Ecco, ci siamo. La prima infornata dei titoli natalizi è qui: film a lievitazione non molto naturale, spesso con coloranti aggiunti, zucchero a velo abbondante, da consumarsi entro il 6 gennaio. È soprattutto l'ora della commedia: ne vedete quattro qui in fila. Il più gettonabile, con più di 500 sale, è il nuovo film del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, ora anche nelle vesti di co-registi: mancavano da 4 anni, è tornato il loro momento.
L'altro film che abbonderà nelle sale è ancor più natalizio, nelle intenzioni e nella tradizione: è il film di Neri Parenti, con Boldi, Proietti, Salemme, Memphis e compagnia. Per questo le sale sono poco meno: 450.
Sono solo un centinaio invece quelle per Storie pazzesche, mentre Pride ha dalla sua per ora una trentina di cinema, anche se la distribuzione ha fatto sapere che da settimana prossima potrebbero aumentare. Solo briciole per gli altri titoli in lista.
La battaglia è cominciata: dovranno tutti vedersela con le 5 armate che scenderanno in campo settimana prossima (quelle dello Hobbit conclusivo) e con un pupazzone bianco che sembra di neve ma è un robottone Disney.
A leggere la trama viene subito da pensare a due capolavori della commedia di sempre: Una poltrona per due e Oltre il giardino. Ma sono solo suggestioni: il trio - che non va in sala dal 2010 - riparte dal Natale e da casa nostra, dalla crisi: senza buonismi - dicono loro - e senza ipocrisie. La commedia natalizia per famiglie n° 1 è servita.
La commedia natalizia n° 2 invece è questa: l'unico vero cinepanettone. Esaurito il tema delle vacanze, sondato quelle delle lotterie, raschiando il fondo del barile restava il tormentone degli oroscopi. Più greve della numero 1, con più "sesso" e battutacce, è quasi un residuato dei tempi che furono, quando i cinepanettoni facevano sfracelli al botteghino. Il nostro oroscopo personale dice che non sarà così (non lo è più già da un po'), ma un pubblico che spera di divertirsi con Boldi e compagnia c'è sempre.
La commedia n° 3 e spagnola, nera e grottesca e punta moltissimo sul nome di Almodovar, che però è solo produttore. Storie di vendetta, genere prolifico nel nuovo millennio, che esacerbano sentimenti quotidiani di rivalsa, individuale e sociale, sentimentale e di classe. Per tutt'altri palati di quelli della n°2.
La commedia n° 4 è impegnata ma pur sempre leggera e sa di tanto di Full Monty e di Ken Loach e (ma attenzione, il Ken Loach vero arriva poi...). In Inghilterra, in piena era thatcheriana, la solidarietà prendeva forme inaspettate e poteva anche unire machismo e gaiezza: uniti nella lotta, si diceva. Si dice ancora?
Con Giovanni Anzaldo, Stefano Marseglia, Francesca Zara, Marc Andréoni
Fine delle commedia. Questa è una storia drammatica, di montagna e di altri tempi, di quando i montanari delle valle del Cuneese erano costretti dalla miseria a offrire i propri figli in affitto ai più ricchi contadini di pianura o ai malgari del versante francese delle Alpi. In pochissime sale
Noir firmato da Stefano Incerti (a rinconfermare una certa vitalità recente del genere qui da noi): in questo caso però il genere interessa poco al regista, che mette in scena un dramma on the road intimista di una coppia formatasi per caso e malassortita, o quanto meno dissonante.
Con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman
Grandi classici: un capolavoro di sempre, nella versione restaurata ad opera della Cineteca di Bologna e del gruppo Unipol. Nuova registrazione della colonna sonora originale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta