Mentre le (multi)sale vivono dei fasti di Jurassic World, intanto anche la produzione italiana prova a giocare la carta estiva: lo fanno i Vanzina che sfidano la bella stagione con la commedia Torno indietro e cambio vita, con Raul Bova: un prodotto che tipicamente sarebbe destinato all'autunno (quante commedie di questo tipo sono uscite in quest'anno? fatichiamo a contarle) e che invece ora, con 400 schermi, prova a sfidare la regola che vuole il pubblico lontano dalle sale nella bella stagione. Sarà interassante, lunedì, il confronto degli incassi con pellicole analoghe recenti.
In seconda posizione, con 250 sale, un film per bambini, Albert e il diamante magico, che stacca di poco l'horror Unfriended, in 210 sale. Numeri non disprezzabili anche il thriller La regola del gioco e Fuga in tacchi a spillo, rispettivamente in 170 e 150 sale, e per il film tipicamente indie Teneramente folle, 70 sale.
Da lì in poi si scende inesorabilmente e come al solito si tratta di pellicole anche interessanti (lo è sicuramente il film di Cèline Sciamma), ma considerate troppo di nicchia.
Da notare anche come si tratti, in molti casi, di film prossimi alla data di scadenza: pellicole per lo più dell'anno scorso (con il più che vistoso e paradossale caso di Soundtrack, che è addirittura del 2007) che molto probabilmente, pur essendo state acquistate, non avevano sinora trovato spazio nella programmazione.
Uno dei grande topoi cinematografici per eccellenza - quello dei viaggi nel tempo - è al centro del meccanismo narrativo della nuova commedia dei Vanzina, che ha per protagonista Raul Bova nei panni di un marito pronto a "ricominciare daccapo" pur di salvare il proprio matrimonio.
Il secondo film più distribuito della settimana è questo prodotto d'animazione danese che ha per protagonista Albert, un bambino intelligente e sfacciato, simpatico e monello, che per rimediare a un guaio commesso si lancia in un' avventura fantastica.
Hanno ragione i genitori: i social network sono pericolosi! E così pure le chat. Lo apprendono i sei ragazzi protagonisti dell'horror diu Levan Gabriadze che si trovano intrappolati in un incubo quando lo sconosciuto utente Billie227 inizia a tormentarli con segreti da loro a lungo taciuti e a spingerli ad azioni orribili.
Spy story e thriller politico diretto da Michel Cuesta - basato sulla storia vera di Gary Webb, premio Pulitzer - che è il rovescio della medaglia di Tutti gli uomini del Presidente: ovvero non un atto di accusa verso il governo degli Stati Uniti, bersaglio facile e fin troppo ovvio, ma la cronaca del decadimento del ruolo della stampa negli Stati Uniti, che da guardiano indipendente del potere ai tempi del Watergate è divenuto organo al servizio del potere stesso.
La commedia di Anne Fletcher è un buddy movie al femminile: una poliziotta (Witherspoon) molto rigida e attenta alle regole dovrà proteggere la sexy ed estroversa vedova di un boss della droga (Vergara), mentre le due donne vengono inseguite attraverso il Texas da poliziotti corrotti e tiratori scelti.
Presentato al Sundance del 2014, il film di Maya Forbes - sceneggiatrice che approda ora alla regia - ha tutte le caratteristiche dei film indie americani dell'ultimo decennio: una famiglia "disfunzionale" per la presenza di un padre scombinato, disagi e affetti, fragilità e forza e bambini che devono farcela "nonostante" gli adulti. Con Mark Ruffalo e Zoe Saldana.
Dalla Quinzaine del 2014 arriva questo film di Cèline Sciamma, la regista di Tomboy, che è nuovamente alle prese con un racconto dove una giovane donna costruisce la propria identità in contrasto agli stereotipi: in questo caso è la storia di Marieme, ragazza della banlieue alle prese con mille battaglie che trova delle alleate nelle componenti di una bande de filles.
La carriera umana e artistica di Tiziano Sclavi, ultra riservato creatore di Dylan Dog, che ha trasformato i propri fantasmi in una produzione artistica fluviale, scovando nella propria psiche disturbata il segreto insondabile di una creatività eccezionale.
Con Vincenzo Amato, Valentina Lodovini, Giorgio Lupano, Andrea Osvart
Rischiava di finire tra gli invisibili, il film di Francesca Marra. Girato addirittura nel 2007, è rimasto nel limbo per otto anni. Esce ora, naturalmente in pochissime sale: un thriller con risvolti piscologici che è anche un dramma della gelosia.
Commedia diretta da Di Robilant che gira intorno al tema della disoccupazione giovanile puntando l'obiettivo su Mauro, un bilaureato senza lavoro e senza prospettive, chiuso nella sua esistenza da bamboccione.
In uscita solo sulla piattaforma on demand Infinity e su Mediaset Premium, un documentario "al sangue" che racconta - interrogando allevatori, macellai e chef - di come stia cambiando il mondo delle carni di qualità. Per buongustai.
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