Off Topic 1 : Non si può essere seri a 17 anni, ovvero : il Volo { no, non i nonni di Harry Potter, ma loro ( Alberto Radius, Mario Lavezzi, Vince Tempera, Gabriele Lorenzi, Bob Callero, Gianni Dall'Aglio - 1974 ) - eccheccazzo volete, son meglio, no ??!! - :
Ché s'inizia sempre dalla fine, dall'Ultimo Atto Cinetico : ( ''grazie'' a M Valdemar per Rebecca Black ( in un passato non tanto remoto ma oramai disperso nei meandri di una memoria a schede perforate l'amico-utente di ftv mi disse, in altro contesto : "toh, guardati 'sto video", e io ci cascai-ahi-ahi ), alla quale aggiungo Justin Bieber. Tiè, Alexander the Large, ciuppa ! ) : N.B. : “Ciuppa”, gergo bimbominkiese prematuramente invecchiato, ergo : in perfetto stile bieberiano. Explanation ( dal dizionario Bimbominkia-(NadSat)-Itagliano ) : “ Qnd una persona dice ciuppa tra amici si dice ciuppa ma mlt volte lo si dice nn dandogli peso xk la maggior parte delle xsn nn sa cs vuol dire. In realtà significa succhiare...l'organo genitale maschile. Non so se mi spiego... Ma cmq cm ho detto prima mlt persone nn sanno cs significa quindi lo dicono così xk tt lo dicono. Degli amici me l'hanno detto una volta, poi nn so se sia vero o no ”.
Quindi.
Alfredo Marasti – Canzone per Mario – 2013
Piccoli Cristicchi ( con un'ombra di Brunori ) crescono. Voto : * * * ( sulla fiducia verso il futuro ).
Linea 77 - "La speranza è una trappola", da : "La speranza è una trappola - Part 1" (2013)
Pot-pourri dichiaratamente citazionista --[ okkio, le sorti di Pharrell Williams e Robin Thicke gravano ( in '''questi''' tempi di Giudici Che Sbagliano...) sulla maggiore delle arti contemporanee : il '''plagio''', il recupero, il campionamento, nella musica così come in letteratura e nel cinema...]-- ma ben assemblato.
Dimartino ( Antonio Di Martino & C. - e Brunori produce ) - “ Non ho più voglia d'imparare ”, da : “ Sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile ” (2012)
Una laterale approssimante palatale che fa i capricci [ del resto anche Tyrion Lannister ( a proposito di "I Migliori Nani della Nostra Vita" ) non potrà mai provare l'ebbrezza olimpionica del mettere in atto il passaggio dal western roll al Fosbury : non fu un abbaglio di pieno luglio tra un ventaglio di foglie : un giorno moglie e figlia s'incagliarono sugli scogli e bisbigliando s'accigliarono : " svegliati e non sbadigliare e senza ragliare vaglia una sogliuzione, igliota ! " ] , ma per il resto :
Off Topic 2 : Primo Levi, Franco Lucentini, Mario Monicelli : tre parabole e un unico comun denominatore vettoriale :
{ Mrs. Doubtfire, 'Ma' Barker, 'Ma' Grissom, anche se qui sembra più la mamma di Clint, Paola “Ruby” Binetti che, dopo essere passata con Casini [ e Berlusconi : Silvio ( a ri-proposito de "I Migliori Nani della Nostra Vita" ), mi deludi...Cesano Boscone non perdona : Binetti, non Minetti ! ], apre le finestre a muzzo e mette troppa cera sui pianerottoli delle scale }.
Scusate ma, per controbilanciare il tutto, mi vedo costretto ad aggiungere :
Bonus Track : ed ora...un po' di sano Rock and Roll, con inserti Black Metal e HardCore Punk ! " Esse-Ti-Erre-O-Enne-Zeta-I ! " ( by Gregorio Napoli ). https://www.youtube.com/watch?v=EymB28EJIJk
Con Totò, Anna Maria Ferrero, Arnoldo Foà, Maurizio Arena, Tina Pica
D. : Gli italiani, gli intellettuali, gli artisti sono poco coraggiosi.
R. : Sì, lo sono sempre stati. Sono stati 20 anni sotto un governo fascista ridicolo con un pagliaccio che stava lassù. Avete visto quello che ha combinato: ci ha dato un “impero”, ci ha mandato le “falangi romane” lungo via dell’impero; ha fatto le guerre coloniali, ci ha mandato in guerra. Eravamo tutti contenti perché c’era uno che guidava lui, pensava lui: Mussolini ha sempre ragione! Lasciamolo lavorare! Tutti stavano buoni e zitti.
