Ci sono certi film che sono legati ad una canzone non necessariamente perchè la canzone appare nel film, hanno un legame di parentela indiretto ma un motivo valido per associarle è palpabile.
La canzone è The year of the cat di Al Stewart che cita apertamente Bogart e Lorrie nel verso di apertura:
"On a morning from a Bogart movie - In a country where they turn back
time . You get strolling from the crowd like Peter Lorrie contemplating a crime".
Il testo indica come per magia che chi sta cantando vede la sua ascoltatrice come immersa in un film di Bogart che la vede uscire dalla folla come Peter Lorrie complottando un crimine....forse una metafora riferita al fare sesso.
Brano stupendo, vero e proprio capolavoro di Al Stewart, il riferimento cinematografico e solidissimo e si incastona in una melodia pop ricca di assoli e un testo romantico.
La canzone è la mitica Wind of change degli Scorpions che racchiude nel verso di apertura una frase che si aggancia fortissimamente a questo gelido giallo con Joanna Pakula: "I follow the Moskwa down to Gorky Park......."
Quella moscovita pedinata giù a Gorky Park potrebbe essere la Pakula (che in realtà è polacca) logicamente la canzone non parla affatto di questa trama ma l'aggancio è indiscutibile.
Brano meraviglioso anche questo, manifesto di un epoca di guerre gelide spazzato via dall'aria di cambiamenti a cui fanno riferimento gli Scorpions, purtroppo l'aria di cambiamenti può diventare consumata e portare anche tristi novità almeno per noi non certo per la Germania.
La canzone è appunto Berlin della Barclay Jame Harvest, un pezzo di atmosfera il cui cantore sembra avere più di un punto in comune con l'angelo interpretato da Bruno Ganz nel film di Wenders:
Came to your border Looking back into the night Falling down on the city lights far away
(---)
Like a ship in the night You passed along the highways of my life And now my mind you're always in And the ten-thirty flight will soon be headed my way As she sails across the skyway of Berlin
La Barclay James Harvest è un gruppo di prog rock melodico molto amato in Germania, un po' meno da noi ma il loro sound classico dominato dalle tastiere è sicuramente apprezzabile e la loro provenienza è quella della grande scuola degli anni settanta.
Con Glenda Jackson, Peter Finch, Murray Head, Daniel Day-Lewis
Caso irritante di omonimia con Sunday bloody sunday degli U2 e poichè il film non è famoso da noi quando lo propongo la gente salta subito a questa canzone e mi tocca sempre sottolineare come non abbiano niente in comune se non il titolo.
Il film lo adoro, insieme a "Un uomo da marciapiede" il più bello di Schlesinger adornato da una prova superba dei tre protagonisti. La canzone invece non è fra le mie preferite, è contro la violenza e i suoi intenti non si discutono ma delle tante belle degli U2 non è nemmeno nella mia top 20.
La canzone è Love wiil tear us apart dei Joy Division. Certo l'associazione deriva dal fatto che questo è l'ultimo film visto da Ian Curtis prima del suicidio e quindi bisognerebbe associarlo a lui o al gruppo ma io identifico i Joy Division con questa canzone perchè è l'unica che mi piace veramente di Curtis e soci per cui mi viene facile l'accostamento.
I Joy Division sono comunque un gruppo importante e questo pezzo tristemente melodico che incornicia Curtis nel suo malessere è il loro apice almeno a livello commerciale.
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