Il Cinema Americano ha naturalmente lasciato il Suo segno anche ai Festival più prestigiosi, primo fra tutti quello di Cannes.
Il fatto può forse sorprendere qualcuno, ma gli USA sono il Paese che han "portato a casa" il maggior numero di premi in quel di Cannes. E sarebbero stati anche di più se Woody Allen avesse deciso di gareggiare, almeno qualche volta, al concorso.
In alcune occasioni, proprio da qui, sono emersi nomi tra i più rappresentativi del Cinema Americano.
Ad esempio Altman,Malick,Scorsese, Coen e Tarantino.
Le Giurie ai tempi, avevano dunque visto bene nel riconoscere il talento di questi cineasti. Non è un fatto scontato.
Ovviamente a volte alcuni titoli USA sono passati colpevolmente inosservati. Anche nel recente passato (The Immigrant).
Sono cose che capitano : ovunque, non solo agi Oscar Hollywoodiani e bisogna farsene una ragione.
Ed ancora, oggi forse stupisce vedere nell'albo d'oro, un cult per eccellenza come "Apocalipse Now" dividere la Palma con il "Tamburo di Latta". Davvero è stato possibile? Erano divisi "metà e metà" su questi due titoli? OH VEEERO?
Come se non bastasse, certe premiazioni a favore del Cinema USA, avevano fatto "storcere il naso" molti nostri addetti ai lavori: oggi mi viene da sorridere a rileggere certe dichiarazioni.
Ad esempio"Taxi Driver" ricevette critiche semplicemente ridicole.
A distanza di molti anni , lo si può dire serenamente, per una volta senza se e senza ma: sia nei confronti del film (Grazzini:... "Meritava la PALMA? No. ..."Taxi Driver" è una prova sfiatatadi Martin Scorsese,"il siculo-americano cui pur dobbiano gli ottimi "Mean Streets" e "Alice...". Ed ancora..."il film dice poco o nulla di nuovo") sia verso l'interpretazione di De Niro (Ancora Grazzini:..."Dà un'altra prova del suo talento....ma sembra a disagio (!??!) in un personaggio assai di maniera.. (mamma mia che cantonata !). E la sua, non era una voce "fuori dal coro".
Anche in questo caso, ho deciso di indicare solo 10 dei titoli premiati nel corso del tempo.
Sono tra quelli più amati dal sottoscritto.
Come sempre trascuro(?) altri nomi e film senza dubbio importanti ma quelli sotto, a differenza di altri che non "mi toccano", sono vicini al mio sentire e alla mia idea di Cinema.
Mi piacciono le fiorentine, le tagliate, gli arrosti, gli hamburger (uè non quelli di Mcdonald !), il pollo arrosto di Giannasi in corso Lodi a Milano. And more. I ristoranti Vegeteriani, non fanno per me.
Francis Ford Coppola, Grand Prix du Festival International du Film 1974
Se c'è una cosa che ho imparato, in questo mestiere, è che non so niente della natura umana.
Ann [vedendo un anziano che dorme su una panchina]: Ogni volta che vedo un vecchietto come quello, mi viene in mente sempre la stessa cosa. Mark: E cosa ti viene in mente? Ann: Penso sempre che anche lui è stato un bambino. No, davvero. Penso che un giorno anche lui era il cocco di qualcuno, ha avuto un papà e una mamma che gli volevano bene, e adesso eccolo qua: mezzo morto su una panchina. E che fine hanno fatto il papà, la mamma e tutti i parenti che aveva? Insomma, ogni volta mi vengono in mente queste cose. Mark: Io invece penso a quando c'era lo sciopero dei giornali, e un sacco di quei vecchietti morivano. Ann: Che c'entrano i giornali? Mark: Li usavano come coperte.
Io ho sempre sentito il bisogno di avere uno scopo nella vita, non credo che uno possa dedicarsi solo a se stesso, al proprio benessere. Secondo me uno deve cercare di avvicinarsi alle altre persone. (Travis Bickle)
La prima volta che la vidi fu all'ufficio della campagna elettorale per Palantine a Broadway. Aveva un vestito tutto bianco e mi apparì come un angelo in mezzo a tutto quel sozzume, è sola ma loro non osano neanche sfiorarla. (Travis Bickle)
Accusare un uomo di omicidio quaggiù era come fare contravvenzioni per eccesso di velocità alla 500 miglia di Indianapolis. (Cap. Willard)
Lei è un galoppino mandato qui dal droghiere a incassare i sospesi. (Col. Kurtz)
Ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei. Ma non avete il diritto di chiamarmi assassino. Avete il diritto di uccidermi, questo sì, ma non avete il diritto di giudicarmi. Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l'orrore. L'orrore ha un volto e bisogna essere amici dell'orrore. L'orrore ed il terrore morale ci sono amici. In caso contrario allora diventano nemici da temere. Sono i veri nemici... (Col. Kurtz)
È l'orgoglio che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L'orgoglio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate. (Marsellus Wallace a Butch Coolidge)
Essere leali è molto importante. Perciò, tu ora vai fuori e dici: "Buonanotte, ho passato una bellissima serata", infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia. (Vincent Vega)
Due cose. Uno: non raccontare questa storia. Questa cosa resta fra me, te, e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza breve vita fra agonie e tormenti, il violentatore, qui. Non riguarda nessun altro questo affare. Due: lascia la città stasera, all'istante, e una volta fuori, resta fuori, o ti faccio fuori: a Los Angeles hai perso i tuoi privilegi. (Marsellus Wallace)
Ti senti una specie di autorità lì dentro, eh? Con quella uniforme del cazzo. Il re dei parcheggi, ma chi cazzo sei? Stronzo. Ecco i limiti della tua vita, la tua piccola sbarra del cazzo. Eccoti i 4 dollari, patetico pezzo di merda. (Carl Showalter)
Così era la signora Lundegaard quella distesa per terra... E quello che stavi triturando era il tuo complice... E quei tre poveretti uccisi a Brainerd! E tutto per cosa?! Per quattro biglietti di banca... C'è altro nella vita che quattro biglietti di banca... Non c'ha mai pensato?! (Marge Gunderson)
Con Alex Frost, Eric Deulen, John Robinson, Elias McConnell, Jordan Taylor
Gus Van Sant, Palma D'Oro e Prix de la mise en scène 2003
Si possono ancora comprare le bandiere naziste?". "Certo, se sei cretino"!
I ragazzi stanno per uscir di casa e compiere il massacro. Alex si spoglia disinvoltamente e si infila nella doccia, tranquillo fino a un certo punto ma nemmeno particolarmente teso. Dopo un po' entra Eric, già nudo. I due si guardano e si sorridono. Uno dice all'altro: «Ah allora ci siamo, si muore oggi! ... Io non ho ancora mai baciato nessuno». L'altro risponde con un bacio in bocca. I due si sorridono ancora: evidentemente, avendo le ore contate, il retaggio culturale non ha più alcuna importanza.
Era carino quel vestito che "non indossavi" prima.
Bene, il passato è passato, questo lo so. E il futuro non è ancora arrivato. Qualunque cosa sia, dunque, l'unica cosa che esiste è questa. Il presente. Così è.
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