D. : Gli italiani di allora somigliano anche agli italiani di adesso?
R. : Sì perché hanno detto: vedi c’è questo grande imprenditore, c’è questo imprenditore che ha detto: lasciatemi governare, votatemi perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato miliardario, vi farò diventare tutti milionari. Benissimo! Hai voglia! E avanti! Sono 15 anni che tutti quanti aspettano, che credono. Gli italiani sono fatti così: vogliono che qualcuno pensi per loro e poi se va bene va bene, se va male poi l’impiccano a testa sotto. Questo è l’italiano.
Con Ugo Tognazzi, Ornella Muti, Michele Placido, Vincenzo Crocitti
In streaming su CineAutore Amazon Channel
D. : Quindi il ritratto di Gassman e Sordi ne "la Grande Guerra" non è tanto distante dai ritratti degli italiani che abbiamo a fianco in questo periodo.
R. : Sì, in un certo senso sì, però avevano una loro spinta personale, un orgoglio, una dignità della persona che noi abbiamo perso completamente. Ormai nessuno si dimette; tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare; a sopraffarci, a intrallazzare. Uno la prima cosa che fa è di mettersi d’accordo con un altro per superare le difficoltà. Non c’è nessuna dignità da nessuna parte, perciò sto parlando. È proprio la generazione che è corrotta, che è malata, che va spazzata via, non so da che cosa, non so da chi o, meglio, io lo saprei, ma lasciamo andare…
R. : La speranza di cui parlate è una trappola, una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni. La speranza è quella di quelli che ti dicono che Dio…state buoni, state zitti, pregate che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensanell’aldilà. Intanto, perciò, adesso, state buoni: ci sarà un aldilà. Così dice questo: state buoni, tornate a casa. Sì siete dei precari, ma tanto fra 2 o 3 mesi vi riassumiamo ancora, vi daremo il posto. State buoni, andate a casa e…stanno tutti buoni. Mai avere speranza ! la speranza è una trappola, una cosa infame inventata da chi comanda.
R. : Come finisce non lo so. Io spero che finisca in una specie di…quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una rivoluzione che non c’è mai stata in Italia. C’è stata in Inghilterra, c’è stata in Francia, c’è stata in Russia, c’è stata in Germania, dappertutto, meno che in Italia. Quindi ci vuole qualche cosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto. Sono 300 ani che è schiavo di tutti e, quindi, se vuole riscattarsi…il riscatto non è una cosa semplice: è doloroso, esige anche dei sacrifici, sennò vadano in malora, come già stanno andando da tre generazioni.
Con Alessandro Haber, Giorgio Pasotti, Michele Placido, Fulvio Falzarano, Tatti Sanguineti
Linea 77
La speranza è una trappola
Noi non siamo figli delle stelle, siamo figli delle tenebre corpi ben curati che diventeranno cenere. Siamo quelli che occhio per occhio dente per dente "stupide galline che si azzuffano per niente".
Noi siamo figli di una madre opportunista che ci ha partorito con il prezzo dietro al collo. Siamo uno sbaglio. Cani al guinzaglio. Un chiodo messo storto. Carne da macello e quant'è bello lasciarsi naufragare in questi giorni neri che sembran cimiteri, di troie e calciatori, e merde sotto il sole che mai diventeranno fiori.
Produci, consuma, crepa. Torna casa. Fatti una sega. Guarda la tele, dormi, prega. Di tutto il resto chi se ne frega. Non ci pensare, spera, tifa. Oggi è domenica. C'è la partita. Della tua squadra preferita. Alleluia!
La speranza è una trappola la pillola magica la medicina segreta di tutti i governi per tenerci zitti e calmi la speranza è un inganno un miraggio l'illusione il peccato che induce in tentazione è la paura che ci consumerà la speranza è una trappola
Noi non siamo figli, né di adamo ed eva né di una bandiera siamo i figli di un paese inesistente, la penisola del bel canto, un espressione geografica, nient'altro. Siamo schiere di pazienti sotto ipnosi, e come zombie ci nutriamo di casi umani intanto, "nel fango affonda lo stivale dei maiali". Ti prego: spara Juri! Juri spera, mentre noi ci lasciamo naufragare in questi giorni neri che sembran cimiteri, di troie e calciatori, e merde sotto il sole che mai diventeranno fiori.
La speranza è una trappola la pillola magica la medicina segreta di tutti i governi per tenerci zitti e calmi la speranza è un inganno un miraggio l'illusione il peccato che induce in tentazione é la paura che ci consumerà la speranza è una trappola
Produci, consuma, crepa. Torna casa. Fatti una sega. Guarda la tele, dormi, prega. Di tutto il resto chi se ne frega. Non ci pensare, spera, tifa. Oggi è domenica. C'è la partita. Della tua squadra preferita. Alleluia!
