Dopo un periodo di stanca il cinema prova a risollevare la testa con le uscite di questa settimana. Sicuramente - non fosse per il fattore numerico, che lo vede proiettato in 650 sale - il film di Kennet Branagh prodotto dalla Disney troverà un suo pubblico, mirando alla vetta della classifica degli incassi futuri. Numeri abbondanti anche per Ma che bella sorpresa, di Genovese e con Bisio: le prime recensioni negative non fermeranno gli incassi del film che si presenta in oltre 460 copie. Sono intorno alle 150 copie invece sia Foxcatcher, che è forte del premio alla miglior regia a Cannes 2014 e Suite francese, mentre viaggia intorno alle 120 copie il film di Mann, che nonostante il richiamo del nome del regista paga la non eccellente prova negli States.
Grande spiegamento di forze per questa nuova versione in live action di una delle fiabe più antiche del mondo, le cui origini vanno ben più indietro della versione di Perrault o di quella dei Grimm. La vulgata cui si rifà Kenneth Branagh qui va oltre la tradizione, anche quella disneyiana, e propone una versione sostanzialmente attualizzata nei tratti dei personaggi, pur mantenendo la struttura originale. Interpreti principali Lily James e Richard Madden (star, rispettivamente, dei serial Downtown Abbey e Games of Thrones) insieme a Cate Blanchett, Helena Bonham-Carter. Stellan Skarsgard, Derek Jacobi.
A Cannes 2014 ha vinto il premio per la miglior regia e in seguito è stato candidato a 5 premi Oscar, tra cui la miglior regia. Il pedigree del film di Bennet Miler che arriva ora anche da noi è di tutto rispetto come rispettati sono stati i suoi precedenti lavori (Truman Capote, L'arte di vincere). La storia è vera, altamente drammatica, e non parla solo di sport, anche se gli gira intorno.
Torna Michael Mann, e per molti fan del regista americano è festa. Anche perché è sostanzialmente dal 2009 che il regista di The Heat, dell'Ultimo dei Mohicani e di Collateral è inattivo. Una lacuna che si colma ora con questa storia ad alto contenuto di thrill che si svolge sulla scena del cyber-terrorismo internazionale. In America lo hanno quasi ignorato, ma qui c'è chi lo attende molto.
Genovesi dirige Bisio e Matano adattando una commedia brasiliana di successo - A Mulher invisìvel, del 2009 - e localizzandola a Napoli: una scelta che riporta il film a determinati stereotipi nostrani. Nel cast anche Renato Pozzetto e Ornella Vanoni.
Tratto dal romanzo incompiuto di Irène Nemirovsky, uccisa nei campi di concentramento insieme al marito, il film di Saul Dibb (La Duchessa) è un melodramma sentimentale bellico: una storia d'amore tra una donna francese e un soldato tedesco.
Con Dawid Ogrodnik, Dorota Kolak, Arkadiusz Jakubik, Helena Sujecka, Mikolaj Roznerski
La storia di un'errata diagnosi e del marchio che essa gettò su un giovane disabile, un racconto di formazione diversamente abile che trae origine da una storia vera.
Esordio alla regia per Lamberto Sanfelice, visto al Sundance (rea l'unico film italiano a Park City) e alla selezione Generation della Berlinale: la storia di un'adolescente costretta dalle circostanze a crescere in fretta.
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