Anche se sulla carta escono 21 nuovi film (un record) sono molti meno quelli che hanno reale possibilità di essere visti. Qui la lista completa nella quale spiccano Wicked, Una terapia di gruppo, Napoli - New York di Gabriele Salvatores e Modi di Johnny Depp.
Non c'è niente di tragico ad avere cinquant'anni, se non se ne vogliono avere venti a tutti i costi dice William Holden in Viale del Tramonto. Ascolta le riflessioni di Lorenzo Sartor e Carmine Marzano su The Substance di Coralie Fargeat
Uno spunto di riflessione sulla nuova direzione del TFF da un appassionato frequentatore delle passate edizioni. I numeri delle prevendite dicono già che il TFF funzionerà bene in termini di incassi ma la nuova formula ne tradisce lo spirito. Ne parleremo ancora dopo aver visto i film.
Completamente rinnovata nella forma, nella sostanza (e nello spirito) inizia a Torino la 42ma edizione del TFF diretta per la prima volta da Giulio Base che ha sostituito Steve Della Casa. Qui tutti i film che fanno parte delle sezioni più importanti, inclusa la retrospettiva su Marlon Brando.
Rivestito da un elegante côté visivo e ricco di colpi di scena, Raised By Wolves ha tutto ciò che occorre per appassionare chi ha goduto di film come 2001: Odissea nello spazio, Solaris e Prometheus e non vede l'ora di perdersi su qualche pianeta lontano in compagnia dei soliti, amabilmente contorti, replicanti.
Ridley Scott cuce un film nel quale la trama gialla convive con la commedia a tinte rosa e il melodramma. La mimica di Nicolas Cage, piegata ad una miriade di tic nervosi, da sola varrebbe il prezzo del biglietto.
Un film eversivo, notevole, fatto di stereotipi del film on the road ma cambiato alla base con la scelta di due protagoniste femminili,lanciate sulla strada della criminalità contro l'uomo medio americano, egoista, libidinoso, il più delle volte pervertito, magari ladro.
Situato in quel delicato periodo del cineasta britannico di poco successivo a Blade Runner, gode di alcuni pregi provenienti dai capolavori degli esordi e soffre di taluni dei sintomi regressivi preannuncianti una lunga, e speriamo ancora reversibile, involuzione artistica.
I primi minuti sfiorano la perfezione: la camera silente esplora i meandri raccolti della Nostromo con lentezza, finendo col trovare scintille di vita elettronica, prima, e umana, poi, risvegliatasi accidentalmente da un sonno letargico. Poi, con calma, arriva la paura.
Primo lavoro dietro la macchina da presa (realizzato ai tempi degli studi al Royal College of Art di Londra) tra suggestioni che rievocano Joyce e memorie di infanzia/adolescenza che mostra fin da subito le qualità di uno dei più grandi registi contemporanei.
Un film in cui ci sono una miriade di finezze cavate dal nulla come il terzo duello nell'androne in cui le spade sono collegate agli elettrodi e quando raschiano il muro fanno scintille.
Nell'attesa di sapere se Ridley Scott convincerà il Box Office, questa è una di quelle settimane in cui è difficile restare a casa perché, insieme al Gladiatore 2, c'è anche il nuovo film di Eastwood. E molto altro.
Red Rocket è una galleria di drop out, di individui borderline, spacciatori e puttane, sullo sfondo di un’America in cui Trump sorride dai cartelloni pubblicitari, un’America marginale e inquieta e per questo, forse, dannatamente vera.A noleggio.
Anora si risolve in una commedia molto più seria di quanto voglia apparire a prima vista, ma anche spigliata e divertente, con un finale amaro da cui la prima ad uscirne devastata è proprio la protagonista.
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