppo del colonnello John "Hannibal" Smith era in cantiere, il primo film non è andato né bene e né male, ma si è preferito bloccarlo lo stesso per le solite malelingue americane. Eppure, il sequel non realizzalito l'avrebbero sicuramente incentrato sull'A-team che conosciamo dalla serie tv, cioè sui quattro mercenari che combattono i criminali, sfuggendo ai militari. Secondo me, hanno fatto male, Bradley Cooper non sarà Dirk Benedict, ma il suo Sberla doveva tornare.
Forse senza Angelina Jolie, ma Lara Croft stava per tornare sul grande schermo, dopo questo film di Jan de Bont. Vediamo se sarà per sempre, oppure....
Licenziare il regista Richard Donner del primo film, che aveva già girato gran parte delle scene clou, ha fatto sì che per anni il seguito, co-diretto da Richard Lester, scontentasse una branca di fan del fumetto. I produttori Salkind sono quindi responsabili del crollo cinematografico della super-saga con Christopher Reeve, anche se dal 2006 c'è il contentino di "SUPERMAN II - THE RICHARD DONNER'S CUT", uscito solo per l'home video, ma che ahimé difficilmente arriverà doppiato nelle tv satellitari, o a pagamento.
La "promozione" di Tim Burton da regista a produttore di "BATMAN FOREVER" ha significato un quasi licenziamento dell'enfant prodige. Infatti con Joel Schumacher si è iniziata una breve era di Bat-gicattoloni colorati, ma che "puzzavano" di telefilm camp del 1966.
Nonostante la tiepida accoglienza del film 1997, il Batman camp di Schuamacher sarebbe tornato una terza volta al cinema...Meno male che quelli della Warner Bros aspettarano il 2005 e Chris Nolan!
Brandon Routh e Bryan Singer sarebbero tornati a Metropolis per un altro film, non se ne fece nulla perché questo del 2006 era troppo filosofico per l'americano del 2000 e perché il Superman di Christopher Reeve era meglio lasciarlo doc'era, nei bei ricordi dei fan.
Sam Raimi, scontento del suo "SPIDER-MAN 3", nel 2010 era pronto a girare "SPIDER-MAN 4", ma i capoccioni della Sony piuttosto che accettare certi cambiamenti sui personaggi dell'Avvoltoio e di Felicia Hardy, la Gatta Nera, preferirono un reboot. Ora, che siamo in attesa del secondo reboot in meno di quindici anni, stavolta con i Marvel Studios e la Disney come soci, forse certi produttori Sony maledicono il giorno del licenziamento di Raimi e Maguire, perché nel 2011 "SPIDER-MAN 4" avrebbe sicuramente stracciato al botteghino "robetta" come "CAPTAIN AMERICA - IL PRIMO VENDICATORE" e "THOR".
Anche se non era il massimo per alcuni, il terzo film di questa ragno-saga interrotta lo dovevano girare, perché non mi sembrava un grande insuccesso, nonostante gli incassi americani un pò così. E poi, Mark Webb a suo modo cercava di seguire la strada caciarona di "THE AVENGERS"...Ma cosa pretendevano da Spider-man un film politico come "CAPTAIN AMERICA - THE WINTER SOLDIER"?
Era in progetto il terzo film sulla "pietra verde"; non il remake che dicono da anni, ma un secondo sequel con il trio Douglas/Turner/de Vito come interpreti. Forse è giusto che non l'abbiano girato, già "IL GIOIELLO DEL NILO" era stato fatto solo per soldi!
Con Kathleen Turner, Jay O. Sanders, Angela Goethals, Charles Durning
Se questa simpatica commedia gialla non fosse stato uno dei flop della stagione cinematografica 1991/1992, Kathleen Turner sarebbe tornata nei panni della detective privata più sboccata di Chicago. L'errore del primo, e quindi della Disney, è stato quello di non essersi rifatto ad uno dei romanzi dell'autrice Sara Paretski, così abbiamo perso un bel franchise e un'ottima interprete che amava molto il personaggio e che sarebbe stata lieta, alcuni anni più tardi, di cederlo, a causa della sua malattia, ad un'altra collega che l'avrebbe a sua volta rilanciato.
