Gertrud
- Drammatico
- Danimarca
- durata 114'
Titolo originale Gertrud
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Nina Pens Rode, Bendt Rothe, Ebbe Rode, Baard Owe

“Un vecchio sogno è morto”, ed è passata tutta la vita davanti. Arriva il momento di seguire la forza del proprio istinto e accettarne le conseguenze, comprendere finalmente il silenzio, e ritrovarsi nel vuoto che non si può spiegare. Lo senti addosso, ti entra in ogni fibra del corpo, ti distrugge l’anima, fino a non sentire più nulla. Forse quando l’odio si radica diventa il vuoto, e per la prima volta ci si sente soli. Gli incubi rimossi si ricordano con lo stesso senso di buio e di morte. Tutto appare diverso e incomparabile dopo aver provato certe sensazioni, e non si avranno mai risposte, perché non c’è una sola verità.
Testimoni, martiri di ogni naufragio sempre percepibile, anche quando si confonde con uno scenario di oscurità liquida. Rimane solo il ricordo di esserne parte, di essere immersi in quel nero che non si dissolve. Solo l’ossessivo ricordo di quell’oscurità, e lontani punti di luce.
Poteva essere mare, o cielo, o niente.
Anche se mi uccidi,
non ne vedo traccia.
Questo paesaggio
mi è ora sconosciuto.
È probabilmente il diavolo
a farmi da guida.
Lui erra senza meta,
gira a vuoto.
(Puškin)
Titolo originale Gertrud
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Nina Pens Rode, Bendt Rothe, Ebbe Rode, Baard Owe
Regia di Valerio Zurlini
Con Mario Adorf, Anna Karina, Lea Massari, Marie Laforêt, Valeria Morriconi
Regia di Luchino Visconti
Con Marcello Mastroianni, Maria Schell, Jean Marais, Clara Calamai
Titolo originale Persona
Regia di Ingmar Bergman
Con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Gunnar Björnstrand, Margaretha Krook, Jörgen Lindström
Titolo originale The Addiction
Regia di Abel Ferrara
Con Lili Taylor, Christopher Walken, Annabella Sciorra, Edie Falco, Paul Calderon
Titolo originale Trolösa
Regia di Liv Ullmann
Con Lena Endre, Erland Josephson, Krister Henriksson, Thomas Hanzon
Titolo originale The Best Offer
Regia di Giuseppe Tornatore
Con Geoffrey Rush, Sylvia Hoeks, Jim Sturgess, Donald Sutherland, Sean Buchanan, Liya Kebede
Titolo originale Soom
Regia di Kim Ki-duk
Con Chang Chen, Ha Jeong-woo, Park Ji-ah
Titolo originale Vital
Regia di Shinya Tsukamoto
Con Tadanobu Asano, Nami Tsukamoto, Kiki, Kazuyoshi Kushida
Regia di Bernardo Bertolucci
Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Jean-Pierre Léaud
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Poetica e toccante
Suggestivo ‘esproprio’ e rielaborazione personalissima del titolo di un affascinante saggio di Hans Blumenberg. La metafora del naufragio nasce, prima che dal mito omerico, dalle minacce bibliche, assumendo nel corso dei secoli connotazioni esistenziali, dal reale naufragio in mare al naufragio come paradigma di ogni fallimento in terra. Partendo da questa premessa, il filosofo scrisse nel 1985 il saggio “Naufragio con spettatore”, ponendo al centro della sua riflessione l’evolversi di una metafora in cui il naufrago è lo spettatore del naufragio e non l’uomo in pericolo di vita. Spettatore è l’uomo che guarda dinanzi a sé il vortice della vita e della storia, indeciso a quale appiglio artigliarsi per non finire nei flutti, - o perdersi.
...ti me perdunié u magún
ma te pensu cuntru su
e u so ben t'ammii u mä
'n pò ciû au largu du dulú...
...e poi si ritorna ognuno a cavallo del proprio drone,a filosofar di guerra, al sicuro sul ponte di una portaerei o meglio in terra...
Grazie dei vostri commenti…È sempre difficile e doloroso voler conciliare sentimenti e visioni del mondo contrastanti, ma è necessario per essere liberi.
Ho “riscoperto” il ‘De rerum natura’ di Lucrezio, e il ‘Naufragio con spettatore’ di Blumenberg, che tutti conoscono.
Il viaggio intrapreso è lungo, e senza meta, ora ne sono consapevole. Qualcuno ha detto che la meta è il viaggio stesso. Forse è così.
Commenta