Ancora un'infornata di 9 titoli caratterizza le uscite al cinema di questo giovedì 2 ottobre: titoli che vanno tra l'altro a "scontrarsi" con quelli ancora in sala dalle scorse settimane, con Lucy di Besson ancora in testa grazie anche a un'ottima media sala e a un incasso complessivo iniziale molto soddisfacente.
I film che escono in più copie sono Fratelli unici, distribuito da 01, che sarà in 430 sale e Sin City 2, della Lucky Red, che di sale ne avrà 400. A seguire Boxtrolls (310 sale) e l'horror Annabelle (231).
Non esiguo il numero della sale destinato a La trattativa, della Guzzanti: esce in 155 copie. Invece Perez:, il noir napoletano con Zingaretti (anch'esso presentato a Venezia come il film della Guzzanti) ne avrà di più: 210.
Sarà invece ben difficile vedere Medianeras (che come vedete ha già un buon punteggio nella classifica provvisoria basata sul rating di FilmTv): per ora alla commedia sofisticata argentina, distribuita da Bolero, sono riservate solo 9 sale e ovviamente solo in (alcuni) capoluoghi di regione.
Mostrato fuori concorso a Venezia meno di un mese fa, l'ultimo lavoro della "pasionaria" Sabina Guzzanti tocca il nervo scoperto della cosiddetta trattativa stato-mafia, che avrebbe segnato uno dei momenti cruciali della storia italiana: i primi anni '90 con le stragi di mafia, gli attentati mortali ai magistrati, il maxiprocesso e la nascita della seconda Repubblica e di Forza Italia. Documenti, interviste e ricostruzioni si alternano, cercando di fare il punto su un mistero italiano.
I riferimenti sono Coraline e la porta magica e ParaNorman - prodotti, proprio come questo nuovo film d'animazione dalla Laika, la casa di produzione di Portland, nell'Oregon, piuttosto unica nel suo genere. Quindi animazione sì, ma vagamente gotica e sicuramente capace di giocare con mostri e paure. In questo caso aggiungendo il fascino di un villaggio vittoriano decisamente steampunk.
Commedia, autoriale, pop, urbana. Arriva dall'Argentina il primo lavoro di Gustavo Taretto, di evidenti origini italiane e con un passato da regista di film pubblicitari. Un film che mostra una sua devozione a Woody Allen, che racconta di sentimenti e di alienazioni cittadine e che si occupa anche, a modo suo, di sviluppo urbanistico.
Un noir italiano, in una Napoli non convenzionale e con l'ottimo Zingaretti come protagonista nelle parti di un antieroe mediocre e defilato, ambiguo e sfumato. Opera seconda di De Angelis (che nel 2011 ha girato la commedia grottesca Mozzarella Stories).
Un noir "locale" (è ambientato a Napoli ed è in programmazione praticamente solo in Campania) che prova a usare i tempi dispari, scomponendo il genere e mescolandolo con battiti da commedia e accenti da mafia movie
Patrice Leconte, nella sua ormai lunga carriera, ci ha regalato molti film di valore: da Il marito della parrucchiera a Tango, da La ragazza sul ponte a L'uomo del treno. Tuttavia, ogni qualvolta si è avvicinato al passato, girando film storici o in costume, non ha mai dato il meglio, scivolando nella calligrafia. Un rischio che questo suo lavoro - (non l'ultimo: è del 2013 e ne ha già girato un altro) sfida con temerarietà. Tratto da un romanzo di Stefan Zweig e ambientato nella Germania dei primi del Novecento, racconta di un amore impossibile.
Nell'horror i film che si occupano di bambini e bambole costituiscono quasi un filone a sé. Ne fa sicuramente parte questo Annabelle che poi altri non è che lo spin-off di Evocazione, the Conjuring, dell'anno scorso. Alla regia John R. Leonetti, già direttore della fotografia di altri horror e regista di titoli di serie B.
Torna Sin City, la formula la conoscete: codiretto nuovamente da Frank Miller da Rodriguez, tratto nuovamente da una graphic novel di Millaer, girato nuovamente con la tecnica green screen. E questa volta in 3D. Doveva uscire un anno fa, arriva adesso. E negli Stati Uniti dove gira da circa 10 giorni non ha fatto nessun botto.
Romanticismo e cinismo, maturità e gioventù, memoria e amnesia. Gli opposti si intrecciano nella commedia sentimentale all'italiana di Alessio Maria Federici, qui alla sua quarta regia, che scrittura due belli (Raul Bova e Luca Argentero) e due belle (Carolina Crescentini e Miriam Leone) per farli girare nella giostra delle coppie.
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