Era in progetto un terzo film con il "terribile e sexy" trio Diaz/Barrymore/Liu. C'è solo da chiedersi chi avrebbe interpretato Bosley, chi avrebbe fatto il cattivo e se McG avrebbe fatto il tris come regista. Oggi, dopo un telefilm-remake del 2011 andato male dopo soli 8 episodi, ci si chiede se gli angeli di Charlie abbiano un futuro nel cinema. Io opterei per un giallo rosa serio, e voi?
La presenza del surfista d'argento non ha garantito abbastanza botteghino per il terzo film, che, forse, sarebbe stato ambientato sott'acqua e avrebbe visto il debutto di Namor, il Sub-Mariner, uno degli spasimenti della Donna Invisibile. Va beh, anche il primo film di questo franchise non era un granché, ma se fosse continuato oggi avremmo un altro attore nei panni di Capitan America e non ci sarebbe il reboot con la Torcia Umana afro-americana.
Il sequel era in progetto, ma non se ne fece nulla perché stavolta fu l'attore protagonista, Ben Affleck, a tirarsi indietro. Le ragioni non si sanno. Oggi, il personaggio di Devil è rinato in tv e questo film, che ha anche una director's cut, è quasi dimenticato.
C'era una volta un'attrice in calo di popolarità chiamata Geena Davis, che l'allora regista finlandese di metà anni'90, Renny Harlin, voleva trasformare in un'eroina alla Bruce Willis, acquistando un soggetto da Shane Black di "ARMA LETALE" e mettendoci Samuel L. Jackson come spalla. Solo l'ingiiusto flop ha decretato la sospensione del franchise della bella spia smemorata Charly, che potrebbe, anche oggi, rinascere con la figlia cresciuta...ma, per ora, sono solo voci. Quando chiamarsi Harlin non significa essere Quentin Tarantino...
Per la serie "anche Quentin Tarantino e amici registi di serie B toppano". Questo bel filmetto sull'eroina di Peter O'Donnell doveva aprire la strada ad un kolossal supervisionato sempre da "zio Quentin", ma non se ne fece più nulla. Modesty Blaise esiste da più di cinquant'anni, ma al cinema e in tv ha in archivio solo un film con la Vitti, un pilot film americano e questo non lungimetraggio: troppo poco! Per anni, molti produttori hanno cercato di rilanciare il personaggio, ma se non ce la fa Quentin, è giusto provare con altri nomi, poiché il James Bond del cinema è differente da quello dei libri e quindi fare di Modesty Blaise un'eroina vincente anche al cinema, oltre che nei fumetti e nei romanzi, significa scendere a dei compromessi che Tarantino e gli eredi dell'autore non insistono a non voler accettare. Ma che ci vuole a mettere sù una storia avventurosa con un'attrice alla Angelina Jolie e un duro ironico alla Gerard Butler?
Mai coinvolgere i quattro moschettieri di Alexandre Dumas in trame da fantascienza e videogioco, il pubblico diserta le sale e il sequel che era già in cantiere no si fa.
Con Michael York, Oliver Reed, Jean-Pierre Cassel, Philippe Noiret
Se non fosse morto l'attore Roy Kinnear, che interpretava il servo Planchet da "I TRE MOSCHETTIERI", e se questo film non fosse stato un flop, i quattro moschettieri di Richard Lester sarebbero tornati in una versione riveduta e corretta della trama della maschera di ferro (dopotutto, il vinsconte di Bragelonne (il figlio di Oliver Reed, cioè di Athos) era già comparso in questo film, C.Thomas Howell). Inoltre, se l'avessero davvero girato, sarebbe stato carino vedere come si comportava Richard Chamberlain come Aramis, visto che, alcuni anni prima, aveva già fatto per la tv "L'UOMO DALLA MASCHERA DI FERRO", ricoprendo ben due ruoli, quello dei gemelli Luigi e Filippo.
