Elenco una serie di film che non possono nemmeno essere considerati film (per quanto mi riguarda), come dire, è come se una massa di letame abbia assunto una forma particolare, si sia assottigliata fino a diventare un surrogato di pellicola cinematografica, per quanto tale processo scientifico mi incuriosisce e mi affascina, ciò che ho potuto visionare va oltre la soglia della normale tollerabilità umana alle stronzate.
P.S. Invito caldamente chiunque ad ampliare questo scempio con altre manifestazioni di questo bizzarro fenomeno scientifico, grazie.
Questo film magari poteva essere interessante se fosse stato girato 100 anni prima, magari allora questi ridicoli effetti speciali sarebbero quasi sembrati plausibili. Ciò che caratterizza questo schifo di film è un'incessante risata nello spettatore, è il simbolo della comicità involontaria e del ridicolo. Ed Wood è risorto con Jim Wynorski
Il vero protagonista di questo film è un trapano di plastica visto che ha occupato gran parte del budget a disposizione, inizialmente il regista aveva pensato di fare un film che consistesse in 2 ore di riprese ad un trapano di plastica su un tavolo, poi i produttori hanno insistito per aggiungere qualche insignificante dettaglio in più, come manichini parlanti e l'effetto del sangue disegnato con i pastelli rossi dalla figlia del regista.
Con Michael Paré, Sandra Hess, Fintan McKeown, Kate Orsini, Tim Abell
Un altro fantastico capolavoro di Jim Wynorski, peccato che questo ragazo sia nato nel secolo sbagliato o forse nel mondo sbagliato, Jim Wynorski è il motivo per cui fatico a credere all' esistenza degli universi paralleli, fatico a credere che l'universo sia così malvagio da consentire la presenza di più individui così.
Con Camille Keaton, Eron Tabor, Richard Pace, Anthony Nichols, Gunter Kleemann
il titolo originale era "I Spit On Your Grave", si narra che tale titolo prende il nome dalle prime affermazioni che sembravano pronunciare gli spettatori alla fine del film nei confronti del regista.
Rimedio caldamente consigliato dai migliori medici del mondo contro la stitichezza; Effetti indesiderati: Vomito, nausea, risate esagerate, diarrea esplosiva, pronunciazione involontaria di insulti allo schermo.
Vi consiglio di mettere un tappeto sotto la vostra sedia/poltrona o di riscaldare il pavimento sotto di voi prima della visione di questo film visto che è estremamente probabile che i vostri genitali arrivino a toccare il pavimento.
Dario Argento ormai sembra un bradipo caduto da un albero che cerca invano di risalirci prima di essere divorato da predatori più grandi, fa una certa tenerezza, il maestro è diventato un supplente.
Trentanovenne sconosciuto regista nippo-macellaio, Koji Kawano è un nome da ricordare di dimenticare! Del suo cinema qualche critico in vena di snobismo - indovinate chi? - ha scritto che siamo in una nouvelle vague da non trascurare, in realtà è un filmaccio border-line tra esaltazione della carne (non in senso finto-mistico come Martyrs) e perversione genitale all’odor di vagina. In tempi che sembrano remoti, Gerard Damiano collocò con ben altra allure la rosata cavità tra le fauci capienti della pornostar che si fece suora; in tempi recenti David Lichtenstein ha estratto dal mito della vagina dentata il bel Teeth; Kawano, al contrario, è rimasto in cucina, regalando agli spettatori un film che vorrebbe scandalizzare ma riesce solo a disgustare.
Sulla trama
Una giornalista indaga sul conto di un ristoratore che, a quanto pare, miete un successo favoloso con i “ravioli paradisiaci”. La donna sospetta che il ripieno succulento di questi sia fatto di carne umana che il suddetto cuoco non si fa mancare, a giudicare da varie sparizioni di vittime finite a fettine e macinate. Certo, il ristoratore è un tipo poco raccomandabile e guai a dirgli l’origine del macinato, chi glielo fa notare deve fare i conti con un machete che l’energumeno brandisce tra le mani per tutto il film. Da dove abbia origine il sapore “paradisiaco” dei ravioli, lascio agli eventuali curiosi di scoprire. Non è difficile, ma è così facile che si stenta a credere che idiozie come Cruel Restaurant possano essere esportate. Naturalmente, per evitare agli utenti di perdere tempo con un simile butcher-cult, svelo l’arcano: il ripieno dei “ravioli paradisiaci” profuma perché c’è una ragazza che, in nome, di un’inesistente ricetta zen, nuda e con le gambe divaricate, spalma i bocconi uno per una sul suo “fiorellino”.
Nota: se proprio qualcuno vuole vedere questo film al ‘raviolo profumato’, può farlo: lo trovate in you tube diviso in clip. MDC
Regia di Elizabeth Banks, Steven Brill, Steve Carr, Rusty Cundieff, James Duffy, Griffin Dunne, Peter Farrelly, Patrick Forsberg, James Gunn, Bob Odenkirk, Brett Ratner, Will Graham, Jonathan van Tulleken
Con Emma Stone, Gerard Butler, Kristen Bell, Chloë Grace Moretz, Josh Duhamel, Hugh Jackman
L'aggettivo contenuto nel titolo è l'unico momento in cui la comicità fa capolino in questa massa informe scritta e diretta a centomila mani sotto l'egida degli ex grandi fratelli Farrelly. Fa talmente schifo che la proiezioni nelle carceri è severamente proibita onde evitare tentativi di evasione in massa da parte dei detenuti.
Probabilmente il regista deve aver digerito male per parecchio tempo, vedendo mostri ogni volta che si abbioccava dopo un pasto.
Una bella mattina, dopo aver passato la notte quasi insonne per ulcera gastro-duodenale, ha deciso di berci sopra un superalcoolico, continuando così fino a notte inoltrata e, verso le 4.30 ha partorito nella sua mente ormai vacillante questo " capolavoro ". Il bello è che ha trovato produttori con budget, distributori e attori che l'hanno accondisceso e l'hanno seguito : questo sì che è di un altro mondo !
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