È una tavola con molte pietanze, dai gusti spesso dissonanti, quella che si presenta questa settimana ai cinespettatori. La stagione sta finendo e c'è spazio per molti piccoli film (non pochi tra quelli elencati sotto sono a dsitribuzione regionale), accanto al recupero di qualche pellicola più corposa e persino a film da festival o firmati da maestri del cinema più cinefilo.
Il piatto più forte è nelle sale già dal 2 giugno e sta guidando le classifiche provvisorie del botteghino: si tratta di Fury, di Ayer, salvato dal naufragio di Moviemax e ora riproposto da Lucky Red in oltre 400 sale. Seguono la commedia sentimentale La risposta è nelle stelle (300 sale) e Le regole del caos (150 sale). Da qui in poi i numeri sono a due cifre: e se per vedere il brasiliano È arrivata mia figlia si avranno a disposizione circa 60 sale, nessuno scommette sul successo di Eisenstein in Messico, l'ultima fatica di Greeneway, che di sale ne avrà solo 16.
La guerra alla fine della guerra, ovvero la guerra peggiore: David Ayer mette in scena l'eroismo di un minuscolo gruppo di soldati americani a bordo di un carrarmato in missione in Germania, nell'aprile del 1945. Alla guida c'è il sergente Wardaddy, interpretato da un indurito Brad Pitt. Fango e distruzione, violenza in abbondanza, eroismo a stelle e strisce e scontri a fuoco ai confini della realtà per un aspirante kolossal di elegante confezione.
Per Ivonne, Veronica_22 e elele90 questa commedia romantica per adolescenti è un capolavoro, lo dicono anche prima di averlo visto. Come ben si capisce quando si registrano in massa pseudoutenti con nomi sognanti che vaneggiano recensioni inconsistenti da 5 stelle, la bufala è nell'aria. Tratto da un romanzo di Nicholas Sparsk.
Diretto da Alan Rickman e scritto dallo stesso con Alison Deegan e Jeremy Brock, Le regole del caos è un dramma romantico ambientato nel XVII secolo che, per parlare di relazioni tra uomini e donne, ripercorre la creazione del bosco di Rocailles, una sezione separata dei sontuosi giardini di Versailles voluta esplicitamente da re Luigi XIV. Protagonisti principali sono il noto architetto André Le Nôtre e la talentuosa Sabine De Barra, dalle visioni opposte e intrepretati da Matthias Schoenaerts e Kate Winslet.
Presentato con successo al Sundance e poi al Festival di Berlino, il film della brasiliana Muylaert - una commedia di forma e di sostanza - costruisce una miniatura della società brasiliana, raccontando dell'arrivo in una famiglia borghese di una ragazza, figlia della governante di casa, la cui presenza getta scompiglio nella quotidianità dei membri della famiglia, evidenziando al tempo stesso la decadenza della classe dominante.
Con Alessandro Schiavo, Alessio Barone, Dario Raimondi, Ivan Franek, Aurora Quattrocchi
In streaming su Plex
Commedia regionale siciliana a basso budget che prende svolte improvvise, virando verso una sort di noir lisergico con cattivi da serie B americana anni '80.
Greenaway torna a girare a tre anni da Goltzius e ci offre un ritratto devotamente oltraggioso del pioniere della settima arte - Eisenstein, qui raccontato durante la sua trasferta in Messico per girare Que Viva Mexico! - la cui omosessualità non ha mai trovato posto nei testi ufficiali ed è il cardine di un film che tratta il piacere, prima che il cinema.
Ripresa di un progetto di David O. Russel, tratto da un romanzo di Kristin Gore (figlia di Al), che venne abortito nel 2008 causa bancarotta del produttore, il film di Stephen Greene è una commedia grottesca e farsesca con risvolti social-sentimentali.
Titolo originale Walking the Camino: Six Ways to Santiago
Regia di Lydia Smith
Con Samantha Gilbert, Tomas Moreno, Anne-Marie “Misa” Misser, Wayne Emde
In streaming su Eventive
Sei sconosciuti, provenendo da diversi luoghi della Terra, attraversano la Spagna equipaggiati solo con uno zaino, un paio di stivali e una mente aperta. Diversi sono i percorsi, comune la meta: Santiago, da secoli destinazione finale di un pellegrinaggio che in epoca moderna attrae ancora molte persone, guidate da obiettivi disparati.
Con Isabella Ragonese, Mehdi Dehbi, Francesco Scianna, Stefania Orsola Garello, Nello Mascia
Tavarelli, che torna al cinema nove anni dopo Non prendere impegni stasera, ci racconta la storia tra Roberto, soldato, e Stefania, infermiera, rispettivamente interpretati da Francesco Scianna e Isabella Ragonese. Il primo morirà in missione in Iraq nella seconda guerra del Golfo, la seconda vi si recherà da volontaria in una Onlus per trovare l'uomo che lo ha ucciso e cercare di capire un luogo e la sua realtà.
Con Toni Garrani, Crescenza Guarnieri, Nicola Pistoia, Azzurra Rocchi, Maurizio Bianucci
Con molti espliciti riferimenti a Kafka, Carlo Benso affronta la sua opera prima portandoci nel mondo di Gregorio Samsa, un manager d'azienda che perde il lavoro, cade nella depressione e diventa vittima delle sue ossessioni.
Scritto e diretto da Leigh Whannell, Insidious 3 è una sorta di prequel dei due precedenti capitoli (Insidious e Oltre i confini del male - Insidious 2) e racconta di una delle prime sfide di Elise Rainer contro il regno del paranormale per salvare una giovane donna dalla possessione demoniaca.
Con Francesco Maccarinelli, Roberto Rizzoni, Olga Guseva, Vincenzo Caldarola, Barbara Pasqua
Un giovane sbandato in fuga dai suoi errori e dalla sua vita incontra un uomo che decide di prenderlo sotto la sua ala. È la trama del film a basso budget e dal percorso travagliato di Pierluigi Sposato, giovane regista calabrese, che racconta in questa sua opera prima del disagio giovanile.
È programmato al momento ina una sola sala (quella del glorioso cinema Beltrade di Milano che sta combattendo una belllissima battaglia per mostrare cinema di qualità altrimenti invisibile) ma merita comunque una menzione il documentario di Mila Turalic che racconta la breve stagione d'oro del cinema dell'ex Jugo.
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