La speranza è una trappola la pillola magica la medicina segreta di tutti i governi per tenerci zitti e calmi la speranza è un inganno un miraggio l'illusione il peccato che induce in tentazione é la paura che ci consumerà la speranza è una trappola
Produci, consuma, crepa. Torna casa. Fatti una sega. Guarda la tele, dormi, prega. Di tutto il resto chi se ne frega. Non ci pensare, spera, tifa. Oggi è domenica. C'è la partita. Della tua squadra preferita. Alleluia!
Non mi interessa la lezione Ripeto : non mi interessa la lezione Preferisco intanto camminare E togliermi tutti i vestiti e no non guardarmi con quegli occhi Forse è meglio che non mi guardi con quegli occhi Tienitela tu l’università la burocrazia il socialismo nelle dispense di un massone No non ho più voglia di imparare no non ho più voglia di capire Né di sapere niente tanto a cosa mi serve Non mi interessa la lezione o forse sono io che non interesso alla lezione Al professore morto nello spazio tra un esame e un altro E no non guardarmi con quegli occhi Forse è meglio che non mi guardi con quegli occhi Sceglitela tu la felicità che io scelgo la mia Mentre mi dimentico le cose che ho studiato ieri
No non ho più voglia di imparare no non ho più voglia di seguirvi né di sedervi accanto no non ho più voglia di imparare no non ho più voglia di capire né di sapere niente tanto a cosa mi serve
Mentre guardavamo il divo sul manifesto del detersivo pensavamo a Monicelli che Vola dal balcone alla faccia della moda che ci vuole tutti giovani e belli alla faccia dell’Italia che ci vuole vivi e basta.
No non ho più voglia di imparare no non ho più voglia di capire né di sapere niente tanto a cosa mi serve.
Ho dieci strofe per lasciare un bel ricordo Ho dieci piani che mi aspettano giù in fondo E sono certo in pochi possono capire Ma davvero io son felice di morire Ho fatto tutto quello che dovevo fare Ed ho sbagliato per il gusto di sbagliare Son stato sveglio quando era meglio dormire E ho dormito solo per ricominciare Son stato solo tutto il tempo necessario A guardare gli altri, non per fare il solitario Ed ho creduto in tutti per quel che ho potuto Mi son rialzato sempre dopo esser caduto Ho preso in giro solo quelli più potenti A loro ho preferito sempre i pezzenti Me ne son fregato dei giudizi della gente Nessuno giudica se è un poco intelligente Ne ho amati molti perchè lo volevo fare Tanti ne ho odiati ma anche loro per amore Ho preferito Gesù Cristo a suo padre Anche se entrambi non li voglio al funerale Ho scelto tutto quello che volevo fare E ho pagato ben contento di pagare Perchè la scelta in fondo è l'unica cosa Che rende questa vita almeno dignitosa E quindi scelgo di saltar dal cornicione Come un gabbiano, un falco o un piccolo aquilone Come un'aereo, una falena, un pipistrello Che vola alto invece ora io mi sfracello Ho scelto te per dei motivi misteriosi Siam stati accanto per giorni meravigliosi E lo sai bene che lo faccio per natura Non rivederti più è l'unica paura Ai ben pensanti che lo trovano immorale A quelli che lo leggeranno sul giornale Alle signore bocca larga e parrucchiere Chi non mi lascia farlo in altre maniere Io ho scelto esattamente tutto quel che sono Senza la scelta io la vita l'abbandono Ho scelto tutto, tutto tranne il mio dolore Lo ammazzo io e non c'è niente da capire.
Regia di Annarosa Morri, Mario Gianni, Wilma Labate, Felice Farina, Mario Canale
Con Mario Monicelli
Filippo Andreani
L'assenza
Ho dato alla mia età una brusca scadenza perché di me vi restasse soltanto l'assenza; per quanto orrendo sia questo passaggio non è una morte di uomo ma una fuga di ostaggio.
Voglio che sia sonno che non sia risveglio questa quiete di buio che attende il mio ultimo orgoglio !
Io la chiamo vittoria, voi chiamatelo addio, il vostro domani dovrà fare a meno del mio. " Venni vidi e me ne andai ", vorrò scritto sul marmo, non valeva un respiro di più condividervi il mondo.
Santa idiozia, che allatta i popoli al seno, ti ho sempre negato la bocca e non faccio di meno adesso che congedo la vita non avendo ali alle braccia né piume alle dita.
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