È una settimana particolare, diversa da quelle che sin qui l'hanno preceduta. Mentre finora abbiamo visto infatti un susseguirsi di film da classifica incapaci di tenere poi la posizione (tranne nel caso di Lucy) ecco ora un'infornata di film - alcuni anche molto interessanti - che alla classifica decisamente non potranno puntare. Non sarà certamente così per il film di Nuri Bilge Ceylan che ha vinto la Palma d'Oro a Cannes - che esce in una quarantina copie - né per Class Enemy, film anch'esso premiatissimo, che ha 24 misere sale. El Estudiante, opera prima anch'essa apprezzata nei circuiti festivalieri, apparirà e sparirà in pochissime sale, grazie comunque a Exit med!a, mentre Io sto con la sposa, film-documentario assai intrigante al momento ha ben 29 sale: record!
Tutto molto bello di Paolo Ruffini invece di sale ne ha circa 400: peccato per quella mezza stella finora accordatagli da un utente. È un voto solo, non vale niente: non rovinate la festa al cinema italiano!
Premiatissimo in tutti i festival europei qui ha partecipato (anche a Venezia 2013, dove era nel programma della SIC, ha vinto il premio Fedeora), l'opera prima dello sloveno Rok Bicek ci porta in una classe di un liceo, indagando dinamiche "locali" - il rapporto non facile tra un professore di tedesco e i suoi alunni - e aprendo a quelle storiche. E soprattutto tematizzando l'importanza di coltivare il dubbio anziché sposare apparenti certezze.
La cucina tira, si sa. Ed ecco allora un altro film a soggetto gastronomico, con Helen Mirren nei panni di una chef francese che si confronta con i proprio pregiudizi etnico-culinari. Alla regia lo svedese Lasse Hallström, da tempo cooptato dalle produzioni USA.
Prima erano i vampiri, i lupi mannari e le streghe. Ora sono i "giochi senza frontiere" in salsa fantascentifica, dove la volata la tira Hunger Games. Avventura, azione - sempre con il giusto lato sentimentale - per "young adults" (ragazzi che hanno i soldi e l'età per andare al cinema da soli).
Un'altra opera prima carica di premi accumulati in vari festival internazionali (tra i quali anche Locarno, dove ha vinto il Premio speciale della giuria nel 2011). La firma Santiago Mitre, spesso sceneggiatore al fianco del suo connazionale argentino Pablo Trapero. Anche qui lo sfondo è quello della scuola, che in questo caso è però l'università: quella frequentata dal giovane provinciale Roque, che incontra per la prima volta - in ordine sparso - la politica, l'amore e il potere. In sala solo fino al 16 ottobre.
Regia di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry
Con Tasneem Fared, Abdallah Sallam, MC Manar, Alaa Bjermi, Ahmed Abed, Mona Al Ghabr
"Ci siamo chiesti: come aiutare queste persone? Abbiamo pensato; facciamo un matrimonio. Chi fermerebbe mai un corteo nuziale?" Il colpo del secolo è in questo film documentario che racconta un'emozionante viaggio di clandestini palestinesi dall'Italia alla Svezia, passando quelle frontiere che non esistono per alcuni e per molti sì. Finanziato con il crowfunding, promosso con tanto di flash-mob a Venezia, un intelligente e riuscito "trucco" che diventa cinema.
Il film che ha vinto la Palma d'Oro a Cannes nel 2014 è il settimo lungometraggio di Nuri Bile Caylen, il regista turco che quando va a Cannes con uno dei suoi film (e ci va quasi sempre) un premio lo porta a casa di sciuro. Questo è stato davvero acclamato, dura 190 minuti e certo sposa un'idea di cinema lontana dall'entertainment. Per la distribuzione un buon motivo per darlo in pochissima sale: 12. Cercatelo.
Gioco a tre per questa versione firmata da Hossein Amini del classico di Patricia Highsmith, ambientato in una Grecia cartolinesca. L'attrazione è il cast: Viggo Mortensen, Oscar Isaacs e Kirsten Dunst.
Basato sulla popolare serie tv Un giustiziere a New York, un action thriller con Denzel Washington nei panni del vendicatore. Dirige Antoine Fuqua, un vero professionista devoto al genere.
Con Francesca Ferrazzo, Michele Degirolamo, Chiara Petruzzelli, Raffaele Buranelli
Cristian Scardigno, debuttante, adatta un famosissimo fatto di cronaca - il delitto di Novi Ligure, protagonisti Erika e Omar - li porta nell'oggi dei social network e di Whatsapp e riracconta disagi e violenza.
È la commedia, bellezza. Quella all'italiana, che ve forte ormai solo in Italia, ma che una volta... Dirige e interpreta Paolo Ruffini che dopo Fuga di cervelli ci ha preso gusto.
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