Il film sui personaggi di Giovanni Guareschi sempre con Fernandel e Gino Cervi, che poi è diventato "DON CAMILLO E I GIOVANI D'OGGI", con Gastone Moschin e Lionel Stander, fu iniziato e mai finito da Christian-Jacque nel 1970 a causa delle brutte condizioni di salute di Fernandel. Plauso a Gino Cervi che, per onorare l'amico-collega scomparso nel 1971, non è tornato a rivestire i panni del sindaco Peppone, per "litigare" con il don Camillo di Gastone Moschin. In verità, il film del 1972 non è affatto male e i sostituti sono bravi, ma Cervi e Fernandel erano un'altra cosa.
"IL SANTO" , brioso film d'azione di fine anni'90, è comunque un altro passo falso nella carriera artistica di Val Kilmer; il suo Simon Templar era un simpatico ladro trasformista, ma Roger Moore, che non era nemmeno il primo attore ad interpretare l'eroe di Leslie Charteris, era un'altra cosa e Val Kilmer, nonostante gli sforzi, nemmeno ci si avvicinava a quella mitica interpretazione. Ecco perché il film non ebbe un seguito e ancora oggi nessuno è capace di riportare sul grande e piccolo schermo Simon Templar.
Va beh, questo poteva andare fino al 2014, cioè fino all'uscita di "X-MEN GIORNI DI UN FUTURO PASSATO", però risolvere tutto con un reset, cancellando gran parte degli x-film successivi a quello del 2000 è e resta uno spreco, anche per un regista come Bryan Singer. Alla fine, benché "X-MEN GIORNI DI UN FUTURO PASSATO" sia molto buono, la voglia di vedere "X-MEN 3" del Bryan Singer degli anni zero, mi è rimasta, perché si fantasticavano grandi cose, come il dividere questa mai realizzata pellicola in due parti, con una Fenice/Janssen diversa da quella che si è vista nel comunque divertente "X-MEN CONFLITTO FINALE".
Da anni, qualcuno "minaccia" il terzo capitolo, ma gli attori, che vanno avanti con le solite battute anni'80, sono invecchiati e la voce è stata smentita da Ezio Greggio, recentemente.
Alvaro Vitali dopo questo scult del 1990 si preparava a scimmiottare Roberto Benigni in "PIERINO STECCHINO", fortunatamente (o sfortunatamente) non trovò un produttore per il film.
I sequel sono arrivati sono in forma di telefilm culto...Non era, però, nei progetti del regista Rolland Hemmerich che voleva riportare i suoi fanta-eroi sul grande schermo!
Da anni, Robert Zemeckis parlava di un sequel in preparazione. Oggi, con Kathleen Turner irriconoscibile e Bob Hoskins scomparso, il progetto è naufragato.
Tutti volevano un altro sequel con Bill Murray & co., invece, dopo troppi tira e molla, Harold Remis ci ha lasciati e tutto è stato affidato a Paul Feig che ha approntato una squadra di donne acchiappa-fantasmi, con Melissa McCarthy alla guida.
Detesto quando un grande attore, o fatiscente tale, come Nicolas Cage getta alle ortiche un anti-eroe dei fumetti come Ghost Rider. Se questo film fosse andato bene, ci sarebbe il terzo, magari con un altro attore.
Quello del 2004 era troppo b-movie, con un John Travolta sprecato, questo è più violento, ma troppo fumettoso...Per questo il prossimo Punitore lo si vedrà in tv nella serie "DAREDEVIL", interpretato da un attore ancora più anonimo di Thomas Jane e Ray Stevenson!
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